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Pesca al palo nelle Marche: nessuna immissione di trote prima dell’apertura del 27 marzo

Mercoledì, 23 Marzo 2022 19:00 | Letto 1824 volte   Clicca per ascolare il testo Pesca al palo nelle Marche: nessuna immissione di trote prima dell’apertura del 27 marzo La pesca nelle Marche? Solo uno spot elettorale. A sostenerlo pescatori e addetti del settore dopo la decisione, alla vigilia dell’apertura della stagione di pesca in acqua dolce domenica 27, di immettere specie di trote Iridee solo in alcune zone e nei fiumi del fondo valle.“Quali sono le acque di questo tipo? – si chiedono – Perché per tratti dei fiumi Potenza, Tronto, Tenna, Sentino e Chienti, che rappresentano l’habitat naturale della trota, non è prevista alcuna ripopolazione?”.Una scelta, quella operata dalla regione,giustificata con la tutela e la salvaguardia della trota mediterranea, ma che non incontra il favore di appassionati, allevatori, negozianti e ristoratori che, al contrario, lamentano differenze di trattamento con le altre regioni italiane.Questo progetto sta bloccando da anni la pesca nel nostro territorio – sostengono - La direzione degli amministratori marchigiani va spedita in una direzione senza uscita ed i pescatori sono stufi di vivere quest’abissale differenza con gli appassionati appartenenti ad altre regioni italiane. In un periodo difficile come questo, dove spesso, anche nella nostra regione, è difficile trovare un lavoro per vivere dignitosamente, tutti gli addetti del settore già esistenti potevano ricominciare a dedicarsi a ciò e invece tutto questo gli è stato negato. Non incentivando dunque, in alcun modo, questo settore, il quale avrebbe potuto anche creare posti di lavoro per le nuove generazioni. I fiumi delle Marche, nella parte soprattutto della montagna, hanno negli anni, a lungo, ospitato manifestazioni sportive di alto calibro, attirando così e creando anche turismo nelle suddette zone”.
La pesca nelle Marche? Solo uno spot elettorale.

A sostenerlo pescatori e addetti del settore dopo la decisione, alla vigilia dell’apertura della stagione di pesca in acqua dolce domenica 27, di immettere specie di trote Iridee solo in alcune zone e nei fiumi del fondo valle.

“Quali sono le acque di questo tipo? – si chiedono – Perché per tratti dei fiumi Potenza, Tronto, Tenna, Sentino e Chienti, che rappresentano l’habitat naturale della trota, non è prevista alcuna ripopolazione?”.

Una scelta, quella operata dalla regione,giustificata con la tutela e la salvaguardia della trota mediterranea, ma che non incontra il favore di appassionati, allevatori, negozianti e ristoratori che, al contrario, lamentano differenze di trattamento con le altre regioni italiane.

"Questo progetto sta bloccando da anni la pesca nel nostro territorio – sostengono - La direzione degli amministratori marchigiani va spedita in una direzione senza uscita ed i pescatori sono stufi di vivere quest’abissale differenza con gli appassionati appartenenti ad altre regioni italiane. In un periodo difficile come questo, dove spesso, anche nella nostra regione, è difficile trovare un lavoro per vivere dignitosamente, tutti gli addetti del settore già esistenti potevano ricominciare a dedicarsi a ciò e invece tutto questo gli è stato negato. Non incentivando dunque, in alcun modo, questo settore, il quale avrebbe potuto anche creare posti di lavoro per le nuove generazioni. I fiumi delle Marche, nella parte soprattutto della montagna, hanno negli anni, a lungo, ospitato manifestazioni sportive di alto calibro, attirando così e creando anche turismo nelle suddette zone”.

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