Deposito abusivo di rifiuti edili: denunciato il titolare dell'azienda

Giovedì, 31 Marzo 2022 15:42 | Letto 1073 volte   Clicca per ascolare il testo Deposito abusivo di rifiuti edili: denunciato il titolare dell'azienda I carabinieri forestali di Macerata, in collaborazione con il personale dell’Arpam, hanno disposto il sequestro di una vasta area di smaltimento abusivo di rifiuti. I controlli hanno riguardato un’azienda del settore edile di Civitanova Marche. Nel piazzale della ditta, utilizzato come stoccaggio dei materiali per la propria attività, oltre al deposito abusivo di elevate quantità di rifiuti provenienti da lavorazioni edili più disparate, era già stata iniziata un’attività di smaltimento illecito sul terreno circostante senza alcun tipo di idoneo trattamento o forma di controllo, interessando una superficie di circa 500 metri quadri. Così l’area è stata posta sotto sequestro penale e il presunto responsabile del deposito e dello smaltimento illecito è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. In caso di condanna rischia la pena dell’arresto fino a due anni e dell’ammenda fino a 26.000 euro. Inoltre il personale dell’Arpam ha provveduto al campionamento dei rifiuti al fine di valutarne l’eventuale pericolosità, in funzione delle successive operazioni di recupero e smaltimento nei siti autorizzati.
I carabinieri forestali di Macerata, in collaborazione con il personale dell’Arpam, hanno disposto il sequestro di una vasta area di smaltimento abusivo di rifiuti.

I controlli hanno riguardato un’azienda del settore edile di Civitanova Marche. Nel piazzale della ditta, utilizzato come stoccaggio dei materiali per la propria attività, oltre al deposito abusivo di elevate quantità di rifiuti provenienti da lavorazioni edili più disparate, era già stata iniziata un’attività di smaltimento illecito sul terreno circostante senza alcun tipo di idoneo trattamento o forma di controllo, interessando una superficie di circa 500 metri quadri.

Così l’area è stata posta sotto sequestro penale e il presunto responsabile del deposito e dello smaltimento illecito è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. In caso di condanna rischia la pena dell’arresto fino a due anni e dell’ammenda fino a 26.000 euro.

Inoltre il personale dell’Arpam ha provveduto al campionamento dei rifiuti al fine di valutarne l’eventuale pericolosità, in funzione delle successive operazioni di recupero e smaltimento nei siti autorizzati.

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