Asili nido, il sistema educativo rischia il collasso

Giovedì, 12 Marzo 2020 15:10 | Letto 903 volte   Clicca per ascolare il testo Asili nido, il sistema educativo rischia il collasso La chiusura fino al prossimo 3 aprile delle scuole di ogni ordine e grado per lemergenza sanitaria che ha investito il nostro Paese e in mado significativo anche le Marche coinvolge anche gli asili nido privati. Un provvedimento necessario per contenere il contagio, ma che ha indubbiamente messo in difficoltà anche queste strutture che hanno cercato di organizzarsi per dare una risposta concreti ai problemi che si sono creati. I giusti provvedimenti emanati dal Governo per contenere il contagio - a parlare Barbara Mariani, portavoce per la regione Marche degli asili nido privati - coinvolgono nelle Marche un numero rilevante di piccole realtà tra micronidi, nidi privati, nidi domiciliari, centri per linfanzia e centri di aggregazione. Nonostante approviamo questa chiusura, il problema per noi privati è quello di dover sostenere delle spese che finora erano coperte dalle rette corrisposte dalle famiglie. E chiaro che se questa chiusura dovesse prolungarsi ancora più a lungo ciò determinerebbe il collasso dellintero sistema regionale in quanto gran parte di noi soggetti privati non abbiamo altro mezzo per sostenerci diverso dalle rette. Forte rischio chiusura, dunque, per gli asili nido privati in mancanza di speciali misure di sostegno da parte dello Stato. Leventuale chiusura - continua Barbara Mariani - provocherebbe il collasso dellintero sistema educativo, in considerazione del fatto che su oltre 13mila strutture il 48% è gestito da privato. E chiaro che il venir meno del sistema privato causerebbe il crollo dellintero sistema poichè lo Stato non sarebbe in grado di gestire lalto numero di bambini che entrano in queste strutture dedicate allinfanzia. Ciò comporterà disagi enormi per le famiglie che hanno necessità di portare i propri figli negli asili nido, dal momento che il sistema pubblico non riuscirà a soddisfare tutte le richieste. Nel frattempo attraverso la rete social i responsabili degli asili nido delle Marche si sono attivati per fare il punto della situazione, prendere coscienza delle difficoltà presenti e future interssando, con laiuto degli ambiti territoriali, la Regione attraverso una lettera nella quale si chiede la possibilità di un incontro in streaming per cercare una soluzione attuabile nella gestione dellemergenza che coinvolga insieme strutture pubbliche e private. Due i punti fondamentali chiesti al governo regionale - conclude la portavoce - Anzitutto come sostenere le spese, dai mutui, agli affitti, ai compensi per i dipendenti, in assenza di entrate. In secondo luogo abbiamo chiesto di non sospendere i bonus attraverso i quali le famiglie ottengono il rimborso di parte delle rette corrisposte, così da poter permettere alle famiglie di continuare a versare la retta e alle nostre strutture di poter sopravvivere.f.u.
La chiusura fino al prossimo 3 aprile delle scuole di ogni ordine e grado per l'emergenza sanitaria che ha investito il nostro Paese e in mado significativo anche le Marche coinvolge anche gli asili nido privati. Un provvedimento necessario per contenere il contagio, ma che ha indubbiamente messo in difficoltà anche queste strutture che hanno cercato di organizzarsi per dare una risposta concreti ai problemi che si sono creati. "I giusti provvedimenti emanati dal Governo per contenere il contagio - a parlare Barbara Mariani, portavoce per la regione Marche degli asili nido privati - coinvolgono nelle Marche un numero rilevante di piccole realtà tra micronidi, nidi privati, nidi domiciliari, centri per l'infanzia e centri di aggregazione. Nonostante approviamo questa chiusura, il problema per noi privati è quello di dover sostenere delle spese che finora erano coperte dalle rette corrisposte dalle famiglie. E' chiaro che se questa chiusura dovesse prolungarsi ancora più a lungo ciò determinerebbe il collasso dell'intero sistema regionale in quanto gran parte di noi soggetti privati non abbiamo altro mezzo per sostenerci diverso dalle rette". Forte rischio chiusura, dunque, per gli asili nido privati in mancanza di speciali misure di sostegno da parte dello Stato. "L'eventuale chiusura - continua Barbara Mariani - provocherebbe il collasso dell'intero sistema educativo, in considerazione del fatto che su oltre 13mila strutture il 48% è gestito da privato. E' chiaro che il venir meno del sistema privato causerebbe il crollo dell'intero sistema poichè lo Stato non sarebbe in grado di gestire l'alto numero di bambini che entrano in queste strutture dedicate all'infanzia. Ciò comporterà disagi enormi per le famiglie che hanno necessità di portare i propri figli negli asili nido, dal momento che il sistema pubblico non riuscirà a soddisfare tutte le richieste". Nel frattempo attraverso la rete social i responsabili degli asili nido delle Marche si sono attivati per fare il punto della situazione, prendere coscienza delle difficoltà presenti e future interssando, con l'aiuto degli ambiti territoriali, la Regione attraverso una lettera nella quale si chiede la possibilità di un incontro in streaming per cercare una soluzione attuabile nella gestione dell'emergenza che coinvolga insieme strutture pubbliche e private. "Due i punti fondamentali chiesti al governo regionale - conclude la portavoce - Anzitutto come sostenere le spese, dai mutui, agli affitti, ai compensi per i dipendenti, in assenza di entrate. In secondo luogo abbiamo chiesto di non sospendere i bonus attraverso i quali le famiglie ottengono il rimborso di parte delle rette corrisposte, così da poter permettere alle famiglie di continuare a versare la retta e alle nostre strutture di poter sopravvivere".

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