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Unicam e Unimc insieme ai sindaci della Val Potenza

Giovedì, 14 Ottobre 2021 18:25 | Letto 390 volte   Clicca per ascolare il testo Unicam e Unimc insieme ai sindaci della Val Potenza Un primo incontro fra le due Università della provincia  e otto comuni, più Portorecanati, nella valle del Potenza per affrontare le prospettive che si aprono con il Pnrr. Luogo dellinteressante incontro è stato Montecassiano dove, il rettore Pettinari e la delegata di Unimc Spigarelli con i i sindaci presenti, hanno sviluppato una visione unitaria per pilotare i borghi che insistono nella vallata del fiume Potenza nella progettazione del futuro di una porzione del territorio provinciale importante dal punto di vista produttivo, infrastrutturale, turistico, culturale, sociale, sanitario e paesaggistico/ambientale. Da lì poi concretizzare con la collaborazione delle due Università del territorio, Unimc e Unicam, per intercettare le opportunità che il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, offrirà.I sindaci presenti: Leonardo Catena del Comune ospitante, Franco Capponi di Treia, Rolando Pecora di Montelupone, Antonio Bravi di Recanati, Angela Barbieri di Montefano, Mariano Calamita di Appignano e Mauro Romoli di Pollenza e l’assessore ai Lavori pubblici di Porto Recanati, Lorenzo Riccetti. Con loro c’erano il rettore Unicam Claudio Pettinari e la delegata Unimc, la professoressa di Economia applicata Francesca Spigarelli. Quello di oggi rappresenta il primo incontro in cui le università del territorio sono state coinvolte dai Comuni per affrontare le prospettive che si aprono con il Pnrr.Al termine del confronto si è deciso di instituire un tavolo tecnico per avviare una programmazione condivisa che vedrà anche il coinvolgimento delle forze sindacali, imprenditoriali e del terzo settore del territorio. «L’idea è di avere un brand territoriale – ha esordito il sindaco Catena, promotore del “Protocollo d’intesa dei Comuni della Val Potenza” recentemente istituito –, siamo nella fase embrionale, il Pnrr e i fondi europei rappresentano un’occasione unica di innovazione e trasformazione dello scenario del governo della vallata. Oggi fare l’amministratore non è semplice in quanto ci troviamo spesso da soli ad affrontare questioni complesse che riguardano il futuro, è diventato indispensabile riallacciare i fili tra i vari attori pubblici e privati per fare sistema, ma la governance allargata dev’esserlo anche nei fatti. Questo incontro è un primo passo per iniziare a discutere le opportunità e le modalità con cui collaborare con i due atenei della provincia». Infrastrutture (tra tutti il miglioramento della viabilità della valle del Potenza e delle arterie che portano ad essa), rigenerazione urbana, servizi innovativi per favorire coesione e inclusione, attenzione ecologica, promozione turistico/culturale e orientamento dei giovani sono i macrosettori individuati su cui si dovranno muovere in sinergia i comuni per far sì che gli investimenti vengano fatti in una visione complessiva strategica. «I bandi devono uscire – ha evidenziato il sindaco Bravi - e la Regione li costruirà anche sulla base delle richieste che arrivano dai territori. È necessario produrre un documento snello ma concreto con le richieste specifiche della vallata e le indicazioni su come orientare le risorse, siamo un gruppo nutrito, insieme possiamo avere un peso maggiore». Ma per poter programmare «è fondamentale la definizione degli ambiti territoriali», ha aggiunto il primo cittadino di Montefano, Barbieri. In tutto questo si inserisce l’offerta delle due Università. «Bisogna partire da una visione – ha precisato il rettore Pettinari -. Io sono molto preoccupato per il divario che si aprirà con il Pnrr tra nord, sud e centro, e tra città medio-grandi e città piccole. Proverei a rischiare, puntando su una visione e proseguire su una linea e sarà ciò che lasceremo in eredità. Su quella visione, noi come Università possiamo aiutare a progettare». «Possiamo essere utili – ha aggiunto la prof. Spigarelli – sia sul metodo per guidare questa transizione sia sul merito dei singoli bandi. Come input consiglio di elaborare un documento snello elencando le macro-eccellenze e le problematiche strutturali, è una base di consapevolezza da cui partire. Con quel documento tracciate la rotta, che sarà poi percorsa appena arriveranno i bandi».
Un primo incontro fra le due Università della provincia  e otto comuni, più Portorecanati, nella valle del Potenza per affrontare le prospettive che si aprono con il Pnrr.

Luogo dell'interessante incontro è stato Montecassiano dove, il rettore Pettinari e la delegata di Unimc Spigarelli con i i sindaci presenti, hanno sviluppato una visione unitaria per pilotare i borghi che insistono nella vallata del fiume Potenza nella progettazione del futuro di una porzione del territorio provinciale importante dal punto di vista produttivo, infrastrutturale, turistico, culturale, sociale, sanitario e paesaggistico/ambientale.

Da lì poi concretizzare con la collaborazione delle due Università del territorio, Unimc e Unicam, per intercettare le opportunità che il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, offrirà.

I sindaci presenti: Leonardo Catena del Comune ospitante, Franco Capponi di Treia, Rolando Pecora di Montelupone, Antonio Bravi di Recanati, Angela Barbieri di Montefano, Mariano Calamita di Appignano e Mauro Romoli di Pollenza e l’assessore ai Lavori pubblici di Porto Recanati, Lorenzo Riccetti. Con loro c’erano il rettore Unicam Claudio Pettinari e la delegata Unimc, la professoressa di Economia applicata Francesca Spigarelli.

Quello di oggi rappresenta il primo incontro in cui le università del territorio sono state coinvolte dai Comuni per affrontare le prospettive che si aprono con il Pnrr.Al termine del confronto si è deciso di instituire un tavolo tecnico per avviare una programmazione condivisa che vedrà anche il coinvolgimento delle forze sindacali, imprenditoriali e del terzo settore del territorio.

«L’idea è di avere un brand territoriale – ha esordito il sindaco Catena, promotore del “Protocollo d’intesa dei Comuni della Val Potenza” recentemente istituito –, siamo nella fase embrionale, il Pnrr e i fondi europei rappresentano un’occasione unica di innovazione e trasformazione dello scenario del governo della vallata. Oggi fare l’amministratore non è semplice in quanto ci troviamo spesso da soli ad affrontare questioni complesse che riguardano il futuro, è diventato indispensabile riallacciare i fili tra i vari attori pubblici e privati per fare sistema, ma la governance allargata dev’esserlo anche nei fatti. Questo incontro è un primo passo per iniziare a discutere le opportunità e le modalità con cui collaborare con i due atenei della provincia».

Infrastrutture (tra tutti il miglioramento della viabilità della valle del Potenza e delle arterie che portano ad essa), rigenerazione urbana, servizi innovativi per favorire coesione e inclusione, attenzione ecologica, promozione turistico/culturale e orientamento dei giovani sono i macrosettori individuati su cui si dovranno muovere in sinergia i comuni per far sì che gli investimenti vengano fatti in una visione complessiva strategica. «I bandi devono uscire – ha evidenziato il sindaco Bravi - e la Regione li costruirà anche sulla base delle richieste che arrivano dai territori. È necessario produrre un documento snello ma concreto con le richieste specifiche della vallata e le indicazioni su come orientare le risorse, siamo un gruppo nutrito, insieme possiamo avere un peso maggiore». Ma per poter programmare «è fondamentale la definizione degli ambiti territoriali», ha aggiunto il primo cittadino di Montefano, Barbieri.

In tutto questo si inserisce l’offerta delle due Università. «Bisogna partire da una visione – ha precisato il rettore Pettinari -. Io sono molto preoccupato per il divario che si aprirà con il Pnrr tra nord, sud e centro, e tra città medio-grandi e città piccole. Proverei a rischiare, puntando su una visione e proseguire su una linea e sarà ciò che lasceremo in eredità. Su quella visione, noi come Università possiamo aiutare a progettare». «Possiamo essere utili – ha aggiunto la prof. Spigarelli – sia sul metodo per guidare questa transizione sia sul merito dei singoli bandi. Come input consiglio di elaborare un documento snello elencando le macro-eccellenze e le problematiche strutturali, è una base di consapevolezza da cui partire. Con quel documento tracciate la rotta, che sarà poi percorsa appena arriveranno i bandi».

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