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Jesi, sgominata banda di truffatori informatici

Martedì, 01 Marzo 2016 12:07 | Letto 1556 volte   Clicca per ascolare il testo Jesi, sgominata banda di truffatori informatici Erano circa due mesi che i carabinieri di Jesi cercavano di incastrare alcuni giovani che si erano resi responsabili di frode informatica all’interno della sala slot PARADISE di Monsano. Ad accorgersi gli stessi militari, che da diverso tempo seguivano un gruppo di 5 giovani tra i 20 e i 23 anni, composto da due albanesi e tre italiani, i quali puntualmente erano soliti vincere cospicue somme di denaro. E’ stato sufficiente guardare attentamente le registrazioni delle telecamere installate all’interno, per accorgersi che il gruppo, dopo essersi attestato su 5 delle 8 postazioni della roulette e aver scelto il numero, con uno strumento acuminato, facevano leva sul vetro del cilindro e, dopo averlo sollevato, posizionavano la pallina sul numero sul quale avevano puntato. Così i militari hanno atteso che il gruppo come di consueto entrasse nella sala slot per sorprenderli in flagranza di reato. Determinante è stata anche la collaborazione del titolare, che aveva subito un danno di circa 22mila euro. Sono in corso indagini per verificare se analoga frode informatica sia stata messa a segno anche in altre località della provincia.

Erano circa due mesi che i carabinieri di Jesi cercavano di incastrare alcuni giovani che si erano resi responsabili di frode informatica all’interno della sala slot PARADISE di Monsano.

Ad accorgersi gli stessi militari, che da diverso tempo seguivano un gruppo di 5 giovani tra i 20 e i 23 anni, composto da due albanesi e tre italiani, i quali puntualmente erano soliti vincere cospicue somme di denaro.

E’ stato sufficiente guardare attentamente le registrazioni delle telecamere installate all’interno, per accorgersi che il gruppo, dopo essersi attestato su 5 delle 8 postazioni della roulette e aver scelto il numero, con uno strumento acuminato, facevano leva sul vetro del cilindro e, dopo averlo sollevato, posizionavano la pallina sul numero sul quale avevano puntato.

Così i militari hanno atteso che il gruppo come di consueto entrasse nella sala slot per sorprenderli in flagranza di reato.

Determinante è stata anche la collaborazione del titolare, che aveva subito un danno di circa 22mila euro. Sono in corso indagini per verificare se analoga frode informatica sia stata messa a segno anche in altre località della provincia.

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