Inizio scuola, i vescovi: "Una esperienza che vi aiuterà nella vita"

Martedì, 01 Settembre 2020 10:02 | Letto 558 volte   Clicca per ascolare il testo Inizio scuola, i vescovi: "Una esperienza che vi aiuterà nella vita" Nel giorni in cui gli asili nido riaprono le porte agli studenti più piccoli di tutti gli ordini scolastici, il pensiero dei Vescovi delle Marche è per tutti: studenti, famiglie, dirigenti, docenti, personale amministrativo e tecnico.A loro, in una missiva, rivolgono laugurio per la ripartenza di un nuovo anno scolastico che resterà nela storia e nella memoria di molti.Nei mesi passati - scrivono - andava di moda disegnare un arcobaleno beneaugurante con la scritta ottimistica: andrà tutto bene. Da Vescovi e da credenti vorremo trasmettervi di più, soprattutto quella speranza cristiana che S. Paolo nella lettera ai Romani ha espresso con una celebre frase: Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio. Anche questo anno, che si preannuncia complesso e impegnativo per tutti, produrrà certamente dei frutti di bene con il vostro impegno e l’aiuto di Dio. Vorremmo indicarvene alcuni per sostenere e incoraggiare la vostra speranza.La scuola, prima che un travaso di nozioni, deve essere scuola di vita che impara dalla vita. Questo tempo di vita difficile che abbiamo davanti ci può insegnare tante cose, a partire dal valore dell’impegno e del darsi importanti regole di comportamento e di azione, segno tangibile di rispetto per sé e per gli altri.Il modo di giungere a scuola, di trascorrervi la giornata, di vivere cose banali come i minuti di intervallo dovrà cambiare rispettando le norme che, da mesi, stanno cercheranno di tutelare la salute di tutti. Crediamo che fra qualche anno si parlerà di voi – la generazione del Covid – come di una generazione speciale: cresciuta nel valore e nel rispetto degli altri con una convinzione e una forza encomiabili.Dall’esperienza - proseguono - che vivrete, potrete imparare la comprensione del valore di quello che oggi ci manca e che in passato davamo per scontato: la bellezza di un abbraccio affettuoso, la spontaneità del correre assieme ridendo e cantando, il valore di una carezza, l’impegno suggellato da una stretta di mano. Se questa esperienza vi farà crescere più coscienti del valore e della preziosità del vostro corpo e di quello degli altri, avrete imparato tanto, forse molto più di quello che potremmo insegnarvi in condizioni normali.Infine siete chiamati a provare l’esperienza che: non tutto si può avere, non tutto si può fare. Questa esperienza di povertà, potrà aiutarvi a comprendere meglio la vita di tanti bambini, ragazzi e giovani che in altre parti del mondo vivono la povertà come esperienza quotidiana e perenne.Da adulti infine vogliamo ringraziare tutto il mondo dei lavoratori della scuola - concludono - . Anche perché affrontate una prova che non è senza rischi per voi e per le vostre famiglie, ma è proprio quando questo lavoro si fa col cuore, si vive come un’autentica vocazione, anche con sincero sacrificio personale, che si costruisce un futuro migliore per tutti. La vocazione dell’educatore nasce, cresce e si fortifica più nei momenti di difficoltà, che quando tutto scorre facilmente in discesa.Vogliamo infine incoraggiare i genitori, che sono certo preoccupati della salute dei figli, ma comprendono anche il grande valore della formazione e dell’istruzione, un bene che dobbiamo garantire ai figli con una collaborazione sempre più stretta tra scuola e famiglie.GS
Nel giorni in cui gli asili nido riaprono le porte agli studenti più piccoli di tutti gli ordini scolastici, il pensiero dei Vescovi delle Marche è per tutti: studenti, famiglie, dirigenti, docenti, personale amministrativo e tecnico.
A loro, in una missiva, rivolgono l'augurio per la ripartenza di un nuovo anno scolastico che resterà nela storia e nella memoria di molti.

"Nei mesi passati - scrivono - andava di moda disegnare un arcobaleno beneaugurante con la scritta ottimistica: andrà tutto bene. Da Vescovi e da credenti vorremo trasmettervi di più, soprattutto quella speranza cristiana che S. Paolo nella lettera ai Romani ha espresso con una celebre frase: 'Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio'. 

Anche questo anno, che si preannuncia complesso e impegnativo per tutti, produrrà certamente dei frutti di bene con il vostro impegno e l’aiuto di Dio. Vorremmo indicarvene alcuni per sostenere e incoraggiare la vostra speranza.

La scuola, prima che un travaso di nozioni, deve essere scuola di vita che impara dalla vita. Questo tempo di vita difficile che abbiamo davanti ci può insegnare tante cose, a partire dal valore dell’impegno e del darsi importanti regole di comportamento e di azione, segno tangibile di rispetto per sé e per gli altri.

Il modo di giungere a scuola, di trascorrervi la giornata, di vivere cose banali come i minuti di intervallo dovrà cambiare rispettando le norme che, da mesi, stanno cercheranno di tutelare la salute di tutti. Crediamo che fra qualche anno si parlerà di voi – la generazione del Covid – come di una generazione speciale: cresciuta nel valore e nel rispetto degli altri con una convinzione e una forza encomiabili.

Dall’esperienza - proseguono - che vivrete, potrete imparare la comprensione del valore di quello che oggi ci manca e che in passato davamo per scontato: la bellezza di un abbraccio affettuoso, la spontaneità del correre assieme ridendo e cantando, il valore di una carezza, l’impegno suggellato da una stretta di mano. Se questa esperienza vi farà crescere più coscienti del valore e della preziosità del vostro corpo e di quello degli altri, avrete imparato tanto, forse molto più di quello che potremmo insegnarvi in condizioni normali.

Infine siete chiamati a provare l’esperienza che: non tutto si può avere, non tutto si può fare. Questa esperienza di povertà, potrà aiutarvi a comprendere meglio la vita di tanti bambini, ragazzi e giovani che in altre parti del mondo vivono la povertà come esperienza quotidiana e perenne.

Da adulti infine vogliamo ringraziare tutto il mondo dei lavoratori della scuola - concludono - . Anche perché affrontate una prova che non è senza rischi per voi e per le vostre famiglie, ma è proprio quando questo lavoro si fa col cuore, si vive come un’autentica vocazione, anche con sincero sacrificio personale, che si costruisce un futuro migliore per tutti. La vocazione dell’educatore nasce, cresce e si fortifica più nei momenti di difficoltà, che quando tutto scorre facilmente in discesa.

Vogliamo infine incoraggiare i genitori, che sono certo preoccupati della salute dei figli, ma comprendono anche il grande valore della formazione e dell’istruzione, un bene che dobbiamo garantire ai figli con una collaborazione sempre più stretta tra scuola e famiglie".

GS

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