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Sisma e Superbonus, serve una proroga. On line la petizione

Venerdì, 26 Febbraio 2021 11:39 | Letto 848 volte   Clicca per ascolare il testo Sisma e Superbonus, serve una proroga. On line la petizione Attivata di recente, ha già superato le 2000 firme la petizione online sulla piattaforma Change.org per chiedere la proroga del Superbonus nella ricostruzione post-sisma 2016. Il lancio si deve allingegnere camerte Roberto Di Girolamo per richiedere lo spostamento dei benefici della misura del Superbonus di almeno 5 anni, in maniera tale da favorire la ricostruzione nelle aree del cratere delle 4 regioni colpite dal terremoto. La petizione è diretta al Presidente del Consiglio dei Ministri Draghi, al Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini e ai presidenti delle 4 regioni Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo. Pur essendo lo strumento del Superbonus collegato alla ricostruzione sicuramente ottimo  in quanto sgrava i cittadini dal pagamento di quella parte di accolli che si troverebbero ad affrontare per la sistemazione delle loro case - spiega lingegnere Di Girolamo- il problema è che scade nel 2022 e se ad oggi, secondo i dati del Commissario, soltanto 10 mila sono le pratiche consegnate su  60mila e dunque solo un 1/6 del percorso, saranno unicamente i danni lievi a poter usufruire di questo percorso. È chiaro che i danni pesanti, quelli più gravi che hanno veramente problemi di accollo- continua Di Girolamo- non potranno purtroppo giovarsi di questo importante strumento. Mi sono pertanto fatto portavoce, non tanto delle questioni dei tecnici, ma soprattutto delle problematiche che i citadini dovranno sopportare. Ci saranno in pratica dei cittadini di serie A in larga parte quelli che hanno dovuto sopportare danni lievi i quali potranno usufruire di questa agevolazione e, cittadini di serie B i cui immobili hanno subito danni più pesanti i quali, nel caso che il Superbonus non venga prorogato, non potranno accedervi. La petizione ha superato le 2000 firme ma il nostro obiettivo è arrivare a 5000 - conclude -.Faccio pertanto un appello a tutti i cittadini  invitandoli a firmare in maniera molto semplice accedendo alla piattaforma Change.org. Più siamo, più contiamo, più possiamo far pesare la nostra voce.  c.c.
Attivata di recente, ha già superato le 2000 firme la petizione online sulla piattaforma Change.org per chiedere la proroga del Superbonus nella ricostruzione post-sisma 2016. Il lancio si deve all'ingegnere camerte Roberto Di Girolamo per richiedere lo spostamento dei benefici della misura del Superbonus di almeno 5 anni, in maniera tale da favorire la ricostruzione nelle aree del cratere delle 4 regioni colpite dal terremoto.
La petizione è diretta al Presidente del Consiglio dei Ministri Draghi, al Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini e ai presidenti delle 4 regioni Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo. 
"Pur essendo lo strumento del Superbonus collegato alla ricostruzione sicuramente ottimo  in quanto sgrava i cittadini dal pagamento di quella parte di accolli che si troverebbero ad affrontare per la sistemazione delle loro case - spiega l'ingegnere Di Girolamo- il problema è che scade nel 2022 e se ad oggi, secondo i dati del Commissario, soltanto 10 mila sono le pratiche consegnate su  60mila e dunque solo un 1/6 del percorso, saranno unicamente i danni lievi a poter usufruire di questo percorso. È chiaro che i danni pesanti, quelli più gravi che hanno veramente problemi di accollo- continua Di Girolamo- non potranno purtroppo giovarsi di questo importante strumento. Mi sono pertanto fatto portavoce, non tanto delle questioni dei tecnici, ma soprattutto delle problematiche che i citadini dovranno sopportare. Ci saranno in pratica dei cittadini di serie A in larga parte quelli che hanno dovuto sopportare danni lievi i quali potranno usufruire di questa agevolazione e, cittadini di serie B i cui immobili hanno subito danni più pesanti i quali, nel caso che il Superbonus non venga prorogato, non potranno accedervi. La petizione ha superato le 2000 firme ma il nostro obiettivo è arrivare a 5000 - conclude -.Faccio pertanto un appello a tutti i cittadini  invitandoli a firmare in maniera molto semplice accedendo alla piattaforma Change.org. Più siamo, più contiamo, più possiamo far pesare la nostra voce".  
c.c.

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