Soddisfazione dell'Ordine degli Psicologi Marchigiani per il ‘Protocollo d’Intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid-19’. Si tratta di un protocollo firmato dal Ministero dell’Istruzione, sindacati e associazioni dei dirigenti scolastici, nell'ambito del quale "è stata accolta la proposta degli psicologi di prevedere, a partire da settembre, consulenza psicologica per il sistema scolastico. Tale proposta - dice Katia Marilungo, presidente dell’Ordine - dovrà concretizzarsi con un protocollo di intesa tra CNOP e Ministero dell’Istruzione, ma possiamo sin da ora manifestare grande soddisfazione per questo riconoscimento”. L’obiettivo dell’inserimento a scuola della figura dello psicologo è offrire agli studenti e personale scolastico sostegno psicologico per far fronte a situazioni di insicurezza, stress, timore di contagio, difficoltà di concentrazione e situazione di isolamento. “L’impatto psicologico che l’emergenza ha provocato sui minori è notevole e sarebbe stato un grave errore ignorarlo - spiega Federica Guercio, consigliere segretario dell’Ordine Psicologi -. Sappiamo ormai da tempo che le difficoltà psicologiche coinvolgono circa il 20% dei giovani sino a 18 anni e rappresentano la prima voce tra i problemi di salute in questa fascia d’età. Numerosi studi lo hanno evidenziato, tra cui una indagine condotta dall’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova, che ha rilevato come nel 65% e nel 71% dei bambini, con età rispettivamente minore o maggiore di 6 anni, siano insorte problematiche comportamentali e sintomi di regressione, quali aumento di irritabilità, disturbi d’ansia e disturbi del sonno. Negli adolescenti è stata inoltre riscontrata una aumentata instabilità emotiva con irritabilità, cambiamenti del tono dell’umore ma anche “Jet lag domestico” con alterazione del ritmo del sonno”. Guercio conclude: “La presenza dello psicologo a scuola non
si pone solo il compito di supportare le situazioni critiche e il disagio psicologico emerso –
spiega - ma gioca anche un ruolo fondamentale nella prevenzione e promozione della salute,
nello sviluppo delle risorse e nel potenziamento delle capacità di adattamento e di resilienza.
La scuola del futuro, nel suo mandato formativo, non può più prescindere dalla dimensione
psicologica. E se è vero, come spesso abbiamo ascoltato in questo periodo, che ‘le crisi sono
acceleratori di cambiamenti e innovazione’ non possiamo perdere questa occasione”.
g.g.