Sono quasi 3mila le persone che hanno fatto visita al Castello della Rancia e al Miumor di Tolentino in soli cinque mesi. Un successo inatteso per “la scommessa” fatta dall’amministrazione che a giugno scorso ha voluto aprirsi e affidare la gestione delle due strutture ad una associazione nata, “Tolentino Arte e Cultura”, non solo a tal scopo ma anche per valorizzare il patrimonio culturale della città.
“L’associazione - ha detto il vicesindaco Silvia Luconi - è nata da poco ed è stata fortemente voluta dall’amministrazione. Quando iniziammo a parlare di questa possibile nuova realtà non avevamo alcuno strumento. Siamo riusciti a far partire una macchina che sapeva dove doveva andare ma non conosceva bene i percorsi. Tantissime ragazzi e soci dell'associazione si sono prestati anche a tempi non propriamente consoni. Poi c’è stato il Tolentino Brick Art, la mostra tutta dedicata alle Lego, una cosa improvvisa e che ha richiesto un dispiegamento di forze non indifferente”.
Quest’ultima sfida si concluderà il 6 gennaio e fino ad oggi ha fatto registrare 4.885 visitatori, a cui vanno aggiunti ospiti e autorità della giornata inaugurale. In seno alla mostra erano peraltro previsti numerosissimi laboratori con le scuole arrivate da tutta la Regione.
Tra i numeri presentati, è stata sottolineata anche la differenza con la precedente gestione, in carica fino all’8 giugno scorso: tra il 27 marzo 2018 e il 26 giugno 2019 aveva fatto registrare in totale 7.512 visitatori tra Castello della Rancia e Miumor mentre la nuova associazione, dal 28 giugno al 13 dicembre ha già portato 2.995 persone.
“Questa associazione - ha detto il presidente, Giampiero Emiliozzi - è un unicum non solo in provincia ma in tutta la regione. Siamo partiti da zero e abbiamo iniziato ad avere condivisione di idee con cittadini e cittadine di buona volontà che hanno messo a disposizione il proprio tempo. Grazie all’amministrazione che ha voluto fare questa scommessa di aprirsi e grazie ai soci e ai volontari che, in maniera disinteressata, si sono messi a disposizione. L’associazione - ha aggiunto - vuole anche dare speranza a chi era in difficoltà, a chi era inoccupato e ha già 7 dipendenti. Tolentino - ha concluso - non ha bisogno di parolai che promettono e non mantengono, bisogna lavorare in maniera concreta e disinteressata”.
Per il 2020 è previsto un nuovo allestimento dei beni artistici prigionieri di edifici inagibili che l'amministrazione insieme all’associazione intendono rendere fruibili.
g.g.