Continua l'occupazione del Lab Sociale Fabbri

Sabato, 02 Novembre 2013 01:00 | Letto 1030 volte   Clicca per ascolare il testo Continua l'occupazione del Lab Sociale Fabbri A Fabriano continua loccupazione delex asilo del Borgo, intrapresa dai giovani attivisti del centro sociale Fabbri nei giorni scorsi. Il sindaco Sagramola ha già firmato unordinanza di sgombero, il cui atto è stato consegnato agli occupanti, che però si sono rifiutati di ritirarlo, negandosi fermamente ad abbandonare ledificio. Alcuni di loro, in seguito allepisodio, si sono recati presso lufficio del primo cittadino, occupandolo per unora, con il fine di instaurare un dialogo che portasse ad un punto di incontro. Inutilmente, perchè il sindaco si è dimostrato irremovibile sulle sue posizioni, tanto che lunedì 4 novembre dovrebbe giungere in Procura la documentazione sulla notifica, da parte della polizia municipale, dellordinanza di sgombero.   Gli occupanti, daltra parte, si rifiutano categoricamente di lasciare ledificio, a meno che non venga loro proposta unalternativa realmente valida, in cui possano stabilirsi e dare il via alle numerose attività programmate; alcune associazioni del territorio stanno trovando sede presso il Fabbri, sono previsti corsi di formazione, laboratori di lingue e ripetizioni, supporto legale e psicologico gratuito, insomma, gli intenti risultano essere senza dubbio apprezzabili. Le polemiche sorgono sulla questione del fine che giustifica i mezzi, sulleterna battaglia tra regolamenti, che possono essere giudicati superati e stantii, ma pur sempre di regolamenti si tratta, e nuove proposte da parte di una popolazione giovane, stanca della situazione economica a politica attuale, e desiderosa di offrire il proprio contributo attivo. La città di Fabriano, al pari di tante altre nella nostra regione, sta attraversando ormai da tempo una crisi che non è più solamente economica, ma che sta toccando valori sociali e morali: sarebbe forse il caso che le istituzioni, rendendosi conto di ciò, cerchino un dialogo con la popolazione, soprattutto con quella fascia giovane, sensibile ai temi della precarietà, della disoccupazione e della cattiva gestione politica, e stimolata perciò ad agire contro leggi più o meno discutibili.  

A Fabriano continua l'occupazione del'ex asilo del Borgo, intrapresa dai giovani attivisti del centro sociale Fabbri nei giorni scorsi. Il sindaco Sagramola ha già firmato un'ordinanza di sgombero, il cui atto è stato consegnato agli occupanti, che però si sono rifiutati di ritirarlo, negandosi fermamente ad abbandonare l'edificio. Alcuni di loro, in seguito all'episodio, si sono recati presso l'ufficio del primo cittadino, occupandolo per un'ora, con il fine di instaurare un dialogo che portasse ad un punto di incontro. Inutilmente, perchè il sindaco si è dimostrato irremovibile sulle sue posizioni, tanto che lunedì 4 novembre dovrebbe giungere in Procura la documentazione sulla notifica, da parte della polizia municipale, dell'ordinanza di sgombero.

 

Gli occupanti, d'altra parte, si rifiutano categoricamente di lasciare l'edificio, a meno che non venga loro proposta un'alternativa realmente valida, in cui possano stabilirsi e dare il via alle numerose attività programmate; alcune associazioni del territorio stanno trovando sede presso il Fabbri, sono previsti corsi di formazione, laboratori di lingue e ripetizioni, supporto legale e psicologico gratuito, insomma, gli intenti risultano essere senza dubbio apprezzabili.

Le polemiche sorgono sulla questione del fine che giustifica i mezzi, sull'eterna battaglia tra regolamenti, che possono essere giudicati superati e stantii, ma pur sempre di regolamenti si tratta, e nuove proposte da parte di una popolazione giovane, stanca della situazione economica a politica attuale, e desiderosa di offrire il proprio contributo attivo.

La città di Fabriano, al pari di tante altre nella nostra regione, sta attraversando ormai da tempo una crisi che non è più solamente economica, ma che sta toccando valori sociali e morali: sarebbe forse il caso che le istituzioni, rendendosi conto di ciò, cerchino un dialogo con la popolazione, soprattutto con quella fascia giovane, sensibile ai temi della precarietà, della disoccupazione e della cattiva gestione politica, e stimolata perciò ad agire contro leggi più o meno discutibili.

 

Letto 1030 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo