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Don Bosco: i risultati dello studio sulla vulnerabilità sismica

Martedì, 17 Dicembre 2019 18:26 | Letto 653 volte   Clicca per ascolare il testo Don Bosco: i risultati dello studio sulla vulnerabilità sismica Portato a termine lo studio sulla vulnerabilità sismica della tanto discussa scuola Don Bosco. L’indice è pari a 0,494 (dovrebbe essere 1). Ciò non significa che la scuola non sia sicura ma che, in un’ottica di ricostruzione, per avere un edificio che risponda a tutti i criteri previsti per legge sarebbe opportuno ricostruirlo ex novo. La nuova legge sul sisma impone ai comuni di ricostruire le scuole che erano nei centri storici proprio dove erano, salvo casi in cui sia comprovata la necessità di spostarla. Si era pensato di abbattere l’attuale edificio ma la Sovrintendenza ha già negato questa possibilità. Quindi? “Faremo tesoro - dice il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi - del risultato dell’indice di vulnerabilità sismica. Se non consente una sicurezza totale, in un’ottica di ricostruzione, allora torneremo a ragionare su possibili varianti. Se il Governo non ci consentirà di ricostruire la scuola altrove, dovranno metterci loro la firma e, se dovesse succedere qualcosa, ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Per le scuole e la sanità serve la maggior attenzione possibile”.Ad effettuare lo studio è stata l’ingegnere Vania Feliziani di Geoteam Associati ed è stato possibile arrivare a livelli ottimi di conoscenza delle condizioni dello stabile della scuola e della palestra. È stato fatto innanzitutto un excursus storico per analizzare anche gli interventi succedutisi nel tempo poi sono state prese in considerazione le caratteristiche dei materiali.  Con il supporto di Spectra Engineering sono state eseguite indagini su elementi strutturali campione per gli immobili trattati, Ed in particolare sono state eseguite prove indirette con tecnica termografica al fine di investigare le tipologie e il senso di orditura degli impalcati ai vari livelli del fabbricato. Sono state condotte indagini visive per identificare e caratterizzare le murature nonché indagini endoscopiche, prove penetrometriche e indagini dirette comprare con i martinetti piatti doppi e shove test. Sono state prelevati dei carotaggi di calcestruzzo e effettuate prove sulla durezza degli acciai e prove magnetometriche sugli elementi in cemento armato. A concludere, sono state compiute indagini e prove di carico sui solai nonché investigazioni sui sistemi fondali e i terreni di sedime. Il terreno è risultato essere un po’ amplificatore delle scosse di terremoto. “L’edificio che ospita la scuola don Bosco dovrà comunque subire dei lavori - ha affermato in conclusione Pezzanesi - ma non potrà sicuramente starci una scuola. Lo stesso ufficio sisma concorda su come sia meglio ricostruire laddove non si possa garantire una sicurezza totale”. g.g.
Portato a termine lo studio sulla vulnerabilità sismica della tanto discussa scuola Don Bosco. L’indice è pari a 0,494 (dovrebbe essere 1). Ciò non significa che la scuola non sia sicura ma che, in un’ottica di ricostruzione, per avere un edificio che risponda a tutti i criteri previsti per legge sarebbe opportuno ricostruirlo ex novo. La nuova legge sul sisma impone ai comuni di ricostruire le scuole che erano nei centri storici proprio dove erano, salvo casi in cui sia comprovata la necessità di spostarla. Si era pensato di abbattere l’attuale edificio ma la Sovrintendenza ha già negato questa possibilità. Quindi?

“Faremo tesoro - dice il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi - del risultato dell’indice di vulnerabilità sismica. Se non consente una sicurezza totale, in un’ottica di ricostruzione, allora torneremo a ragionare su possibili varianti. Se il Governo non ci consentirà di ricostruire la scuola altrove, dovranno metterci loro la firma e, se dovesse succedere qualcosa, ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Per le scuole e la sanità serve la maggior attenzione possibile”.

Ad effettuare lo studio è stata l’ingegnere Vania Feliziani di Geoteam Associati ed è stato possibile arrivare a livelli ottimi di conoscenza delle condizioni dello stabile della scuola e della palestra. È stato fatto innanzitutto un excursus storico per analizzare anche gli interventi succedutisi nel tempo poi sono state prese in considerazione le caratteristiche dei materiali. 

Con il supporto di Spectra Engineering sono state eseguite indagini su elementi strutturali campione per gli immobili trattati, Ed in particolare sono state eseguite prove indirette con tecnica termografica al fine di investigare le tipologie e il senso di orditura degli impalcati ai vari livelli del fabbricato. Sono state condotte indagini visive per identificare e caratterizzare le murature nonché indagini endoscopiche, prove penetrometriche e indagini dirette comprare con i martinetti piatti doppi e shove test. Sono state prelevati dei carotaggi di calcestruzzo e effettuate prove sulla durezza degli acciai e prove magnetometriche sugli elementi in cemento armato. A concludere, sono state compiute indagini e prove di carico sui solai nonché investigazioni sui sistemi fondali e i terreni di sedime. Il terreno è risultato essere un po’ amplificatore delle scosse di terremoto.

“L’edificio che ospita la scuola don Bosco dovrà comunque subire dei lavori - ha affermato in conclusione Pezzanesi - ma non potrà sicuramente starci una scuola. Lo stesso ufficio sisma concorda su come sia meglio ricostruire laddove non si possa garantire una sicurezza totale”.

g.g.

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