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Pd Camerino, proposta fusione Antinori-Pocognoni è contraria a linee guida Regione

Mercoledì, 23 Novembre 2022 11:22 | Letto 414 volte   Clicca per ascolare il testo Pd Camerino, proposta fusione Antinori-Pocognoni è contraria a linee guida Regione Ha creato sorpresa in città e preoccupazione tra coloro che hanno a che fare con la scuola, la notizia della delibera del Consiglio provinciale di Macerata che, relativamente al dimensionamento scolastico per gli Istituti superiori, propone alla Regione Marche di aggregare l’ITCG Antinori con l’IPIA Pocognoni per creare un unico polo tecnico professionale (IIS) “Antinori-Pocognoni” con sede legale a Matelica. Il Circolo locale del Partito Democratico esaminata la proposta e approfondita la tematica esprime preoccupazione per la perdita di posti di lavoro nella nostra città e per la possibile minore efficacia dell’istituto in termini di proposta e di attività didattica, che inficia direttamente sulla formazione degli alunni. Non riusciamo a capire come mai la provincia e nello specifico il suo Presidente Parcaroli, non abbia seguito quelle che sono le linee Guida per la programmazione della Rete Scolastica e dell’offerta formativa per il triennio2023/26 della Regione Marche (deliberazione approvate dall’Assemblea Legislativa Regionale nella seduta del 4 ottobre 2022, n.83) e si siano imbarcati in questa operazione molto discutibile e che mette in difficoltà anche i buoni rapporti tra comuni dell’entroterra. Nelle Linee Guida infatti, viene specificato quanto segue “il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e dell’offerta formativa deve essere derogato e non deve applicarsi ai Comuni colpiti dal sisma del 2016 e compresi nell’elenco di cui all’articolo 1 dell’Ordinanza del Commissario Straordinario n.101del 30 aprile 2020 per un periodo di sei anni” quindi le questioni numeriche (che comunque potrebbero non essere così precise con qualche numero gonfiato dove c’è una scuola in difficoltà) non contano essendo Camerino nell’elenco citato. Il comportamento della Provincia è da condannare anche in considerazione dell’incontro della Conferenza delle Autonomie (incontro con i Comuni e le Unioni Montane) in quanto tra i 26 enti locali presenti 3 hanno votato a favore (Matelica, San Severino Marche e Provincia) mentre tutti gli altri o sono stati contrari o si sono astenuti. Quale è dunque la razionalità nelle azioni del presidente Parcaroli e della consigliere Laura Sestili, delegata alla programmazione della rete scolastica? Probabilmente le uniche ragioni sono elettorali: da un lato colpire l’Istituto Monti di Pollenza per portare a Macerata le scuole di Sforzacosta, dall’altro nel caso del Pocognoni, fare un favore per ordine del suo partito, la Lega quando non c’è motivazione valida. Il Circolo del Pd auspica che la Regione, coerentemente con quanto affermato nelle linee guida, approvate dall’assemblea regionale, non accetti la proposta della provincia di Macerata e sollecita i diversi consiglieri regionali del territorio a tener fede alle stesse, perché la vita della scuola e del territorio non abbiano da soffrire da prese di posizioni al di fuori di quanto coerentemente deciso. Su sanità, trasporti e servizi socio sanitari il governo regionale dovrà coerentemente rispondere alle tante promesse e sconfessare le proposte della provincia che invece di sostenere le proprie istituzioni e i propri territori li fa entrare in conflitto. Si sta verificando che il castello di carte su cui regge il governo di questi enti sta pian piano crollando come previsto, dimostrando incapacità non solo politiche, ma tecniche. Inoltre ci facciamo portatori dell’esigenza che la difesa delle istituzioni scolastiche sia interpretata dalla massima espressione della città, dal consiglio comunale e quindi sollecitiamo chi di dovere a convocare una apposita riunione del consiglio. Qui ci si appellerà, rispettandoli, al buon senso dei consiglieri affinché si dibatta il tema e si scriva un documento, o mozione, che possa rappresentare la volontà della città nei vari consessi provinciali e regionali. Entrambe le liste assieme. Il fine comune deve essere quello di salvaguardare un prezioso e storico istituto del territorio come è l’Antinori. Per concludere dobbiamo inoltre sottolineare la capacità, la passione e la competenza dimostrati dal dirigente scolastico, il preside Francesco Rosati; il quale con duro lavoro negli anni ha portato a far crescere sia i numeri che la qualità didattica dei Licei ed ora sta facendo lo stesso cruciale lavoro con questo istituto tecnico di ragioneria e geometri, e a cui va il ringraziamento di tutti.
Ha creato sorpresa in città e preoccupazione tra coloro che hanno a che fare con la scuola, la notizia della delibera del Consiglio provinciale di Macerata che, relativamente al dimensionamento scolastico per gli Istituti superiori, propone alla Regione Marche di aggregare l’ITCG Antinori con l’IPIA Pocognoni per creare un unico polo tecnico professionale (IIS) “Antinori-Pocognoni” con sede legale a Matelica.

Il Circolo locale del Partito Democratico esaminata la proposta e approfondita la tematica esprime preoccupazione per la perdita di posti di lavoro nella nostra città e per la possibile minore efficacia dell’istituto in termini di proposta e di attività didattica, che inficia direttamente sulla formazione degli alunni.

Non riusciamo a capire come mai la provincia e nello specifico il suo Presidente Parcaroli, non abbia seguito quelle che sono le linee Guida per la programmazione della Rete Scolastica e dell’offerta formativa per il triennio2023/26 della Regione Marche (deliberazione approvate dall’Assemblea Legislativa Regionale nella seduta del 4 ottobre 2022, n.83) e si siano imbarcati in questa operazione molto discutibile e che mette in difficoltà anche i buoni rapporti tra comuni dell’entroterra.


Nelle Linee Guida infatti, viene specificato quanto segue “il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e dell’offerta formativa deve essere derogato e non deve applicarsi ai Comuni colpiti dal sisma del 2016 e compresi nell’elenco di cui all’articolo 1 dell’Ordinanza del Commissario Straordinario n.101del 30 aprile 2020 per un periodo di sei anni” quindi le questioni numeriche (che comunque potrebbero non essere così precise con qualche numero gonfiato dove c’è una scuola in difficoltà) non contano essendo Camerino nell’elenco citato.

Il comportamento della Provincia è da condannare anche in considerazione dell’incontro della Conferenza delle Autonomie (incontro con i Comuni e le Unioni Montane) in quanto tra i 26 enti locali presenti 3 hanno votato a favore (Matelica, San Severino Marche e Provincia) mentre tutti gli altri o sono stati contrari o si sono astenuti. Quale è dunque la razionalità nelle azioni del presidente Parcaroli e della consigliere Laura Sestili, delegata alla programmazione della rete scolastica? Probabilmente le uniche ragioni sono elettorali: da un lato colpire l’Istituto Monti di Pollenza per portare a Macerata le scuole di Sforzacosta, dall’altro nel caso del Pocognoni, fare un favore per ordine del suo partito, la Lega quando non c’è motivazione valida.


Il Circolo del Pd auspica che la Regione, coerentemente con quanto affermato nelle linee guida, approvate dall’assemblea regionale, non accetti la proposta della provincia di Macerata e sollecita i diversi consiglieri regionali del territorio a tener fede alle stesse, perché la vita della scuola e del territorio non abbiano da soffrire da prese di posizioni al di fuori di quanto coerentemente deciso.

Su sanità, trasporti e servizi socio sanitari il governo regionale dovrà coerentemente rispondere alle tante promesse e sconfessare le proposte della provincia che invece di sostenere le proprie istituzioni e i propri territori li fa entrare in conflitto. Si sta verificando che il castello di carte su cui regge il governo di questi enti sta pian piano crollando come previsto, dimostrando incapacità non solo politiche, ma tecniche.



Inoltre ci facciamo portatori dell’esigenza che la difesa delle istituzioni scolastiche sia interpretata dalla massima espressione della città, dal consiglio comunale e quindi sollecitiamo chi di dovere a convocare una apposita riunione del consiglio. Qui ci si appellerà, rispettandoli, al buon senso dei consiglieri affinché si dibatta il tema e si scriva un documento, o mozione, che possa rappresentare la volontà della città nei vari consessi provinciali e regionali. Entrambe le liste assieme. Il fine comune deve essere quello di salvaguardare un prezioso e storico istituto del territorio come è l’Antinori. Per concludere dobbiamo inoltre sottolineare la capacità, la passione e la competenza dimostrati dal dirigente scolastico, il preside Francesco Rosati; il quale con duro lavoro negli anni ha portato a far crescere sia i numeri che la qualità didattica dei Licei ed ora sta facendo lo stesso cruciale lavoro con questo istituto tecnico di ragioneria e geometri, e a cui va il ringraziamento di tutti.

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