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A Camerino parte la ricostruzione

Venerdì, 07 Agosto 2020 11:51 | Letto 2775 volte   Clicca per ascolare il testo A Camerino parte la ricostruzione Consegnato stamattina il cantiere per la ricostruzione del Collegio Betti, nel centro di Camerino. Si tratta di uno dei primissimi cantieri della città, un segnale assolutamente importante in un momento in cui regna ancora un’immobilità diffusa della ricostruzione post sisma, incatenata da una burocrazia senza fine. Alla consegna hanno preso parte l’arcivescovo Francesco Massara, i rappresentanti del gruppo Di Stefano che effettuerà i lavori e il sindaco Sandro Sborgia. “Oggi partiamo con il cantiere della Casa della Gioventù e credo che sia uno dei giorni più importanti – afferma l’arcivescovo – perché la ricostruzione parte finalmente in questa città. Deve quindi essere un momento di gioia non solo per la Chiesa ma per tutta Camerino”. È una lotta continua per far partire i cantieri, la burocrazia è l’ostacolo. È stato più volte detto e ripetuto ed è su questo che l’attuale Commissario Straordinario Giovanni Legnini sta lavorando maggiormente: “Per noi – torna a dire Massara – è una lotta continua contro la burocrazia ma la forza di volontà di ricostruire vincerà sulle carte che tante volte ci impediscono di andare più celermente”. L’edificio, dopo il sisma del 2016, aveva riportato dei danni lievi e l’importo delle opere, progettate dall’ingegnere Carlo Morosi, è di circa 300mila euro: “L’edificio era sede di un collegio per studenti di proprietà dell’Orac e dell’Arcidiocesi. Ha avuto un danno lieve, classificato B, e quindi per esso saranno effettuati interventi di riparazione danni e lieve miglioramento sismico attraverso tiranti e reti elettrosaldate sui muri portanti che aumenteranno la capacità portante della struttura”. La ditta individuata non è nuova ad esperienze di ricostruzione post sisma dato che ha già operato nel periodo della ricostruzione e ristrutturazione post sisma 2009 ed è impegnata in quella attuale. Fra le altre cose, il gruppo Di Stefano opera nella conservazione e nel recupero di manufatti artistici o architettonici.Gaia Gennaretti
Consegnato stamattina il cantiere per la ricostruzione del Collegio Betti, nel centro di Camerino. Si tratta di uno dei primissimi cantieri della città, un segnale assolutamente importante in un momento in cui regna ancora un’immobilità diffusa della ricostruzione post sisma, incatenata da una burocrazia senza fine.

Alla consegna hanno preso parte l’arcivescovo Francesco Massara, i rappresentanti del gruppo Di Stefano che effettuerà i lavori e il sindaco Sandro Sborgia.

“Oggi partiamo con il cantiere della Casa della Gioventù e credo che sia uno dei giorni più importanti – afferma l’arcivescovo – perché la ricostruzione parte finalmente in questa città. Deve quindi essere un momento di gioia non solo per la Chiesa ma per tutta Camerino”.

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È una lotta continua per far partire i cantieri, la burocrazia è l’ostacolo. È stato più volte detto e ripetuto ed è su questo che l’attuale Commissario Straordinario Giovanni Legnini sta lavorando maggiormente: “Per noi – torna a dire Massara – è una lotta continua contro la burocrazia ma la forza di volontà di ricostruire vincerà sulle carte che tante volte ci impediscono di andare più celermente”.

L’edificio, dopo il sisma del 2016, aveva riportato dei danni lievi e l’importo delle opere, progettate dall’ingegnere Carlo Morosi, è di circa 300mila euro: “L’edificio era sede di un collegio per studenti di proprietà dell’Orac e dell’Arcidiocesi. Ha avuto un danno lieve, classificato B, e quindi per esso saranno effettuati interventi di riparazione danni e lieve miglioramento sismico attraverso tiranti e reti elettrosaldate sui muri portanti che aumenteranno la capacità portante della struttura”.

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La ditta individuata non è nuova ad esperienze di ricostruzione post sisma dato che ha già operato nel periodo della ricostruzione e ristrutturazione post sisma 2009 ed è impegnata in quella attuale. Fra le altre cose, il gruppo Di Stefano opera nella conservazione e nel recupero di manufatti artistici o architettonici.
Gaia Gennaretti

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