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Emergenza idrica, l'Aato 3 lancia la campagna di sensibilizzazione. Ecco le zone a rischio

Mercoledì, 07 Luglio 2021 12:26 | Letto 1034 volte   Clicca per ascolare il testo Emergenza idrica, l'Aato 3 lancia la campagna di sensibilizzazione. Ecco le zone a rischio Riduzione dell’offerta della risorsa idrica: l’Aato 3 parte con una campagna per sensibilizzare i cittadini di oggi e di domani ad un uso corretto e controllato dell’acqua.Le misure da attuare sono state presentate questa mattina in una conferenza stampa in cui il presidente Stefano Montemarani, il responsabile del servizio tecnico Daniele Nardi, il direttore Massimo Principi e il responsabile della comunicazione Fulvio Riccio, hanno rappresentato il quadro della situazione in provincia.“Dal 10 luglio – dice Montemarani – partiremo con la campagna di sensibilizzazione ai cittadini, continuando, come negli anni passati, ad investire sulla formazione nelle scuole”.Il periodo estivo è quello che più soffre l’emergenza idrica e, nello specifico, coinvolge diversi centri maceratesi: “Nel periodo di magra – dice Daniele Nardi – che è quello tra l’estate e l’inizio dell’autunno, registriamo la situazione peggiore. Ora non siamo in emergenza, ma abbiamo situazioni critiche”.Tra queste – spiega Nardi – “Appignano, Cingoli, Apiro, e Camerino che sono in una situazione di pre-allarme.Hanno bisogno di un ulteriore approvvigionamento, invece, le zone di Visso, Ussita e Pieve Torina dove insistono diverse attività di allevamento.Anche la qualità dell’acqua – aggiunge - può dipendere dalla minore disponibilità”.Da questi problemi, quindi, la necessità di sensibilizzare i cittadini: “Siamo in un sistema interconnesso e che ha un equilibrio – dice Nardi - : ad oggi riusciamo a garantire l’approvvigionamento senza criticità, ma questo equilibrio è precario e dobbiamo migliorare con la sensibilizzazione della cittadinanza, perché comportamenti virtuosi sono fondamentali”.Un problema, quello dell’approvvigionamento, che peggiora ogni estate: “Per evitare questo – dice il direttore Principi – possiamo seguire due filoni, uno sul lungo e l’altro sul breve termine.Il primo riguarda le strutture che oggi non sono adeguate e ci stiamo attrezzando per renderle tali.Il secondo, invece, riguarda l’educazione dei cittadini”.Ed è qui che entra in campo l’attività di comunicazione spiegata da Fulvio Riccio: “L’Italia – evidenzia - è il maggior consumatore a livello europeo di acqua. Molti Paesi ne consumano il 40% in meno e le Marche non si discostano dalle medie nazionali.La gratuità del servizio idrico per i comuni del sisma con sistema di pagamento a forfait, senza contatore, di certo non aiuta a tenere i consumi contenuti.Nel lungo periodo avremo sempre maggiori fenomeni di scarsità della risorsa.Per questo motivo abbiamo attivato una campagna di affissione di manifesti; spot radio diffusi su alcune emittenti locali a luglio e agosto; sponsorizzate social con immagini, audio e video per divulgare il messaggio.Abbiamo puntato molto anche sulle scuole: da dieci anni a questa parte ogni anno abbiamo verificato, dati alla mano, che c’è un processo grazie al quale i giovani educano gli adulti ai comportamenti virtuosi. Intervenire sugli adulti del futuro significa investire in una risorsa importante e con le scuole riusciamo a coinvolgere dai 3mila ai 6mila ragazzi l’anno.Da quando abbiamo messo in campo queste strategie abbiamo visto un maggior decremento nell’utilizzo smisurato a livello nazionale, ci piace pensare – conclude - che le campagne abbiano sortito un effetto importante”.GS
Riduzione dell’offerta della risorsa idrica: l’Aato 3 parte con una campagna per sensibilizzare i cittadini di oggi e di domani ad un uso corretto e controllato dell’acqua.

Le misure da attuare sono state presentate questa mattina in una conferenza stampa in cui il presidente Stefano Montemarani, il responsabile del servizio tecnico Daniele Nardi, il direttore Massimo Principi e il responsabile della comunicazione Fulvio Riccio, hanno rappresentato il quadro della situazione in provincia.

“Dal 10 luglio – dice Montemarani – partiremo con la campagna di sensibilizzazione ai cittadini, continuando, come negli anni passati, ad investire sulla formazione nelle scuole”.

Il periodo estivo è quello che più soffre l’emergenza idrica e, nello specifico, coinvolge diversi centri maceratesi: “Nel periodo di magra – dice Daniele Nardi – che è quello tra l’estate e l’inizio dell’autunno, registriamo la situazione peggiore. Ora non siamo in emergenza, ma abbiamo situazioni critiche”.

Tra queste – spiega Nardi – “Appignano, Cingoli, Apiro, e Camerino che sono in una situazione di pre-allarme.

Hanno bisogno di un ulteriore approvvigionamento, invece, le zone di Visso, Ussita e Pieve Torina dove insistono diverse attività di allevamento.

Anche la qualità dell’acqua – aggiunge - può dipendere dalla minore disponibilità”.

Da questi problemi, quindi, la necessità di sensibilizzare i cittadini: “Siamo in un sistema interconnesso e che ha un equilibrio – dice Nardi - : ad oggi riusciamo a garantire l’approvvigionamento senza criticità, ma questo equilibrio è precario e dobbiamo migliorare con la sensibilizzazione della cittadinanza, perché comportamenti virtuosi sono fondamentali”.

Un problema, quello dell’approvvigionamento, che peggiora ogni estate: “Per evitare questo – dice il direttore Principi – possiamo seguire due filoni, uno sul lungo e l’altro sul breve termine.

Il primo riguarda le strutture che oggi non sono adeguate e ci stiamo attrezzando per renderle tali.

Il secondo, invece, riguarda l’educazione dei cittadini”.

Ed è qui che entra in campo l’attività di comunicazione spiegata da Fulvio Riccio: “L’Italia – evidenzia - è il maggior consumatore a livello europeo di acqua. Molti Paesi ne consumano il 40% in meno e le Marche non si discostano dalle medie nazionali.

La gratuità del servizio idrico per i comuni del sisma con sistema di pagamento a forfait, senza contatore, di certo non aiuta a tenere i consumi contenuti.

Nel lungo periodo avremo sempre maggiori fenomeni di scarsità della risorsa.

Per questo motivo abbiamo attivato una campagna di affissione di manifesti; spot radio diffusi su alcune emittenti locali a luglio e agosto; sponsorizzate social con immagini, audio e video per divulgare il messaggio.

Abbiamo puntato molto anche sulle scuole: da dieci anni a questa parte ogni anno abbiamo verificato, dati alla mano, che c’è un processo grazie al quale i giovani educano gli adulti ai comportamenti virtuosi. Intervenire sugli adulti del futuro significa investire in una risorsa importante e con le scuole riusciamo a coinvolgere dai 3mila ai 6mila ragazzi l’anno.

Da quando abbiamo messo in campo queste strategie abbiamo visto un maggior decremento nell’utilizzo smisurato a livello nazionale, ci piace pensare – conclude - che le campagne abbiano sortito un effetto importante”.

GS

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