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Addio a Enzo Angeli. Scompare a pochi giorni dal suo compagno Ragaini

Mercoledì, 12 Febbraio 2020 11:34 | Letto 1776 volte   Clicca per ascolare il testo Addio a Enzo Angeli. Scompare a pochi giorni dal suo compagno Ragaini A pochi giorni dalla scomparsa del sopravvissuto alleccidio di Montalto, Aroldo Ragaini, un altro eroe della resistenza tolentinate è venuto a mancare.E’ stato il più giovane partigiano di Tolentino, Enzo Angeli, classe 1928, solo quindicenne quando, l’8 settembre del 1943, si aggregò al primo gruppo partigiano di Pacifico Nerpiti.Nato in una famiglia antifascista - si legge in una nota dellAnpi di Tolentino - , dovette abbandonare la casa di corso Garibaldi a seguito dell’irruzione dei fascisti che gettarono tutti i loro mobili dalla finestra, nella piazzetta sul retro della concattedrale di San Catervo, per poi dar loro fuoco.Il fratello Luigi fu il vice Comandante del gruppo “201 Volante”, ha partecipato alle numerose azioni di guerra nel nostro territorio, fino al 30 giugno 44 quando Tolentino fu liberata. Memorabile la foto del giorno della Liberazione, in cui appare sorridente assieme ai suoi compagni in festa.Non soddisfatto, si arruolò nell’87° Reggimento Fanteria Friuli, il quale libero Bologna il 21 aprile e proseguì poi fino ai confini Italiani quando, il 16 agosto del 1945, fu congedato.Si salvò dalla strage di Montalto del 22 marzo del 44 grazie ad un incidente provocatosi qualche giorno prima.Ricevette molte Onorificenze - prosegue la nota - , da ultimo quella del Ministro della Difesa Roberta Pinotti, qualche anno fa, che gli venne consegnata dal Consolato a Stoccolma. Dalle mani del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ricevette anche la pergamena che lo nominava Cittadino Onorario di Tolentino.Dopo la fine della seconda guerra, si trasferì all’estero, ma ogni anno ritornava dalla Svezia per partecipare alle cerimonie di Montalto e per incontrare i compagni di lotta.Su sua volontà la salma ritornerà a Tolentino e verrà seppellita all’interno del Famedio, in una data ancora da definire.Il Direttivo e gli Iscritti dell’A.N.P.I. si stringono al dolore della famiglia, ricordando l’affetto che Enzo provava per la sua città.
A pochi giorni dalla scomparsa del sopravvissuto all'eccidio di Montalto, Aroldo Ragaini, un altro eroe della resistenza tolentinate è venuto a mancare.

E’ stato il più giovane partigiano di Tolentino, Enzo Angeli, classe 1928, solo quindicenne quando, l’8 settembre del 1943, si aggregò al primo gruppo partigiano di Pacifico Nerpiti.

"Nato in una famiglia antifascista - si legge in una nota dell'Anpi di Tolentino - , dovette abbandonare la casa di corso Garibaldi a seguito dell’irruzione dei fascisti che gettarono tutti i loro mobili dalla finestra, nella piazzetta sul retro della concattedrale di San Catervo, per poi dar loro fuoco.

Il fratello Luigi fu il vice Comandante del gruppo “201 Volante”, ha partecipato alle numerose azioni di guerra nel nostro territorio, fino al 30 giugno 44 quando Tolentino fu liberata. Memorabile la foto del giorno della Liberazione, in cui appare sorridente assieme ai suoi compagni in festa.

Non soddisfatto, si arruolò nell’87° Reggimento Fanteria Friuli, il quale libero Bologna il 21 aprile e proseguì poi fino ai confini Italiani quando, il 16 agosto del 1945, fu congedato.

Si salvò dalla strage di Montalto del 22 marzo del 44 grazie ad un incidente provocatosi qualche giorno prima.

Ricevette molte Onorificenze - prosegue la nota - , da ultimo quella del Ministro della Difesa Roberta Pinotti, qualche anno fa, che gli venne consegnata dal Consolato a Stoccolma. Dalle mani del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ricevette anche la pergamena che lo nominava Cittadino Onorario di Tolentino.

Dopo la fine della seconda guerra, si trasferì all’estero, ma ogni anno ritornava dalla Svezia per partecipare alle cerimonie di Montalto e per incontrare i compagni di lotta.

Su sua volontà la salma ritornerà a Tolentino e verrà seppellita all’interno del Famedio, in una data ancora da definire.

Il Direttivo e gli Iscritti dell’A.N.P.I. si stringono al dolore della famiglia, ricordando l’affetto che Enzo provava per la sua città".

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