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Addio al marchese Luzi, uomo col cuore a destra

Sabato, 23 Maggio 2020 15:59 | Letto 1801 volte   Clicca per ascolare il testo Addio al marchese Luzi, uomo col cuore a destra Si definiva orgogliosamente di estrema destra e nel 2018 aveva attirato lattenzione della stampa locale e nazionale per alcune decisioni che sembravano ai più delle contraddizioni. E il marchese Gianfranco Luzi, proprietario della meravigliosa Villa Votalarca, a Treia. Figlio di padre di destra, ne rimase orfano dopo la Repubblica Sociale: ad ucciderlo furono i partigiani. Da quando ebbe capacità di cognizione, era sempre stato anche lui di estrema destra. Il marchese se nè andato questa notte, dopo giorni di ricovero allospedale Torrette di Ancona. Linteresse della cronaca nazionale arrivò quando si venne a sapere che, nonstante la sua fede fascista, il marchese ospitava in alcuni appartamenti della sua tenuta i migranti del Gus di Macerata ricavando circa 5.500 euro. Lui stesso lo aveva ammesso ai giornalisti, precisando però che quella cifra non gli bastava per coprire le spese di riparazione quando i migranti se ne andavano. A far discutere, anche la donazione di una piccola somma che lui e alcuni amici fecero alla famiglia di Luca Traini, il giovane tolentinate autore della sparatoria di Macerata in cui ferì 6 persone di origini africane, poi condannato a 12 anni per strage. La notizia della sua scomparsa ha velocemente fatto il giro della sua città e non solo, destando tristezza e dispiacere.g.g.
Si definiva orgogliosamente di estrema destra e nel 2018 aveva attirato l'attenzione della stampa locale e nazionale per alcune decisioni che sembravano ai più delle contraddizioni. E' il marchese Gianfranco Luzi, proprietario della meravigliosa Villa Votalarca, a Treia. Figlio di padre di destra, ne rimase orfano dopo la Repubblica Sociale: ad ucciderlo furono i partigiani. Da quando ebbe capacità di cognizione, era sempre stato anche lui di estrema destra. Il marchese se n'è andato questa notte, dopo giorni di ricovero all'ospedale Torrette di Ancona. L'interesse della cronaca nazionale arrivò quando si venne a sapere che, nonstante la sua fede "fascista", il marchese ospitava in alcuni appartamenti della sua tenuta i migranti del Gus di Macerata ricavando circa 5.500 euro. Lui stesso lo aveva ammesso ai giornalisti, precisando però che quella cifra non gli bastava per coprire le spese di riparazione quando i migranti se ne andavano. A far discutere, anche la donazione di una piccola somma che lui e alcuni amici fecero alla famiglia di Luca Traini, il giovane tolentinate autore della sparatoria di Macerata in cui ferì 6 persone di origini africane, poi condannato a 12 anni per strage. La notizia della sua scomparsa ha velocemente fatto il giro della sua città e non solo, destando tristezza e dispiacere.
g.g.

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