Stalle ad Ussita, Rossi controbatte al sindaco

Sabato, 06 Febbraio 2021 11:46 | Letto 1294 volte   Clicca per ascolare il testo Stalle ad Ussita, Rossi controbatte al sindaco Botta e risposta tra il consigliere di minoranza di Ussita, Guido Rossi, ed il sindaco Silvia Bernardini, in merito alla mozione sulla ricostruzione delle stalle.Ho letto con attenzione la risposta della sindaco Bernardini (http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/13415-stalle-ad-ussita-sindaco-risponde-a-rossi-sono-nuove-attivita-dopo-il-sisma) relativa alla mozione sulle stalle - dice Rossi - . E abbastanza divertente leggere poi che lho addirittura resa felice per aver “imboccato” la strada giusta che mi compete come minoranza.La richiesta è relativa alla sistemazione delle vecchie stalle che sono state dichiarate non utilizzabili a seguito del terremoto 2016 - precisa Rossi - ma che non sono state demolite. Siccome risultano occupate e lamministrazione non è mai intervenuta per evitare occupazioni, è giusto pensare che gli occupanti siano in sicurezza e che le stesse possano essere oggetto di sopralluogo di tecnici per valutare i lavori  per la messa in sicurezza e, successivamente, metterle a  disposizione di allevatori locali che intendono dar vita ad un percorso di sviluppo nel campo degli allevamenti. Forse la sindaca non ricorda che sono stati delocalizzati i concessionari o affittuari  presenti nelle strutture comunali e non in stalle di proprietà propria, che forse  non tutti avevano diritto di occupare quegli spazi ed essere quindi  delocalizzati a spese della comunità e forse, non tutti sanno che per questo ci sono delle indagini in corso. Rendere agibili quelle strutture comunali è fondamentale e doveroso: significa creare possibilità di sviluppo e una filiera di lavoro nellallevamento, così come per quelli che loccupavano. Ovviamente è necessario possedere i requisiti e i diritti, cosi come recita il Regolamento Comunale e che la si.ra Bernardini dovrebbe conoscere molto bene. Sbaglia ancora , quando afferma che non ci siamo interessati prima perchè, anche allora, abbiamo avuto la stessa sua risposta: “stiamo aspettando” “non sono state inserite nel piano delle priorità” !Sbaglia di nuovo - aggiunge - quando afferma che le stalle che saranno sistemate, non saranno certamente per le nuove attività ma per chi ha usufruito della delocalizzazione, dimenticando che oltre ad unindagine sulle strutture, cè un Regolamento Comunale che stabilisce la graduatoria di merito allassegnazione.Vorrei chiudere questa parentesi ricordando che abbiamo superato i 4 anni dal terremoto. Io, Marronaro e Bischi nella precedente amministrazione ci siamo impegnati da subito: mettendo in discussione le perimetrazioni e coinvolgendo  la popolazione;  abbiamo denunciato lo stato dabbandono del cimitero facendo pubblicare le foto delle bare esposte allintemperie e ai saccheggi dai cinghiali scandalizzando lItalia intera, costringendo  lamministrazione ad intervenire con delle barriere di protezione; abbiamo evitato che fossero venduti i campi da sci di Frontignano e le linee elettriche comuali; abbiamo chiesto di aggiornare Regolamenti vetusti e non in riga con le nuove leggi; abbiamo presentato mozioni per lacquisto di giochi inclusivi per ragazzi diversamente abili; abbiamo ottenuto contributi per il campo di calcio e nonostante non più consiglieri siamo riusciti ad avere una distribuzione gratis per la popolazione di mascherine unici delle Marche da parte della Protezione Civile, dove lei lavora.GS
Botta e risposta tra il consigliere di minoranza di Ussita, Guido Rossi, ed il sindaco Silvia Bernardini, in merito alla mozione sulla ricostruzione delle stalle.

"Ho letto con attenzione la risposta della sindaco Bernardini (http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/13415-stalle-ad-ussita-sindaco-risponde-a-rossi-sono-nuove-attivita-dopo-il-sismarelativa alla mozione sulle stalle - dice Rossi - . E' abbastanza divertente leggere poi che l'ho addirittura resa felice per aver “imboccato” la strada giusta che mi compete come minoranza.

La richiesta è relativa alla sistemazione delle vecchie stalle che sono state dichiarate non utilizzabili a seguito del terremoto 2016 - precisa Rossi - ma che non sono state demolite. Siccome risultano occupate e l'amministrazione non è mai intervenuta per evitare occupazioni, è giusto pensare che gli occupanti siano in sicurezza e che le stesse possano essere oggetto di sopralluogo di tecnici per valutare i lavori  per la messa in sicurezza e, successivamente, metterle a  disposizione di allevatori locali che intendono dar vita ad un percorso di sviluppo nel campo degli allevamenti. Forse la sindaca non ricorda che sono stati delocalizzati i concessionari o affittuari  presenti nelle strutture comunali e non in stalle di proprietà propria, che forse  non tutti avevano diritto di occupare quegli spazi ed essere quindi  delocalizzati a spese della comunità e forse, non tutti sanno che per questo ci sono delle indagini in corso. Rendere agibili quelle strutture comunali è fondamentale e doveroso: significa creare possibilità di sviluppo e una filiera di lavoro nell'allevamento, così come per quelli che l'occupavano. Ovviamente è necessario possedere i requisiti e i diritti, cosi come recita il Regolamento Comunale e che la si.ra Bernardini dovrebbe conoscere molto bene. Sbaglia ancora , quando afferma che non ci siamo interessati prima perchè, anche allora, abbiamo avuto la stessa sua risposta: “stiamo aspettando” “non sono state inserite nel piano delle priorità” !

Sbaglia di nuovo - aggiunge - quando afferma che le stalle che saranno sistemate, non saranno certamente per le nuove attività ma per chi ha usufruito della delocalizzazione, dimenticando che oltre ad un'indagine sulle strutture, c'è un Regolamento Comunale che stabilisce la graduatoria di merito all'assegnazione.

Vorrei chiudere questa parentesi ricordando che abbiamo superato i 4 anni dal terremoto. Io, Marronaro e Bischi nella precedente amministrazione ci siamo impegnati da subito: mettendo in discussione le perimetrazioni e coinvolgendo  la popolazione;  abbiamo denunciato lo stato d'abbandono del cimitero facendo pubblicare le foto delle bare esposte all'intemperie e ai saccheggi dai cinghiali scandalizzando l'Italia intera, costringendo  l'amministrazione ad intervenire con delle barriere di protezione; abbiamo evitato che fossero venduti i campi da sci di Frontignano e le linee elettriche comuali; abbiamo chiesto di aggiornare Regolamenti vetusti e non in riga con le nuove leggi; abbiamo presentato mozioni per l'acquisto di giochi inclusivi per ragazzi diversamente abili; abbiamo ottenuto contributi per il campo di calcio e nonostante non più consiglieri siamo riusciti ad avere una distribuzione gratis per la popolazione di mascherine unici delle Marche da parte della Protezione Civile, dove lei lavora".

GS

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