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Resparambia: "Si rischia il blocco dei cantieri della ricostruzione"

Giovedì, 10 Marzo 2022 14:13 | Letto 1478 volte   Clicca per ascolare il testo Resparambia: "Si rischia il blocco dei cantieri della ricostruzione" Il grosso rischio è quello del blocco dei cantieri della ricostruzione nelle aree del cratere.A lanciare il grido di allarme Carlo Resparambia, presidente di Ance Macerata, la sezione che in seno alla Confindustria rappresenta le imprese di costruzione.“Da oltre un anno – dichiara Resparambia - stiamo assistendo ad incrementi di costo continui delle materie prime utilizzate nei cantieri della ricostruzione, a forti ritardi nella consegna dei materiali, all’irreperibilità di attrezzature di lavoro e di manodopera. Ma, se fino a pochi giorni fa il caro delle materie prime ed energetiche rappresentava una marcata criticità, con lo scoppio della guerra russo-ucraina si è passati da una condizione di crisi a quella di grave emergenza”. La ricostruzione, dunque, si sta bloccando. Le nuove regole, finalizzate ad accelerare la realizzazione delle opere del sisma,penalizzano le imprese di costruzione e i cittadini che rischiano le revoche del contributo, viste le difficoltà che poco più di un anno fa non erano in alcun modo prevedibili. I contratti di appalto, infatti, spesso si chiudono in perdita per le imprese. I tempi ristretti di esecuzione sono assolutamente incompatibili con l’impossibilità oggettiva di reperire materiali e attrezzature nei tempi e con i costi progettati. Perciò le imprese rischiano pesantissime ricadute, non sono in termini sanzionatori ma anche di sopravvivenza.A tutto ciò si è aggiunto negli ultimi giorni il rincaro dei carburanti, che in un solo mese sono cresciuti, secondo le segnalazioni delle imprese associate, di una percentuale che varia tra il 27 ed il 32%.“Ora – conclude Resparambia - serve un grande sforzo del Commissario Straordinario per la ricostruzione del Centro Italia, del Vice Commissario Presidente della Regione Marche e dei legislatori altrimenti il blocco della ricostruzione sarà una drammatica realtà”.
Il grosso rischio è quello del blocco dei cantieri della ricostruzione nelle aree del cratere.

A lanciare il grido di allarme Carlo Resparambia, presidente di Ance Macerata, la sezione che in seno alla Confindustria rappresenta le imprese di costruzione.

“Da oltre un anno – dichiara Resparambia - stiamo assistendo ad incrementi di costo continui delle materie prime utilizzate nei cantieri della ricostruzione, a forti ritardi nella consegna dei materiali, all’irreperibilità di attrezzature di lavoro e di manodopera. Ma, se fino a pochi giorni fa il caro delle materie prime ed energetiche rappresentava una marcata criticità, con lo scoppio della guerra russo-ucraina si è passati da una condizione di crisi a quella di grave emergenza”.

La ricostruzione, dunque, si sta bloccando. Le nuove regole, finalizzate ad accelerare la realizzazione delle opere del sisma,penalizzano le imprese di costruzione e i cittadini che rischiano le revoche del contributo, viste le difficoltà che poco più di un anno fa non erano in alcun modo prevedibili. I contratti di appalto, infatti, spesso si chiudono in perdita per le imprese. I tempi ristretti di esecuzione sono assolutamente incompatibili con l’impossibilità oggettiva di reperire materiali e attrezzature nei tempi e con i costi progettati. Perciò le imprese rischiano pesantissime ricadute, non sono in termini sanzionatori ma anche di sopravvivenza.

A tutto ciò si è aggiunto negli ultimi giorni il rincaro dei carburanti, che in un solo mese sono cresciuti, secondo le segnalazioni delle imprese associate, di una percentuale che varia tra il 27 ed il 32%.

“Ora – conclude Resparambia - serve un grande sforzo del Commissario Straordinario per la ricostruzione del Centro Italia, del Vice Commissario Presidente della Regione Marche e dei legislatori altrimenti il blocco della ricostruzione sarà una drammatica realtà”.

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