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L’aquila torna a volare. Lo chef Budassi riparte da Montecavallo

Lunedì, 10 Aprile 2017 18:18 | Letto 2819 volte   Clicca per ascolare il testo L’aquila torna a volare. Lo chef Budassi riparte da Montecavallo Ha riunito oltre settecento persone lo scorso sabato 8 aprile a Montecavallo, l’inaugurazione del “ Nido dell’Aquila” il nuovissimo ristorante di Renzo Budassi. Una festa partecipata da tutta la comunità per il taglio del nastro della bellissima struttura in legno, inaugurata dal sindaco Cecoli, alla presenza del presidente della provincia Pettinari, dell’ingegnere Mecozzi, e della rappresentante della Regione Marche Claudia Orazi. Incontenibile la gioia dello chef Renzo Budassi che, nonostante oltre cinque mesi da sfollato, ogni giorno partendo dalla costa in pulman, ha continuato a raggiungere il suo paese per preparare da mangiare nella cucina della protezione civile della mensa terremotati. “ Oggi è una giornata di festa per Montecavallo e penso per tutto il territorio della provincia di Macerata- ha detto il sindaco – L’aquila finalmente torna a volare e non possiamo che gioire perché è una delle poche attività in ripartenza. Fin da subito il mio motto è stato: “ Cerchiamo da ogni disgrazia di cogliere un’opportunità per il futuro nostro e soprattutto dei nostri figli. Abbiamo cercato fin dalle primissime ore dopo il sisma di tenere Renzo qui sul territorio offrendogli di cucinare per il campo e lui ha accettato.Dal mare alla montagna ha ricevuto una decina di offerte di lavoro ma è restato; Il territorio ha creduto in lui e lui crede nel territorio”              Mons Nello Tranzocchi benedice la struttura  La struttura in legno, realizzata in parte dal comune e parte finanziata della regione Marche, è opera dalla ditta friulana La Edilegno di Claudio Giust, per una capienza di circa 130 posti.. Porchetta penne all’arrabbiata, vitello carpacciato, vitello arrosto, tacchino freddo, cotiche e fagioli, coratella, i piatti forti dell’inaugurazione preparati con grande cura da Renzo e dai suoi aiutanti e serviti su una piazza gremita in ogni ordine di posti.Musica fino a notte per festeggiare la nuova vita del ristorante e l’inesauribile contagiosa energia di Renzo Budassi. “ Sono emozionato ma gasatissimo – ha confidato lo chef- Le prenotazioni, tra cerimonie,cresime comunioni, gruppi di ciclisti e motociclisti, arrivano fino a maggio.Non ho voluto mollare mai e adesso sono ancora più convinto del mio lavoro e della mia vita quassù”. “ Piccoli grandi segni della volontà di questa comunità di ritornare alla normalità – ha commentato il presidente Pettinari- E’ chiaro che non può essere solo rimesso al coraggio, alla buona volontà e alla tenacia della nostra gente; le istituzioni, lo stato, tutti coloro che hanno la responsabilità hanno il dovere di fare del tutto per dare non solo questi piccoli segnali ma molti altri segnali ancora più importanti a cominciare dai servizi che vanno ripristinati.Sicuramente anche questo è un servizio quindi è un giorno di festa”.                 

Ha riunito oltre settecento persone lo scorso sabato 8 aprile a Montecavallo, l’inaugurazione del “ Nido dell’Aquila” il nuovissimo ristorante di Renzo Budassi. Una festa partecipata da tutta la comunità per il taglio del nastro della bellissima struttura in legno, inaugurata dal sindaco Cecoli, alla presenza del presidente della provincia Pettinari, dell’ingegnere Mecozzi, e della rappresentante della Regione Marche Claudia Orazi. Incontenibile la gioia dello chef Renzo Budassi che, nonostante oltre cinque mesi da sfollato, ogni giorno partendo dalla costa in pulman, ha continuato a raggiungere il suo paese per preparare da mangiare nella cucina della protezione civile della mensa terremotati. “ Oggi è una giornata di festa per Montecavallo e penso per tutto il territorio della provincia di Macerata- ha detto il sindaco – L’aquila finalmente torna a volare e non possiamo che gioire perché è una delle poche attività in ripartenza. Fin da subito il mio motto è stato: “ Cerchiamo da ogni disgrazia di cogliere un’opportunità per il futuro nostro e soprattutto dei nostri figli. Abbiamo cercato fin dalle primissime ore dopo il sisma di tenere Renzo qui sul territorio offrendogli di cucinare per il campo e lui ha accettato.Dal mare alla montagna ha ricevuto una decina di offerte di lavoro ma è restato; Il territorio ha creduto in lui e lui crede nel territorio”

   benedi

         Mons Nello Tranzocchi benedice la struttura

 La struttura in legno, realizzata in parte dal comune e parte finanziata della regione Marche, è opera dalla ditta friulana La Edilegno di Claudio Giust, per una capienza di circa 130 posti.. Porchetta penne all’arrabbiata, vitello carpacciato, vitello arrosto, tacchino freddo, cotiche e fagioli, coratella, i piatti forti dell’inaugurazione preparati con grande cura da Renzo e dai suoi aiutanti e serviti su una piazza gremita in ogni ordine di posti.Musica fino a notte per festeggiare la nuova vita del ristorante e l’inesauribile contagiosa energia di Renzo Budassi.

renzo ai fornelli

“ Sono emozionato ma gasatissimo – ha confidato lo chef- Le prenotazioni, tra cerimonie,cresime comunioni, gruppi di ciclisti e motociclisti, arrivano fino a maggio.Non ho voluto mollare mai e adesso sono ancora più convinto del mio lavoro e della mia vita quassù”. “ Piccoli grandi segni della volontà di questa comunità di ritornare alla normalità – ha commentato il presidente Pettinari- E’ chiaro che non può essere solo rimesso al coraggio, alla buona volontà e alla tenacia della nostra gente; le istituzioni, lo stato, tutti coloro che hanno la responsabilità hanno il dovere di fare del tutto per dare non solo questi piccoli segnali ma molti altri segnali ancora più importanti a cominciare dai servizi che vanno ripristinati.Sicuramente anche questo è un servizio quindi è un giorno di festa”.

 tavoli

              fami

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