La ricostruzione e gli aspetti legali

Mercoledì, 30 Maggio 2018 11:29 | Letto 1883 volte   Clicca per ascolare il testo La ricostruzione e gli aspetti legali La ricostruzione privata dal punto di vista giuridico. È il tema di quanto dibattuto al convegno di ieri dal titolo “Profili giuridici della ricostruzione degli immobili ad uso abitativo” tenutosi nella Sala Convegni del Rettorato dell’Università di Camerino. L’incontro è stato organizzato dallo spin off giuridico della Scuola di Giurisprudenza “Opendorse Srl”, coordinato dall’avvocato Serafina Larocca, presidente dello spin off e a cui sono intervenuti illustri professionisti quali il Direttore Generale di Unicam, Vincenzo Tedesco, l’avvocato Lorenzo Cignali del Foro di Macerata, la Professoressa Sara Spuntarelli, anch’essa docente presso Unicam e l’avvocato Paola Morlupo del Foro di Foligno. Sono inoltre intervenuti gli avvocati Antonio Flamini, ordinario di diritto privato ad Unicam, e Leonardi Archimi del Foro di Macerata e il professore Massimo Sargolini, membro del “comitato tecnico scientifico per la ricostruzione”.   Ai lavori hanno partecipato molti professionisti e tecnici della ricostruzione, tra avvocati, architetti, ingegneri e geometri, che si trovano a vivere le difficoltà derivanti dalle eccessive lungaggini burocratiche della ricostruzione. Focus dell’incontro, infatti, è stato proprio quello di approfondire alcuni fondamentali quanto delicati passaggi, (processuali e no), al fine di aiutare il privato sia a muoversi nel mare magnum legislativo, spesso fin troppo farraginoso, sia a guidarlo nella fase di richiesta prima e di utilizzo poi, dei contributi statali rivolti alla ricostruzione.  “Sono emersi - spiega l’avvocato Archimi - aspetti critici nel momento in cui il committente dei lavori va a confrontarsi con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e poi quando affronta la successiva fase dei lavori, con l’appaltatore. In queste situazioni, se non si presta attenzione al contenuto contrattuale tra privato e costruttore, si possono venire a creare dei conflitti”. L’obiettivo del convegno era stimolare ad intervenire nei contratti innanzitutto per anticipare controversie, e poi anche per fornire quegli strumenti per risolverle senza ricorrere al giudice, cosa che allungherebbe ancora di più il lungo iter di ricostruzione.  “ È stato un ottimo momento di confronto fra i vari attori della ricostruzione - conclude l’avvocato - e sono anche emerse delle linee guida per evitare il ricorso a vie legali”.    Hanno collaborato all’evento diversi enti tra i quali Confindustria e Confartigianato Macerata, Sisma Consulting, Contram Spa, Ordine degli Ingegneri e degli Avvocati.

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La ricostruzione privata dal punto di vista giuridico. È il tema di quanto dibattuto al convegno di ieri dal titolo “Profili giuridici della ricostruzione degli immobili ad uso abitativo” tenutosi nella Sala Convegni del Rettorato dell’Università di Camerino. L’incontro è stato organizzato dallo spin off giuridico della Scuola di Giurisprudenza “Opendorse Srl”, coordinato dall’avvocato Serafina Larocca, presidente dello spin off e a cui sono intervenuti illustri professionisti quali il Direttore Generale di Unicam, Vincenzo Tedesco, l’avvocato Lorenzo Cignali del Foro di Macerata, la Professoressa Sara Spuntarelli, anch’essa docente presso Unicam e l’avvocato Paola Morlupo del Foro di Foligno.

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Sono inoltre intervenuti gli avvocati Antonio Flamini, ordinario di diritto privato ad Unicam, e Leonardi Archimi del Foro di Macerata e il professore Massimo Sargolini, membro del “comitato tecnico scientifico per la ricostruzione”.  

Ai lavori hanno partecipato molti professionisti e tecnici della ricostruzione, tra avvocati, architetti, ingegneri e geometri, che si trovano a vivere le difficoltà derivanti dalle eccessive lungaggini burocratiche della ricostruzione.

Focus dell’incontro, infatti, è stato proprio quello di approfondire alcuni fondamentali quanto delicati passaggi, (processuali e no), al fine di aiutare il privato sia a muoversi nel mare magnum legislativo, spesso fin troppo farraginoso, sia a guidarlo nella fase di richiesta prima e di utilizzo poi, dei contributi statali rivolti alla ricostruzione. 

“Sono emersi - spiega l’avvocato Archimi - aspetti critici nel momento in cui il committente dei lavori va a confrontarsi con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e poi quando affronta la successiva fase dei lavori, con l’appaltatore. In queste situazioni, se non si presta attenzione al contenuto contrattuale tra privato e costruttore, si possono venire a creare dei conflitti”. L’obiettivo del convegno era stimolare ad intervenire nei contratti innanzitutto per anticipare controversie, e poi anche per fornire quegli strumenti per risolverle senza ricorrere al giudice, cosa che allungherebbe ancora di più il lungo iter di ricostruzione. 

“ È stato un ottimo momento di confronto fra i vari attori della ricostruzione - conclude l’avvocato - e sono anche emerse delle linee guida per evitare il ricorso a vie legali”. 

 

Hanno collaborato all’evento diversi enti tra i quali Confindustria e Confartigianato Macerata, Sisma Consulting, Contram Spa, Ordine degli Ingegneri e degli Avvocati.

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