Vittima di pesanti fake news, Ronchetti perdona l'autore

Martedì, 18 Febbraio 2020 14:35 | Letto 1593 volte   Clicca per ascolare il testo Vittima di pesanti fake news, Ronchetti perdona l'autore Porta lepilogo del gesto nobile della vittima, la vicenda che non più di tre anni fa aveva fatto apparire come un terrorista lex sindaco di Serravalle di Chienti Venanzo Ronchetti, secondo la falsa notizia finito in manette in seguito ad uno sventato attentato di cui si era reso protagonista in un aeroporto italiano. Ronchetti ha infatto perdonato il responsabile dellazione bugiarda e diffamatoria, di cui, suo malgrado, si è trovato a fare le spese.  Due gli articoli che erano stati generati con un programma di fake news e poi diffusi on line tra lincredulità e linevitabile scia di chiacchiericcio in tutto lentroterra montano. A circa tre anni dallaccaduto, la verità è venuta a galla, sotto la forma di una pesante burla che ha comunque prodotto degli effetti dirompenti sul danneggiato.  “Quando successe il fatto – spiega Venanzo Ronchetti- mi sono rivolto alla Polizia Postale con l’intento di capire chi fosse stata la persona che aveva diffuso notizie completamente false e gravi sul mio conto e per le quali, tra falso, calunnia, diffamazione, procurato allarme, potevano prospettarsi tanti reati. Trascorsi circa 3 anni  si è riusciti ad individuare chi è stato, ma trattandosi di un ragazzo che oggi ha 21 anni che mi ha inviato una lettera di scuse ed è venuto a trovarmi a casa, non me la sono sentita, nè di chiedere risarcimenti né di rovinargli il futuro. Ho pertanto ritirata la denuncia, lho perdonato  senza chiedere nulla in cambio, proprio per un moto di coscienza nei suoi confronti, anche se non se non lo sarebbe meritato. Ho pensato alle conseguenze e  ho reagito così- continua Ronchetti- . Qualsiasi altra persona magari avrebbe potuto procedere ulteriormente, ma trattandosi di un giovane, mi sono detto che non avrei voluto portare sulla coscienza o quando non ci sarò più, lasciare il ricordo di aver fatto del male  Nella mia vita ho sempre ricercato il bene degli altri anche se in questo caso specifico, non posso dire di non esser rimasto molto turbato nel vedere quelle locandine dei giornali che riportavano del mio arresto, perché poi le persone si fermano a vedere la prima notizia e tante non sanno neanche cosa voglia dire “fake news”. Tutto questo mi è dispiaciuto tantissimo però, dopo 3 anni, la rabbia è passata. Mi fa piacere che la Polizia Postale sia riuscita a individuare chi fosse, anche se avrei potuto facilmente immaginarlo. Proprio per non danneggiarlo - conclude lex sindaco-  ho ritirato la denuncia e non ho chiesto nulla in cambio. Cè laccordo che non farò il suo nome e, ricevuta la lettera di scuse ho detto a questo giovane di non mettersi più in questi brutti pasticci perché di Venanzo in giro non se ne trovano tanti. Spero che tutto questo gli serva da lezione e che alla fine si trasformi in qualcosa che gli possa arrecare del bene”. C.C.Sotto, il biglietto di scuse 
Porta l'epilogo del gesto nobile della vittima, la vicenda che non più di tre anni fa aveva fatto apparire come un terrorista l'ex sindaco di Serravalle di Chienti Venanzo Ronchetti, secondo la falsa notizia finito in manette in seguito ad uno sventato attentato di cui si era reso protagonista in un aeroporto italiano. Ronchetti ha infatto perdonato il responsabile dell'azione bugiarda e diffamatoria, di cui, suo malgrado, si è trovato a fare le spese.  Due gli articoli che erano stati generati con un programma di fake news e poi diffusi on line tra l'incredulità e l'inevitabile scia di chiacchiericcio in tutto l'entroterra montano. A circa tre anni dall'accaduto, la verità è venuta a galla, sotto la forma di una pesante burla che ha comunque prodotto degli effetti dirompenti sul danneggiato. 

“Quando successe il fatto – spiega Venanzo Ronchetti- mi sono rivolto alla Polizia Postale con l’intento di capire chi fosse stata la persona che aveva diffuso notizie completamente false e gravi sul mio conto e per le quali, tra falso, calunnia, diffamazione, procurato allarme, potevano prospettarsi tanti reati. Trascorsi circa 3 anni  si è riusciti ad individuare chi è stato, ma trattandosi di un ragazzo che oggi ha 21 anni che mi ha inviato una lettera di scuse ed è venuto a trovarmi a casa, non me la sono sentita, nè di chiedere risarcimenti né di rovinargli il futuro. Ho pertanto ritirata la denuncia, l'ho perdonato  senza chiedere nulla in cambio, proprio per un moto di coscienza nei suoi confronti, anche se non se non lo sarebbe meritato. Ho pensato alle conseguenze e  ho reagito così- continua Ronchetti- . Qualsiasi altra persona magari avrebbe potuto procedere ulteriormente, ma trattandosi di un giovane, mi sono detto che non avrei voluto portare sulla coscienza o quando non ci sarò più, lasciare il ricordo di aver fatto del male  Nella mia vita ho sempre ricercato il bene degli altri anche se in questo caso specifico, non posso dire di non esser rimasto molto turbato nel vedere quelle locandine dei giornali che riportavano del mio arresto, perché poi le persone si fermano a vedere la prima notizia e tante non sanno neanche cosa voglia dire “fake news”. Tutto questo mi è dispiaciuto tantissimo però, dopo 3 anni, la rabbia è passata. Mi fa piacere che la Polizia Postale sia riuscita a individuare chi fosse, anche se avrei potuto facilmente immaginarlo. Proprio per non danneggiarlo - conclude l'ex sindaco-  ho ritirato la denuncia e non ho chiesto nulla in cambio. C'è l'accordo che non farò il suo nome e, ricevuta la lettera di scuse ho detto a questo giovane di non mettersi più in questi brutti pasticci perché di Venanzo in giro non se ne trovano tanti.
Spero che tutto questo gli serva da lezione e che alla fine si trasformi in qualcosa che gli possa arrecare del bene”.
C.C.

Sotto, il biglietto di scuse 
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