Camerino ricorda i "martiri" Donato Chiarelli e Giovanni Liberto Corinto

Lunedì, 29 Marzo 2021 18:57 | Letto 645 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino ricorda i "martiri" Donato Chiarelli e Giovanni Liberto Corinto Con una piccola cerimonia è stata ricordata a Portajano di Camerino la tragedia avvenuta il 29 marzo del 1988 che costò la vita ai due carabinieri Donato Chiarelli e Giovanni Liberto Corinto. Impegnati in località Portajano, nelle campagne camerti, per impedire la commissione di un reato, affrontarono un malvivente che armato di pugnale li colpì entrambi provocandone la morte. Sebbene siano trascorsi ben 33 anni da quella dolorosa vicenda, ancora quel fatto rimane una ferita aperta nel cuore di ogni camerinese. Il primo cittadino Sandro Sborgia insieme al Comandante del Comando provinciale Carabinieri di Macerata Col. Nicola Candido, al Comandante della Compagnia Carabinieri di Camerino Roberto Nicola Cara, al Presidente dell’Associazione nazionale Carabinieri in congedo sezione di Camerino car. Francesco Aquili, al parroco della basilica di San Venanzio don Marco Gentilucci hanno voluto onorare la memoria dei due militari caduti, con la deposizione di una corona d’alloro prima al cippo posto nelle vicinanze del luogo dell’eccidio e successivamente sulla lapide apposta nell’attuale sede provvisoria del Comando Compagnia Carabinieri. All’Arma dei Carabinieri e a tutti i militari presenti, il Sindaco ha voluto rivolgere parole di ringraziamento per il quotidiano lavoro svolto con l’abnegazione, la discrezione e la riservatezza che da sempre, contraddistingue gli appartenenti alla Benemerita.La città di Camerino, nell’adempiere al dovere della memoria, non dimentica il debito di gratitudine eterno nei confronti dei militari Chiarelli e Corinto, delle loro famiglie cui rinnoviamo i nostri più profondi sentimenti di vicinanza nel dolore, dell’Arma dei Carabinieri, e di tutti i Carabinieri in servizio presso il Comando Compagnia di Camerino che ogni giorno, nel più assoluto riserbo e nelle difficoltà che caratterizzano questo momento storico, continuano a garantire sicurezza e tranquillità alle nostre comunità, le parole del primo cittadino.
Con una piccola cerimonia è stata ricordata a Portajano di Camerino la tragedia avvenuta il 29 marzo del 1988 che costò la vita ai due carabinieri Donato Chiarelli e Giovanni Liberto Corinto. Impegnati in località Portajano, nelle campagne camerti, per impedire la commissione di un reato, affrontarono un malvivente che armato di pugnale li colpì entrambi provocandone la morte.

Sebbene siano trascorsi ben 33 anni da quella dolorosa vicenda, ancora quel fatto rimane una ferita aperta nel cuore di ogni camerinese.

Il primo cittadino Sandro Sborgia insieme al Comandante del Comando provinciale Carabinieri di Macerata Col. Nicola Candido, al Comandante della Compagnia Carabinieri di Camerino Roberto Nicola Cara, al Presidente dell’Associazione nazionale Carabinieri in congedo sezione di Camerino car. Francesco Aquili, al parroco della basilica di San Venanzio don Marco Gentilucci hanno voluto onorare la memoria dei due militari caduti, con la deposizione di una corona d’alloro prima al cippo posto nelle vicinanze del luogo dell’eccidio e successivamente sulla lapide apposta nell’attuale sede provvisoria del Comando Compagnia Carabinieri.

Deposizione di una corona dalloro sulla lapide posta presso la Caserma dei Carabinieri in Via Madonna delle Carceri

All’Arma dei Carabinieri e a tutti i militari presenti, il Sindaco ha voluto rivolgere parole di ringraziamento per il quotidiano lavoro svolto con l’abnegazione, la discrezione e la riservatezza che da sempre, contraddistingue gli appartenenti alla Benemerita.

"La città di Camerino, nell’adempiere al dovere della memoria, non dimentica il debito di gratitudine eterno nei confronti dei militari Chiarelli e Corinto, delle loro famiglie cui rinnoviamo i nostri più profondi sentimenti di vicinanza nel dolore, dell’Arma dei Carabinieri, e di tutti i Carabinieri in servizio presso il Comando Compagnia di Camerino che ogni giorno, nel più assoluto riserbo e nelle difficoltà che caratterizzano questo momento storico, continuano a garantire sicurezza e tranquillità alle nostre comunità", le parole del primo cittadino.

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