Anziani contagiati. L'esperienza di una figlia

Mercoledì, 01 Aprile 2020 18:36 | Letto 2462 volte   Clicca per ascolare il testo Anziani contagiati. L'esperienza di una figlia Emergenza Coronavirus e difficoltà che si sommano a difficoltà: mai come in questo periodo si vorrebbe essere più vicini alle persone più fragili, come gli anziani, che in queste ore imposte dalla pandemia, per la loro età avanzata, sono i soggetti più a rischio. Toccante e perfino lancinante l’appello gridato ieri sui social dall’insegnante Paola Gerini, nell’impotenza di agire altrimenti. La sua mamma Rosina, di 79 anni, è tra le persone della casa di riposo di Castelraimondo risultate positive al tampone e attualmente ricoverata nella struttura del Covid Hospital di Civitanova. Tante le situazioni che riguardano genitori anziani sui quali il contagio si sta accanendo in tutta Italia; dall’altra parte ci sono tanti figli disperati consapevoli del divieto assoluto nel poterli assistere, farsi sentire vicini al loro capezzale. E in questo lacerante dolore che si aggiunge alla paura di perdere per sempre la possibilità di stringere la mano dei propri cari, ci si affida a chi negli ospedali sta lottando con ogni forza contro questo avido e invisibile nemico.Ma il racconto di Paola Gerini, infaticabile guerriera del terremoto che tanta solidarietà è riuscita a portare nelle zone più colpite, è carico di umanità. “Quella che sto vivendo è davvero un’esperienza molto difficile; si vive lontani senza poter avere contatti con queste persone a noi care. Unesperienza davvero crudele perché in questi terribili momenti, i nostri cari non hanno neanche la possibilità di avere un conforto, una parola, una voce, un “Ti voglio bene vedrai che ce la farai “. Personalmente debbo dire di essere stata fortunata perché nel  dramma che la vede soffrire, mia madre sta lottando, è forte e sono sicura che ce la farà. Dico questo perchè ho ricevuto la forza e il conforto di tante persone- continua linsegnante- A volte usiamo Facebook per tante sciocchezze, io ieri sera lho fatto in un momento di disperazione ma ho ricevuto tanto. E bastato un semplice post per avere per risposta tante manifestazioni di amicizia e di affetto e, tramite tante condivisioni, sono riuscita ad arrivare a molti degli angeli che lavorano allinterno dellospedale di Civitanova. Mi ha chiamato unoperatrice per dirmi di stare tranquilla raccontandomi che ieri mattina ha fatto fare colazione  a mia madre.  Altra chiamata quella di una dottoressa che le ha fatto la lastra al torace, dicendomi che stamattina sarebbe andata da lei. E poi ancora un angelo che ieri sera me lha fatta vedere in videochiamata e stamattina di nuovo la chiamata del dottore pneumologo  Yuri Rosati  che mi ha fatto parlare di nuovo con lei e mi ha rassicurato un po sulla sua salute. Mi ha detto che mamma sta lottando, che è forte e questo per me è stato un dono grande. La pena è tanta perché allinterno della casa di riposo di Castelraimondo, ci sono tante persone anziane che sono purtroppo risultate positive.  Anche la mamma di mio marito è lì dentro e siamo in attesa di conoscere lesito del suo tampone.  Con il cuore sono davvero vicina a loro, tra laltro li conosco tutti e sono affezionata ad ognuno. La  pena è tanta, perché sono persone fragili e con problematiche, quindi tutte a rischio. Porto nel cuore  tutti i loro familiari che come me in questo momento drammatico, stanno soffrendo e sono in attesa di avere notizie dei loro cari”. Una testimonianza forte che ci fa capire con quanta cura e amore siano assistite queste persone e quanta solidarietà sia in movimento, in un periodo in cui al contagio che allontana, si avvicinano gesti di grande umanità e di condivisione del dolore.  C.C.
Emergenza Coronavirus e difficoltà che si sommano a difficoltà: mai come in questo periodo si vorrebbe essere più vicini alle persone più fragili, come gli anziani, che in queste ore imposte dalla pandemia, per la loro età avanzata, sono i soggetti più a rischio. Toccante e perfino lancinante l’appello gridato ieri sui social dall’insegnante Paola Gerini, nell’impotenza di agire altrimenti. La sua mamma Rosina, di 79 anni, è tra le persone della casa di riposo di Castelraimondo risultate positive al tampone e attualmente ricoverata nella struttura del Covid Hospital di Civitanova. Tante le situazioni che riguardano genitori anziani sui quali il contagio si sta accanendo in tutta Italia; dall’altra parte ci sono tanti figli disperati consapevoli del divieto assoluto nel poterli assistere, farsi sentire vicini al loro capezzale. E in questo lacerante dolore che si aggiunge alla paura di perdere per sempre la possibilità di stringere la mano dei propri cari, ci si affida a chi negli ospedali sta lottando con ogni forza contro questo avido e invisibile nemico.

Ma il racconto di Paola Gerini, infaticabile guerriera del terremoto che tanta solidarietà è riuscita a portare nelle zone più colpite, è carico di umanità.
“Quella che sto vivendo è davvero un’esperienza molto difficile; si vive lontani senza poter avere contatti con queste persone a noi care. Un'esperienza davvero crudele perché in questi terribili momenti, i nostri cari non hanno neanche la possibilità di avere un conforto, una parola, una voce, un “Ti voglio bene vedrai che ce la farai “. Personalmente debbo dire di essere stata fortunata perché nel  dramma che la vede soffrire, mia madre sta lottando, è forte e sono sicura che ce la farà.
Dico questo perchè ho ricevuto la forza e il conforto di tante persone- continua l'insegnante- A volte usiamo Facebook per tante sciocchezze, io ieri sera l'ho fatto in un momento di disperazione ma ho ricevuto tanto. E' bastato un semplice post per avere per risposta tante manifestazioni di amicizia e di affetto e, tramite tante condivisioni, sono riuscita ad arrivare a molti degli angeli che lavorano all'interno dell'ospedale di Civitanova. Mi ha chiamato un'operatrice per dirmi di stare tranquilla raccontandomi che ieri mattina ha fatto fare colazione  a mia madre.  Altra chiamata quella di una dottoressa che le ha fatto la lastra al torace, dicendomi che stamattina sarebbe andata da lei. E poi ancora un angelo che ieri sera me l'ha fatta vedere in videochiamata e stamattina di nuovo la chiamata del dottore pneumologo  Yuri Rosati  che mi ha fatto parlare di nuovo con lei e mi ha rassicurato un po' sulla sua salute. Mi ha detto che mamma sta lottando, che è forte e questo per me è stato un dono grande. La pena è tanta perché all'interno della casa di riposo di Castelraimondo, ci sono tante persone anziane che sono purtroppo risultate positive.  Anche la mamma di mio marito è lì dentro e siamo in attesa di conoscere l'esito del suo tampone.  Con il cuore sono davvero vicina a loro, tra l'altro li conosco tutti e sono affezionata ad ognuno. La  pena è tanta, perché sono persone fragili e con problematiche, quindi tutte a rischio. Porto nel cuore  tutti i loro familiari che come me in questo momento drammatico, stanno soffrendo e sono in attesa di avere notizie dei loro cari”. Una testimonianza forte che ci fa capire con quanta cura e amore siano assistite queste persone e quanta solidarietà sia in movimento, in un periodo in cui al contagio che allontana, si avvicinano gesti di grande umanità e di condivisione del dolore.  
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