Nonna Peppina commendatore, Scaficchia: "Esempio di chi resta, ma servono i servizi"

Mercoledì, 03 Febbraio 2021 10:11 | Letto 801 volte   Clicca per ascolare il testo Nonna Peppina commendatore, Scaficchia: "Esempio di chi resta, ma servono i servizi" La nomina di Commendatore della Repubblica a Giuseppa Fattori, la 98enne di Fiastra che tutti conoscono come nonna Peppina, anche per il decreto nato in suo nome, è il riconoscimento della voglia di restare nella terra natìa che caratterizza tutti coloro che, come lei, non hanno concesso al terremoto di portar via i ricordi e lamore per la montagna.Queste terre sono abitate da tante altre nonne Peppina. Gente che decide di restare ma a cui ora vanno garantiti i servizi.Con queste parole il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, non si fa scappare loccasione per puntare anche lui laccento sul depauperamento dellospedale di Camerino, punto di riferimento sanitario di tutto lentroterra, e sulla necessità di mantenere tutti i servizi necessari.Il riconoscimento conferito alla nostra nonna Peppina - dice il sindaco - è in rappresentanza di tutto il territorio; la riconoscenza di quello che significa davvero essere resilienti, essere attaccanti ad un territorio, alle proprie radici.Il mio ringraziamento deve unirsi a quello delle altre amministrazioni che devono riconoscere in nonna Peppina molti loro concittadini.Ringraziamo il presidente Sergio Mattarella ed il prefetto Flavio Ferdani che hanno portato avanti insieme a noi questo percorso, ma ringraziamo anche tutti coloro che dovrebbero essere commendatori come la nostra Giuseppa Fattori. Lei - spiega - ha portato avanti una battaglia importante, ma non vorrei focalizzarmi solo su di lei perchè di persone così ce ne sono tante.Ora per tutelare queste persone la battaglia dobbiamo farla noi, continuando a ribadire che non ci vengano tolti i servizi.Si concentra sullospedale di Camerino il primo cittadino di Fiastra: Lospedale non è di Camerino - dice - ma del territorio montano e tutti noi dobbiamo essere in prima fila per rivendicare che lospedale funzioni. Se vogliamo che tutte le nonne Peppina restino in questi territori dobbiamo dare i sevizi.GS 
La nomina di Commendatore della Repubblica a Giuseppa Fattori, la 98enne di Fiastra che tutti conoscono come nonna Peppina, anche per il decreto nato in suo nome, è il riconoscimento della voglia di restare nella terra natìa che caratterizza tutti coloro che, come lei, non hanno concesso al terremoto di portar via i ricordi e l'amore per la montagna.
"Queste terre sono abitate da tante altre 'nonne Peppina'. Gente che decide di restare ma a cui ora vanno garantiti i servizi".
Con queste parole il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, non si fa scappare l'occasione per puntare anche lui l'accento sul depauperamento dell'ospedale di Camerino, punto di riferimento sanitario di tutto l'entroterra, e sulla necessità di mantenere tutti i servizi necessari.
"Il riconoscimento conferito alla nostra nonna Peppina - dice il sindaco - è in rappresentanza di tutto il territorio; la riconoscenza di quello che significa davvero essere resilienti, essere attaccanti ad un territorio, alle proprie radici.
Il mio ringraziamento deve unirsi a quello delle altre amministrazioni che devono riconoscere in nonna Peppina molti loro concittadini.
Ringraziamo il presidente Sergio Mattarella ed il prefetto Flavio Ferdani che hanno portato avanti insieme a noi questo percorso, ma ringraziamo anche tutti coloro che dovrebbero essere commendatori come la nostra Giuseppa Fattori.
Lei - spiega - ha portato avanti una battaglia importante, ma non vorrei focalizzarmi solo su di lei perchè di persone così ce ne sono tante.
Ora per tutelare queste persone la battaglia dobbiamo farla noi, continuando a ribadire che non ci vengano tolti i servizi".
Si concentra sull'ospedale di Camerino il primo cittadino di Fiastra: "L'ospedale non è di Camerino - dice - ma del territorio montano e tutti noi dobbiamo essere in prima fila per rivendicare che l'ospedale funzioni. Se vogliamo che tutte le 'nonne Peppina' restino in questi territori dobbiamo dare i sevizi".

GS 

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