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Piscine, via libera della Regione per lunedì. I gestori: "Non faremo in tempo"

Giovedì, 21 Maggio 2020 09:47 | Letto 2484 volte   Clicca per ascolare il testo Piscine, via libera della Regione per lunedì. I gestori: "Non faremo in tempo" Piscine ai blocchi di partenza per la riapertura dopo che il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ha firmato il decreto che prevede che l’attività svolta in palestre e piscine è consentita dal 25 maggio prossimo.È questa la data da cui saranno consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, nonché l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte in palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati. Le strutture del territorio si stanno quindi organizzando per ricominciare anche se lunedì è troppo vicino e probabilmente le riaperture slitteranno a giugno.Un ragionamento fatto dai gestori della piscina comunale Caporicci di Tolentino, del Blu Gallery di San Severino e Olimpia Nuoto di Camerino.“Non riusciremo ad aprire il 25 maggio – spiega Mario Foglia, segretario dell’ASD Pallanuoto Tolentino che gestisce la piscina Caporicci - . Quello firmato dalla Regione è il terzo decreto: noi eravamo già partiti per la predisposizione delle nuove normative, ma con le indicazioni pubblicate ieri ci sono delle precisazioni da fare e abbiamo bisogno di qualche giorno in più.Mario FogliaSiamo già impegnati nella sanificazione della struttura – annuncia - ; abbiamo pensato ad un ingresso e una uscita separati; gli spogliatoi avranno spazi diversi con il plexiglass per consentire il distanziamento.Sicuramente il 3 giugno ricominceranno tutti i corsi, ma forse qualcosa potrà cominciare prima come il nuoto libero per il quale però ci sarà bisogno della prenotazione obbligatoria”.Nuove norme che prevedono variazioni anche per i corsi: “Prima del virus un istruttore seguiva 8 o 9 bambini – prosegue Foglia - , ora questo non è più possibile perché abbiamo il vincolo dei 7 mq a persona nella vasca e 5 mq a persona negli spogliatoi.Dobbiamo aggiungere istruttori, il personale per la misurazione della temperatura e quello per le pulizie che sarà impegnato al termine di ogni corso per la sanificazione”.Tutte spese in più che sicuramente il bilancio non prevedeva prima della pandemia: “Il lato economico è la nota dolente – ammette - perché il 9 marzo, quando abbiamo chiuso, dovevamo fare una scelta: mantenere la piscina in attesa della riapertura o togliere l’acqua. Noi siamo stati ottimisti: abbiamo lasciato tutto come se funzionasse, con i regimi al minimo, ma nonostante questo le spese ci sono state e gli incassi sono stati pari a zero.Oltre a questo le normative ci impongono ulteriori spese come l’orario continuato della segreteria e l’incremento del personale, così come la maggiore sanificazione. Situazioni che, sommate al dubbio di chi vorrà rientrare in portano a triplicare i costi”.Gli fa eco il direttore delle strutture di Camerino e San Severino, Venanzio Aquili. “Stiamo procedendo alle disposizioni impartite dal Governo – dice - . Non riusciremo ad aprire per il 25 maggio. Per quanto riguarda San Severino la riapertura è prevista per il 3 giugno o al massimo l’8 giugno; mentre per Camerino apriremo l’8 o forse il 15 giugno.Venanzio AquiliÈ stato fatto lo svuotamento delle vasche in entrambi i casi: sono state pulite e sanificate e ora stiamo procedendo al riempimento. A San Severino, non avendo la parte all’aperto, si procede alla predisposizione dei percorsi per l’interno. La gestione di Camerino è, invece, più onerosa perché la piscina estiva ha bisogno anche della predisposizione degli ambienti esterni”.Giulia Sancricca
Piscine ai blocchi di partenza per la riapertura dopo che il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ha firmato il decreto che prevede che l’attività svolta in palestre e piscine è consentita dal 25 maggio prossimo.
È questa la data da cui saranno consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, nonché l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte in palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati. Le strutture del territorio si stanno quindi organizzando per ricominciare anche se lunedì è troppo vicino e probabilmente le riaperture slitteranno a giugno.

Un ragionamento fatto dai gestori della piscina comunale Caporicci di Tolentino, del Blu Gallery di San Severino e Olimpia Nuoto di Camerino.
“Non riusciremo ad aprire il 25 maggio – spiega Mario Foglia, segretario dell’ASD Pallanuoto Tolentino che gestisce la piscina Caporicci - . Quello firmato dalla Regione è il terzo decreto: noi eravamo già partiti per la predisposizione delle nuove normative, ma con le indicazioni pubblicate ieri ci sono delle precisazioni da fare e abbiamo bisogno di qualche giorno in più.

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Mario Foglia

Siamo già impegnati nella sanificazione della struttura – annuncia - ; abbiamo pensato ad un ingresso e una uscita separati; gli spogliatoi avranno spazi diversi con il plexiglass per consentire il distanziamento.
Sicuramente il 3 giugno ricominceranno tutti i corsi, ma forse qualcosa potrà cominciare prima come il nuoto libero per il quale però ci sarà bisogno della prenotazione obbligatoria”.
Nuove norme che prevedono variazioni anche per i corsi: “Prima del virus un istruttore seguiva 8 o 9 bambini – prosegue Foglia - , ora questo non è più possibile perché abbiamo il vincolo dei 7 mq a persona nella vasca e 5 mq a persona negli spogliatoi.

Dobbiamo aggiungere istruttori, il personale per la misurazione della temperatura e quello per le pulizie che sarà impegnato al termine di ogni corso per la sanificazione”.
Tutte spese in più che sicuramente il bilancio non prevedeva prima della pandemia: “Il lato economico è la nota dolente – ammette - perché il 9 marzo, quando abbiamo chiuso, dovevamo fare una scelta: mantenere la piscina in attesa della riapertura o togliere l’acqua. Noi siamo stati ottimisti: abbiamo lasciato tutto come se funzionasse, con i regimi al minimo, ma nonostante questo le spese ci sono state e gli incassi sono stati pari a zero.
Oltre a questo le normative ci impongono ulteriori spese come l’orario continuato della segreteria e l’incremento del personale, così come la maggiore sanificazione. Situazioni che, sommate al dubbio di chi vorrà rientrare in portano a triplicare i costi”.

Gli fa eco il direttore delle strutture di Camerino e San Severino, Venanzio Aquili. “Stiamo procedendo alle disposizioni impartite dal Governo – dice - . Non riusciremo ad aprire per il 25 maggio. Per quanto riguarda San Severino la riapertura è prevista per il 3 giugno o al massimo l’8 giugno; mentre per Camerino apriremo l’8 o forse il 15 giugno.

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Venanzio Aquili

È stato fatto lo svuotamento delle vasche in entrambi i casi: sono state pulite e sanificate e ora stiamo procedendo al riempimento. A San Severino, non avendo la parte all’aperto, si procede alla predisposizione dei percorsi per l’interno. La gestione di Camerino è, invece, più onerosa perché la piscina estiva ha bisogno anche della predisposizione degli ambienti esterni”.

Giulia Sancricca

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