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Offerta dei Ceri e festa S.Venanzio. La Basilica si prepara

Mercoledì, 13 Maggio 2020 17:52 | Letto 1744 volte   Clicca per ascolare il testo Offerta dei Ceri e festa S.Venanzio. La Basilica si prepara A Camerino la bellissima Basilica di San Venanzio si appresta ad ospitare il tradizionale rito dell Offerta dei ceri del 17 maggio e il giorno dopo la riapertura delle chiese di tutta Italia, nell’eccezionale combinazione con la Festa del Patrono della città.I colori dei terzieri di Muralto, Mezzo e Sossanta, hanno già riempito i lati opposti della navata centrale della chiesa, addobbata come di consueto per ospitare il suggestivo momento della preghiera di affidamento della vigilia che, data l’emergenza sanitaria del Covid -19, quest’anno dovrà svolgersi in una forma inedita, costretta dalle misure di distanziamento. Nessun Corteo storico per le vie della città, percorse per 38 anni da fiaccole e tamburi, gentili dame e nobili messeri, tutti diretti verso la basilica nel rendere omaggio al Santo, in un preludio di grande festa. L’associazione Corsa alla Spada ha dovuto sconvolgere un programma consolidato, ma la volontà ferrea è stata orientata a preservare la forte simbologia del gesto che, anche se in diversa modalità, potrà essere vissuto. Lo ha comunicato la presidente Stefania Scuri, annunciando che da casa, attraverso la diretta TV (Canale 12 del DT)  oppure tramite Diretta Facebook o dal sito di EtvMarche, sarà possibile assistere alla Preghiera di affidamento al Santo Patrono Venanzio. Come ogni anno, durante la preghiera, presieduta da S.E Francesco Massara, verranno offerti i ceri, prezioso dono al venerato Santo da parte dell’intera comunità. A partire dal 19 Maggio inoltre, chi vorrà potrà lasciare la propria lanterna in Cripta, così da poter far visita al Santo e riprenderla dopo la reposizione della statua. “La sera del 17 Maggio- ricorda Stefania Scuri- per sentirci comunque tutti uniti, accendiamo le lanterne nelle nostre case, esponendole all’esterno o sul davanzale della finestra, come gesto di unione e di condivisione. Le circostanze, purtroppo, ci impongono di rimanere distanziati e, a differenza di quanto eravamo abituati a fare, di vivere questo momento nelle nostre abitazioni e non tutti insieme nella Piazza di San Venanzio. Sarà però un’occasione per riscoprire l’essenzialità e la bellezza di un rito, oggi ancora più che mai, attuale”. Atmosfera di grande attesa per la ricorrenza della festività di San Venanzio del 18 maggio che, dopo la lunga pausa imposta dall’emergenza sanitaria, coincide proprio con la riapertura dei luoghi di culto e la possibilità per i fedeli di partecipare alla Santa Messa.“Quest’anno abbiamo una doppia occasione da festeggiare- dice il parroco di San Venanzio don Marco Gentilucci-. La sospensione delle messe, ha rappresentato un atto di grande responsabilità da parte della Chiesa ma anche una grande rinuncia da parte di tutti i fedeli e, per noi di Camerino e per l’intera popolazione della Arcdiocesi, riprendere la celebrazione della messa in occasione della Festa del Santo Patrono, è un momento di gioia importante. Dunque, seguendo tutte le indicazioni affinché sia un giorno in sicurezza, ci stiamo preparando per riprendere un’esperienza di fede importantissima. L’ingresso in basilica sarà contingentato. Per mantenere le giuste distanze e consentire un accesso sicuro alle vie di fuga e a tutti gli ingressi- spiega don Marco- si è stabilita la presenza in chiesa di un massimo di 180 fedeli. Di certo poi entrando in basilica i fedeli dovranno seguire tutte le altre normative dell’obbligo della mascherina,  igienizzazione delle mani utilizzando gli appositi dispenser posizionati all’ingresso,mentre la distribuzione della comunione avverrà esclusivamente nelle mani. Per venire comunque incontro a quanti non potranno parteciparvi per difficoltà di spostamenti o per timori personali- conclude il parroco- continueremo la trasmissione delle messe in streaming. Questo avverrà sicuramente per la messa principale delle 11.30 presieduta dall’arcivescovo Massara”. Per seguire la celebrazione basterà collegarsi alle pagine Facebook dell’Unità Pastorale di Camerino e dell’Appennino Camerte.  C.C,.
A Camerino la bellissima Basilica di San Venanzio si appresta ad ospitare il tradizionale rito dell' Offerta dei ceri del 17 maggio e il giorno dopo la riapertura delle chiese di tutta Italia, nell’eccezionale combinazione con la Festa del Patrono della città.
I colori dei terzieri di Muralto, Mezzo e Sossanta, hanno già riempito i lati opposti della navata centrale della chiesa, addobbata come di consueto per ospitare il suggestivo momento della preghiera di affidamento della vigilia che, data l’emergenza sanitaria del Covid -19, quest’anno dovrà svolgersi in una forma inedita, costretta dalle misure di distanziamento. Nessun Corteo storico per le vie della città, percorse per 38 anni da fiaccole e tamburi, gentili dame e nobili messeri, tutti diretti verso la basilica nel rendere omaggio al Santo, in un preludio di grande festa.
L’associazione Corsa alla Spada ha dovuto sconvolgere un programma consolidato, ma la volontà ferrea è stata orientata a preservare la forte simbologia del gesto che, anche se in diversa modalità, potrà essere vissuto. Lo ha comunicato la presidente Stefania Scuri, annunciando che da casa, attraverso la diretta TV (Canale 12 del DT)  oppure tramite Diretta Facebook o dal sito di EtvMarche, sarà possibile assistere alla Preghiera di affidamento al Santo Patrono Venanzio. Come ogni anno, durante la preghiera, presieduta da S.E Francesco Massara, verranno offerti i ceri, prezioso dono al venerato Santo da parte dell’intera comunità. A partire dal 19 Maggio inoltre, chi vorrà potrà lasciare la propria lanterna in Cripta, così da poter far visita al Santo e riprenderla dopo la reposizione della statua. “La sera del 17 Maggio- ricorda Stefania Scuri- per sentirci comunque tutti uniti, accendiamo le lanterne nelle nostre case, esponendole all’esterno o sul davanzale della finestra, come gesto di unione e di condivisione. Le circostanze, purtroppo, ci impongono di rimanere distanziati e, a differenza di quanto eravamo abituati a fare, di vivere questo momento nelle nostre abitazioni e non tutti insieme nella Piazza di San Venanzio. Sarà però un’occasione per riscoprire l’essenzialità e la bellezza di un rito, oggi ancora più che mai, attuale”.

Atmosfera di grande attesa per la ricorrenza della festività di San Venanzio del 18 maggio che, dopo la lunga pausa imposta dall’emergenza sanitaria, coincide proprio con la riapertura dei luoghi di culto e la possibilità per i fedeli di partecipare alla Santa Messa.
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“Quest’anno abbiamo una doppia occasione da festeggiare- dice il parroco di San Venanzio don Marco Gentilucci-. La sospensione delle messe, ha rappresentato un atto di grande responsabilità da parte della Chiesa ma anche una grande rinuncia da parte di tutti i fedeli e, per noi di Camerino e per l’intera popolazione della Arcdiocesi, riprendere la celebrazione della messa in occasione della Festa del Santo Patrono, è un momento di gioia importante. Dunque, seguendo tutte le indicazioni affinché sia un giorno in sicurezza, ci stiamo preparando per riprendere un’esperienza di fede importantissima. L’ingresso in basilica sarà contingentato. Per mantenere le giuste distanze e consentire un accesso sicuro alle vie di fuga e a tutti gli ingressi- spiega don Marco- si è stabilita la presenza in chiesa di un massimo di 180 fedeli. Di certo poi entrando in basilica i fedeli dovranno seguire tutte le altre normative dell’obbligo della mascherina,  igienizzazione delle mani utilizzando gli appositi dispenser posizionati all’ingresso,mentre la distribuzione della comunione avverrà esclusivamente nelle mani.
Per venire comunque incontro a quanti non potranno parteciparvi per difficoltà di spostamenti o per timori personali- conclude il parroco- continueremo la trasmissione delle messe in streaming. Questo avverrà sicuramente per la messa principale delle 11.30 presieduta dall’arcivescovo Massara”. 
Per seguire la celebrazione basterà collegarsi alle pagine Facebook dell’Unità Pastorale di Camerino e dell’Appennino Camerte.  
C.C,.

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