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L'innocenza spezzata

Mercoledì, 13 Novembre 2013 01:00 | Letto 872 volte   Clicca per ascolare il testo L'innocenza spezzata Un italiano di 44 anni, con precedenti penali, è stato arrestato dai carabinieri di Camerino, con laccusa di violenza sessuale aggravata e continuata, ai danni della propria figlia. Luomo, residente a Camerino, avrebbe abusato per anni della ragazzina, che, ormai tredicenne, di fronte allennesimo tentativo di violenza, si è finalmente rivolta alla madre: non lo avrebbe fatto prima perchè sotto minacce di morte da parte del padre, che le aveva giurato di ammazzarla se avesse raccontato i fatti. La donna si è recata immediatamente presso i carabinieri, chiedendo inoltre aiuto ai servizi sociali. Lincubo della ragazza sarebbe iniziato alla precoce età di sei anni, un incubo fatto, stando alle ricostruzioni effettuate mediante supporto psicologico, di sfregamenti, carezze, palpeggiamenti, filmati pornografici, simulazioni di rapporti sessuali, minacce. Tra le prove a carico delluomo, alcuni files registrati col cellulare dalla tredicenne, in cui si evidenziano gli episodi di violenza e le promesse di morte rivolte dal padre, se tale può definirsi, alla figlia. Luomo, inizialmente sottoposto a provvedimento di allontanamento dallabitazione famigliare, è stato poi invece condannato a custodia cautelare dal G.I.P. del Tribunale di Macerata, per evitare il possibile ripetersi di azioni criminose nei confronti della famiglia; attualmente, si trova quindi presso la Casa Circondariale di Camerino, in attesa di essere sottoposto allinterrogatorio di garanzia. E il pensiero torna a soffermarsi, inevitabilmente, sui casi di ragazzini abusati, sugli adolescenti che si suicidano, senza ragioni apparenti o, al contrario, per motivi gravissimi: la tredicenne di Camerino ha trovato la forza danimo di confessare tutto, di cercare lappoggio di sua madre, una storia orribile che non possiamo ancora definire " a lieto fine", ma che ci auguriamo lo sia al più presto.  

Un italiano di 44 anni, con precedenti penali, è stato arrestato dai carabinieri di Camerino, con l'accusa di violenza sessuale aggravata e continuata, ai danni della propria figlia.

L'uomo, residente a Camerino, avrebbe abusato per anni della ragazzina, che, ormai tredicenne, di fronte all'ennesimo tentativo di violenza, si è finalmente rivolta alla madre: non lo avrebbe fatto prima perchè sotto minacce di morte da parte del padre, che le aveva giurato di ammazzarla se avesse raccontato i fatti. La donna si è recata immediatamente presso i carabinieri, chiedendo inoltre aiuto ai servizi sociali.

L'incubo della ragazza sarebbe iniziato alla precoce età di sei anni, un incubo fatto, stando alle ricostruzioni effettuate mediante supporto psicologico, di sfregamenti, carezze, palpeggiamenti, filmati pornografici, simulazioni di rapporti sessuali, minacce. Tra le prove a carico dell'uomo, alcuni files registrati col cellulare dalla tredicenne, in cui si evidenziano gli episodi di violenza e le promesse di morte rivolte dal padre, se tale può definirsi, alla figlia.

L'uomo, inizialmente sottoposto a provvedimento di allontanamento dall'abitazione famigliare, è stato poi invece condannato a custodia cautelare dal G.I.P. del Tribunale di Macerata, per evitare il possibile ripetersi di azioni criminose nei confronti della famiglia; attualmente, si trova quindi presso la Casa Circondariale di Camerino, in attesa di essere sottoposto all'interrogatorio di garanzia.

E il pensiero torna a soffermarsi, inevitabilmente, sui casi di ragazzini abusati, sugli adolescenti che si suicidano, senza ragioni apparenti o, al contrario, per motivi gravissimi: la tredicenne di Camerino ha trovato la forza d'animo di confessare tutto, di cercare l'appoggio di sua madre, una storia orribile che non possiamo ancora definire " a lieto fine", ma che ci auguriamo lo sia al più presto.

 

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