La scuola materna paritaria «Manfredi Gravina» di Castelraimondo verrà riparata dai danni del sisma. L’Usr ,Ufficio speciale ricostruzione ha infatti concesso il contributo di oltre un milione e novecentomila euro per l’intervento di miglioramento / adeguamento sismico dell’edificio di proprietà della parrocchia di San Biagio e adibito ad uso pubblico.
Le scosse del 2016/2017 hanno gravemente dannegiato la struttura che sarà dunque oggetto di un progetto di recupero volto a restituire alla comunità tutti gli spazi destinati alla scuola, dalle aule alla mensa passando per i magazzini fino alle aree per le attività ricreative.
«Si tratta di un progetto importante che permetterà la riapertura di questa scuola paritaria danneggiata dal sisma e che in qualche modo era stata chiusa.
Sarà un intervento di tipo struttural, con miglioramento sismico della scuola per un importo di un milione e e 600mila euro- spiega l'ingegnere Carlo Morosi progettista e direttore dei lavori per la diocesi di Camerino San Severino Marche- Il totale del contributo è pari a un milione 916mila euro, somma che anzitutto ci consentirà di rinforzare la struttura in pietra e mattoni della scuola e consolidare i solai in maniera tale da rendere l'edificio più sicuro. Poi, dal punto di vista dell'adeguamento - continua Morosi- verranno revisionati tutti gli impianti: avremo quindi una nuova rete antincendio, nuovi impianti elettrici , termici ed idrici.
Saranno ovviamente razionalizzati anche gli ambienti interni, creando le aule e il teatrino che era già presente dentro la struttura». Oltre alle opere riguardanti l'impiantistica e le finiture, sono anche previsti interventi volti a garantire una maggiore accessibilità, tra cui l’inserimento di un ascensore. «Quanto all'efficientamento energetico della struttura- conclude l'ingegnere Carlo Morosi- non potendo installare un impianto fotovoltaico in quanto l'edificio è in centro storico, all'interno della struttura realizzeremo un isolamento termico tramite cappotto che andrà sicuramente a migliorare le prestazioni energetiche dell'immobile. Quindi, come del resto sempre è stato fatto per i palazzi di proprietà diocesana, nella realizzazione degli interventi l'attenzione al risparmio energetico non manca mai».
C.C.