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Droga a quintali in masseria, arrestato dai carabinieri

Lunedì, 14 Marzo 2016 13:47 | Letto 1684 volte   Clicca per ascolare il testo Droga a quintali in masseria, arrestato dai carabinieri Oltre 100 chili di droga prodotta allinterno di una masseria. Maxi operazione da parte dei carabinieri della compagnia di Macerata, che hanno anche provveduto allarresto di un uomo. Lingente quantitativo di stupefacenti, 108 chili di marijuana, è stato sequestrato. Gli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Macerata hanno concluso una importante indagine sul traffico di droga in provincia e fuori. Nel corso dell’attività tutto portava ad ipotizzare che la marijuana sul mercato del maceratese fosse di produzione locale. Una coltivazione di marijuana era sicuramente nascosta nelle campagne tra le province di Macerata e Fermo. I militari nei giorni scorsi si sono appostati nella macchia e scoperto una masseria dove c’erano movimenti sospetti. I carabinieri, nascosti dall’alba nella vegetazione, il 10 marzo scorso hanno atteso l’arrivo del sospettato e fatto irruzione. All’interno centinaia e centinaia di piante di marijuana matura, a vari stati vegetativi, di differenti tipologie e dimensioni (dai 60 cm sino ai due metri di altezza). La piantagione, una perfetta coltura specializzata, era predisposta ed attiva con attrezzature per migliaia di euro: un sistema di irrigazione costante e temporizzato con riciclo dell’acqua (in sintonia col risparmio energetico e con le necessità della particolare coltivazione), cento litri di fertilizzante, 40 lampade termiche a diversa diffusione di luce per simulare le varie fasi della giornata, 35 ventilatori, 4 cappe, 5 climatizzatori, 10 termo-igrometri digitali, 10 temporizzatori di corrente, 8 deumidificatori, 5 aeratori esterni, 2 pompe idrauliche e perfino il kit chimico per stabilire la qualità del raccolto. Il tutto cablato da un impianto elettrico enorme, con bolletta da millecinquecento euro al mese. 821 (ottocentoventuno) le piante contate, repertate, recise e sequestrate, per un peso di 108 (centootto) kg totali. Lo stato di maturazione delle infiorescenze ed il THC (quota di tossicità) delle piante erano al livello più alto pertanto in questi giorni sarebbe avvenuta la raccolta e la successiva lavorazione ed immissione sul mercato. Il barattolame di vetro rinvenuto (30 vasetti da 2 a 4 kg) era pronto per essere riempito di marijuana lavorata. Oltre 50 (cinquanta) kilogrammi di droga smerciabile sulla “piazza” che avrebbe fruttato alla malavita locale circa trecentomila euro. La pericolosissima organizzazione illecita è stata quindi annientata dai carabinieri che hanno posto in sequestro e prelevato con lo stupefacente e tutto il materiale. Il casolare è stato sequestrato. L’uomo, un cinquantenne fermano, è stato arrestato con l’accusa di detenzione, coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti e psicotrope.

Oltre 100 chili di droga prodotta all'interno di una masseria. Maxi operazione da parte dei carabinieri della compagnia di Macerata, che hanno anche provveduto all'arresto di un uomo. L'ingente quantitativo di stupefacenti, 108 chili di marijuana, è stato sequestrato.

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Gli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Macerata hanno concluso una importante indagine sul traffico di droga in provincia e fuori.

Nel corso dell’attività tutto portava ad ipotizzare che la marijuana sul mercato del maceratese fosse di produzione locale.

Una coltivazione di marijuana era sicuramente nascosta nelle campagne tra le province di Macerata e Fermo.

I militari nei giorni scorsi si sono appostati nella macchia e scoperto una masseria dove c’erano movimenti sospetti.

I carabinieri, nascosti dall’alba nella vegetazione, il 10 marzo scorso hanno atteso l’arrivo del sospettato e fatto irruzione.

All’interno centinaia e centinaia di piante di marijuana matura, a vari stati vegetativi, di differenti tipologie e dimensioni (dai 60 cm sino ai due metri di altezza).

La piantagione, una perfetta coltura specializzata, era predisposta ed attiva con attrezzature per migliaia di euro: un sistema di irrigazione costante e temporizzato con riciclo dell’acqua (in sintonia col risparmio energetico e con le necessità della particolare coltivazione), cento litri di fertilizzante, 40 lampade termiche a diversa diffusione di luce per simulare le varie fasi della giornata, 35 ventilatori, 4 cappe, 5 climatizzatori, 10 termo-igrometri digitali, 10 temporizzatori di corrente, 8 deumidificatori, 5 aeratori esterni, 2 pompe idrauliche e perfino il kit chimico per stabilire la qualità del raccolto. Il tutto cablato da un impianto elettrico enorme, con bolletta da millecinquecento euro al mese.

821 (ottocentoventuno) le piante contate, repertate, recise e sequestrate, per un peso di 108 (centootto) kg totali.

Lo stato di maturazione delle infiorescenze ed il THC (quota di tossicità) delle piante erano al livello più alto pertanto in questi giorni sarebbe avvenuta la raccolta e la successiva lavorazione ed immissione sul mercato. Il barattolame di vetro rinvenuto (30 vasetti da 2 a 4 kg) era pronto per essere riempito di marijuana lavorata.

Oltre 50 (cinquanta) kilogrammi di droga smerciabile sulla “piazza” che avrebbe fruttato alla malavita locale circa trecentomila euro.

La pericolosissima organizzazione illecita è stata quindi annientata dai carabinieri che hanno posto in sequestro e prelevato con lo stupefacente e tutto il materiale. Il casolare è stato sequestrato.

L’uomo, un cinquantenne fermano, è stato arrestato con l’accusa di detenzione, coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti e psicotrope.

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