Una serie di incontri finalizzati all’adozione dei provvedimenti più opportuni per la definizione di un piano generale e condiviso per procedere alla “stabilizzazione delle stalle provvisorie” che insistono nell’area del Cratere.
Questo lo scopo della nota tecnica inviata dall’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini al Commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini.
Si tratta di un intervento molto atteso tenuto conto non solo delle inevitabili difficoltà legate al periodo invernale ormai alle porte, ma anche alle tante difficoltà congiunturali in corso.
“Mi preme ribadire la vicinanza e l’interesse da parte della Regione nei riguardi di un versante strategico e di pregio per il tessuto economico e produttivo delle Marche come quello degli allevatori, in special modo dei territori colpiti dal sisma negli anni scorsi – evidenzia l’assessore Antonini – In totale, sono circa 640 i ricoveri provvisori per animali (bovini - ovini) e alimenti zootecnici (fienili) che necessitano di una adeguata regolamentazione. Il tutto, ovviamente, per scongiurare sia l’ipotesi dello smontaggio di tali strutture di emergenza (realizzate all’indomani degli eventi sismici del 2016 e del 2017) che si sono rivelate assai funzionali e preziose all’indomani dell’emergenza, e al tempo stesso per evitare che il mantenimento delle stesse sia ancora a carico della Pubblica Amministrazione. Sul tavolo – prosegue Antonini – abbiamo ipotizzato, insieme ai tecnici e ai funzionari del servizio, una possibile forma di cessione ad ogni azienda assegnataria del modulo (stalla) di emergenza, tenuto conto, naturalmente, dei profili di sostenibilità sul piano urbanistico, paesaggistico, economico”.
Stabilizzazione delle stalle di emergenza, l'assessore Antonini scrive al commissario Legnini
Mercoledì, 30 Novembre 2022 15:35 | Letto 356 volte Clicca per ascolare il testo Stabilizzazione delle stalle di emergenza, l'assessore Antonini scrive al commissario Legnini Una serie di incontri finalizzati all’adozione dei provvedimenti più opportuni per la definizione di un piano generale e condiviso per procedere alla “stabilizzazione delle stalle provvisorie” che insistono nell’area del Cratere. Questo lo scopo della nota tecnica inviata dall’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini al Commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini.Si tratta di un intervento molto atteso tenuto conto non solo delle inevitabili difficoltà legate al periodo invernale ormai alle porte, ma anche alle tante difficoltà congiunturali in corso. “Mi preme ribadire la vicinanza e l’interesse da parte della Regione nei riguardi di un versante strategico e di pregio per il tessuto economico e produttivo delle Marche come quello degli allevatori, in special modo dei territori colpiti dal sisma negli anni scorsi – evidenzia l’assessore Antonini – In totale, sono circa 640 i ricoveri provvisori per animali (bovini - ovini) e alimenti zootecnici (fienili) che necessitano di una adeguata regolamentazione. Il tutto, ovviamente, per scongiurare sia l’ipotesi dello smontaggio di tali strutture di emergenza (realizzate all’indomani degli eventi sismici del 2016 e del 2017) che si sono rivelate assai funzionali e preziose all’indomani dell’emergenza, e al tempo stesso per evitare che il mantenimento delle stesse sia ancora a carico della Pubblica Amministrazione. Sul tavolo – prosegue Antonini – abbiamo ipotizzato, insieme ai tecnici e ai funzionari del servizio, una possibile forma di cessione ad ogni azienda assegnataria del modulo (stalla) di emergenza, tenuto conto, naturalmente, dei profili di sostenibilità sul piano urbanistico, paesaggistico, economico”.
Una serie di incontri finalizzati all’adozione dei provvedimenti più opportuni per la definizione di un piano generale e condiviso per procedere alla “stabilizzazione delle stalle provvisorie” che insistono nell’area del Cratere.
Questo lo scopo della nota tecnica inviata dall’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini al Commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini.
Si tratta di un intervento molto atteso tenuto conto non solo delle inevitabili difficoltà legate al periodo invernale ormai alle porte, ma anche alle tante difficoltà congiunturali in corso.
“Mi preme ribadire la vicinanza e l’interesse da parte della Regione nei riguardi di un versante strategico e di pregio per il tessuto economico e produttivo delle Marche come quello degli allevatori, in special modo dei territori colpiti dal sisma negli anni scorsi – evidenzia l’assessore Antonini – In totale, sono circa 640 i ricoveri provvisori per animali (bovini - ovini) e alimenti zootecnici (fienili) che necessitano di una adeguata regolamentazione. Il tutto, ovviamente, per scongiurare sia l’ipotesi dello smontaggio di tali strutture di emergenza (realizzate all’indomani degli eventi sismici del 2016 e del 2017) che si sono rivelate assai funzionali e preziose all’indomani dell’emergenza, e al tempo stesso per evitare che il mantenimento delle stesse sia ancora a carico della Pubblica Amministrazione. Sul tavolo – prosegue Antonini – abbiamo ipotizzato, insieme ai tecnici e ai funzionari del servizio, una possibile forma di cessione ad ogni azienda assegnataria del modulo (stalla) di emergenza, tenuto conto, naturalmente, dei profili di sostenibilità sul piano urbanistico, paesaggistico, economico”.
Questo lo scopo della nota tecnica inviata dall’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini al Commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini.
Si tratta di un intervento molto atteso tenuto conto non solo delle inevitabili difficoltà legate al periodo invernale ormai alle porte, ma anche alle tante difficoltà congiunturali in corso.
“Mi preme ribadire la vicinanza e l’interesse da parte della Regione nei riguardi di un versante strategico e di pregio per il tessuto economico e produttivo delle Marche come quello degli allevatori, in special modo dei territori colpiti dal sisma negli anni scorsi – evidenzia l’assessore Antonini – In totale, sono circa 640 i ricoveri provvisori per animali (bovini - ovini) e alimenti zootecnici (fienili) che necessitano di una adeguata regolamentazione. Il tutto, ovviamente, per scongiurare sia l’ipotesi dello smontaggio di tali strutture di emergenza (realizzate all’indomani degli eventi sismici del 2016 e del 2017) che si sono rivelate assai funzionali e preziose all’indomani dell’emergenza, e al tempo stesso per evitare che il mantenimento delle stesse sia ancora a carico della Pubblica Amministrazione. Sul tavolo – prosegue Antonini – abbiamo ipotizzato, insieme ai tecnici e ai funzionari del servizio, una possibile forma di cessione ad ogni azienda assegnataria del modulo (stalla) di emergenza, tenuto conto, naturalmente, dei profili di sostenibilità sul piano urbanistico, paesaggistico, economico”.
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