La Provincia di Macerata ha espresso il diniego al rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione di un impianto fotovoltaico nel territorio del Comune di Matelica, presentato dalla ditta Hydrowatt SHP di Folignano (AP).
L’impianto fotovoltaico avrebbe occupato una superficie totale pari a circa mezzo ettaro; l’elettrodotto di connessione, interamente interrato, avrebbe avuto una lunghezza di circa 500 m, estendendosi anche nel Comune di Cerreto d’Esi.
L’impianto si sarebbe inserito in un contesto ambientale, quello della Vallata dell’Esino, caratterizzato da un’ampia fascia di colline, in un fondovalle a nord del territorio del Comune di Matelica e a confine con quello di Cerreto d’Esi soggetto a vincolo paesaggistico. Esso sarebbe stato circondato da un’area agricola di particolare pregio a motivo delle colture vitivinicole presenti con marchio D.O.C. e D.O.C.G. ed identificata come area a denominazione di origine controllata.
Come rilevato dalla Soprintendenza Regionale, proprio a motivo del suo inserimento nel contesto ambientale, l’impianto sarebbe stato di difficile schermatura, e ciò avrebbe impedito il suo inserimento armonico anche rispetto alla confinante zona sottoposta a tutela paesaggistico-ambientale, risultando chiaramente visibile da gran parte del territorio circostante, non solo dalla sede stradale della provinciale 256 “Muccese”, ma pure da numerosi punti panoramici.
Inoltre,l’iniziativa imprenditoriale destinata alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico avrebbe compromesso l’esclusiva potestà dell’Amministrazione comunale di riqualificare l’intera area (in parte interessata dall’installazione dei pannelli) attualmente priva dello strumento urbanistico, ma sulla quale il Comune di Matelica sta valutando la migliore destinazione ai fini di un armonico sviluppo del proprio territorio.
Fotovoltaico nelle campagne di Matelica, la provincia nega l'autorizzazione
Giovedì, 25 Novembre 2021 18:35 | Letto 724 volte Clicca per ascolare il testo Fotovoltaico nelle campagne di Matelica, la provincia nega l'autorizzazione La Provincia di Macerata ha espresso il diniego al rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione di un impianto fotovoltaico nel territorio del Comune di Matelica, presentato dalla ditta Hydrowatt SHP di Folignano (AP). L’impianto fotovoltaico avrebbe occupato una superficie totale pari a circa mezzo ettaro; l’elettrodotto di connessione, interamente interrato, avrebbe avuto una lunghezza di circa 500 m, estendendosi anche nel Comune di Cerreto d’Esi.L’impianto si sarebbe inserito in un contesto ambientale, quello della Vallata dell’Esino, caratterizzato da un’ampia fascia di colline, in un fondovalle a nord del territorio del Comune di Matelica e a confine con quello di Cerreto d’Esi soggetto a vincolo paesaggistico. Esso sarebbe stato circondato da un’area agricola di particolare pregio a motivo delle colture vitivinicole presenti con marchio D.O.C. e D.O.C.G. ed identificata come area a denominazione di origine controllata. Come rilevato dalla Soprintendenza Regionale, proprio a motivo del suo inserimento nel contesto ambientale, l’impianto sarebbe stato di difficile schermatura, e ciò avrebbe impedito il suo inserimento armonico anche rispetto alla confinante zona sottoposta a tutela paesaggistico-ambientale, risultando chiaramente visibile da gran parte del territorio circostante, non solo dalla sede stradale della provinciale 256 “Muccese”, ma pure da numerosi punti panoramici.Inoltre,l’iniziativa imprenditoriale destinata alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico avrebbe compromesso l’esclusiva potestà dell’Amministrazione comunale di riqualificare l’intera area (in parte interessata dall’installazione dei pannelli) attualmente priva dello strumento urbanistico, ma sulla quale il Comune di Matelica sta valutando la migliore destinazione ai fini di un armonico sviluppo del proprio territorio.
La Provincia di Macerata ha espresso il diniego al rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione di un impianto fotovoltaico nel territorio del Comune di Matelica, presentato dalla ditta Hydrowatt SHP di Folignano (AP).
L’impianto fotovoltaico avrebbe occupato una superficie totale pari a circa mezzo ettaro; l’elettrodotto di connessione, interamente interrato, avrebbe avuto una lunghezza di circa 500 m, estendendosi anche nel Comune di Cerreto d’Esi.
L’impianto si sarebbe inserito in un contesto ambientale, quello della Vallata dell’Esino, caratterizzato da un’ampia fascia di colline, in un fondovalle a nord del territorio del Comune di Matelica e a confine con quello di Cerreto d’Esi soggetto a vincolo paesaggistico. Esso sarebbe stato circondato da un’area agricola di particolare pregio a motivo delle colture vitivinicole presenti con marchio D.O.C. e D.O.C.G. ed identificata come area a denominazione di origine controllata.
Come rilevato dalla Soprintendenza Regionale, proprio a motivo del suo inserimento nel contesto ambientale, l’impianto sarebbe stato di difficile schermatura, e ciò avrebbe impedito il suo inserimento armonico anche rispetto alla confinante zona sottoposta a tutela paesaggistico-ambientale, risultando chiaramente visibile da gran parte del territorio circostante, non solo dalla sede stradale della provinciale 256 “Muccese”, ma pure da numerosi punti panoramici.
Inoltre,l’iniziativa imprenditoriale destinata alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico avrebbe compromesso l’esclusiva potestà dell’Amministrazione comunale di riqualificare l’intera area (in parte interessata dall’installazione dei pannelli) attualmente priva dello strumento urbanistico, ma sulla quale il Comune di Matelica sta valutando la migliore destinazione ai fini di un armonico sviluppo del proprio territorio.
L’impianto fotovoltaico avrebbe occupato una superficie totale pari a circa mezzo ettaro; l’elettrodotto di connessione, interamente interrato, avrebbe avuto una lunghezza di circa 500 m, estendendosi anche nel Comune di Cerreto d’Esi.
L’impianto si sarebbe inserito in un contesto ambientale, quello della Vallata dell’Esino, caratterizzato da un’ampia fascia di colline, in un fondovalle a nord del territorio del Comune di Matelica e a confine con quello di Cerreto d’Esi soggetto a vincolo paesaggistico. Esso sarebbe stato circondato da un’area agricola di particolare pregio a motivo delle colture vitivinicole presenti con marchio D.O.C. e D.O.C.G. ed identificata come area a denominazione di origine controllata.
Come rilevato dalla Soprintendenza Regionale, proprio a motivo del suo inserimento nel contesto ambientale, l’impianto sarebbe stato di difficile schermatura, e ciò avrebbe impedito il suo inserimento armonico anche rispetto alla confinante zona sottoposta a tutela paesaggistico-ambientale, risultando chiaramente visibile da gran parte del territorio circostante, non solo dalla sede stradale della provinciale 256 “Muccese”, ma pure da numerosi punti panoramici.
Inoltre,l’iniziativa imprenditoriale destinata alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico avrebbe compromesso l’esclusiva potestà dell’Amministrazione comunale di riqualificare l’intera area (in parte interessata dall’installazione dei pannelli) attualmente priva dello strumento urbanistico, ma sulla quale il Comune di Matelica sta valutando la migliore destinazione ai fini di un armonico sviluppo del proprio territorio.
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