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Passione Lavanda. Un angolo di Provenza a due passi da Camerino

Lunedì, 23 Luglio 2018 20:59 | Letto 3852 volte   Clicca per ascolare il testo Passione Lavanda. Un angolo di Provenza a due passi da Camerino Successo per “Passione Lavanda”, prima iniziativa di porte aperte nel Lavandeto di Camerino. Un pomeriggio ricco di profumi e suggestioni, arricchito da passeggiate tra i filari, ammirando la fioritura delle diverse varietà di piantine presenti sui terreni di coltivazione che si trovano in località Piampalente. Immersi nello scenario del lavandeto, si sono potute vivere le emozioni sensoriali di Mumo ; tra le materie prime utilizzate per le sue fragranze dallo Spin Off di Unicam,  c’è infatti proprio l’olio essenziale di lavanda della produzione camerte. Avvicinandosi il tramonto, gli  ospiti del pomeriggio inconsueto, hanno potuto dipingere e godere delle esibizioni di danza improvvisata offerte dall’artista Annalisa Cardinali, accompagnate dalla chitarra acustica di Alessandro Galletti.   Campi di viola intenso, a fioritura inoltrata, in un incanto di profumi, farfalle e colori. Proprietari dell’ampio fazzoletto di terra di duemila metri quadri su cui si srotola il “Lavandeto di Camerino”, sono Maria Teresa Boccanera, suo marito Fabio Biondi e il cognato Roberto. L’amore per il territorio e l’idea di realizzare qualcosa di bello, li ha portati a reintrodurre la pianta officinale,  già presente in zona anche nelle coltivazioni di antichi lavandeti .    “ Il tutto è partito nel 2015, per passione e anche un po’ come esperimento– dice Maria Teresa Boccanera-;  iniziando con un piccolo appezzamento di 800 metri, nell’anno successivo, siamo arrivati a circa 2000 e, tra novembre e dicembre, vorremmo raggiungere i 3000 metri complessivi. La nostra è  una coltivazione assolutamente  naturale, senza utilizzo di pesticidi o diserbanti. Le erbacce le estirpiamo pianta per pianta manualmente o al più con una piccola fresa meccanica. Il nostro settore di riferimento – spiega- è quello dei profumatori per ambiente o per aromaterapia; collaboriamo con lo Spin Off Mumo e abbiamo introdotto sette diverse qualità di lavanda, ognuna caratterizzata da un particolare  profumo, anche per testare nel tempo  le varietà migliori e le diverse fragranze. Crediamo che attività come il nostro Lavandeto, seppur nato prima del sisma, possano rappresentare un piccolo contributo per il rilancio di territori montani, la cui tendenza è allo spopolamento . L’evento a porte aperte- conclude -  ha rappresentato un test per noi stessi e per chi ha messo piede per la prima volta nel nostro lavandeto. Ci ha fatto piacere accogliere un bel numero di persone in quello che è stato un piccolo e apprezzato evento.   Per l’anno prossimo, sulla base dell’interesse del pubblico e di quello che potrà nascere strada facendo, sicuramente studieremo altre iniziative del genere” Carla Campetella .  

Successo per “Passione Lavanda”, prima iniziativa di porte aperte nel Lavandeto di Camerino. Un pomeriggio ricco di profumi e suggestioni, arricchito da passeggiate tra i filari, ammirando la fioritura delle diverse varietà di piantine presenti sui terreni di coltivazione che si trovano in località Piampalente. Immersi nello scenario del lavandeto, si sono potute vivere le emozioni sensoriali di Mumo ; tra le materie prime utilizzate per le sue fragranze dallo Spin Off di Unicam,  c’è infatti proprio l’olio essenziale di lavanda della produzione camerte. Avvicinandosi il tramonto, gli  ospiti del pomeriggio inconsueto, hanno potuto dipingere e godere delle esibizioni di danza improvvisata offerte dall’artista Annalisa Cardinali, accompagnate dalla chitarra acustica di Alessandro Galletti.

Danza al Lavandeto

 

Campi di viola intenso, a fioritura inoltrata, in un incanto di profumi, farfalle e colori. Proprietari dell’ampio fazzoletto di terra di duemila metri quadri su cui si srotola il “Lavandeto di Camerino”, sono Maria Teresa Boccanera, suo marito Fabio Biondi e il cognato Roberto. L’amore per il territorio e l’idea di realizzare qualcosa di bello, li ha portati a reintrodurre la pianta officinale,  già presente in zona anche nelle coltivazioni di antichi lavandeti .

lavandeto e gente

 

 “ Il tutto è partito nel 2015, per passione e anche un po’ come esperimento– dice Maria Teresa Boccanera-;  iniziando con un piccolo appezzamento di 800 metri, nell’anno successivo, siamo arrivati a circa 2000 e, tra novembre e dicembre, vorremmo raggiungere i 3000 metri complessivi. La nostra è  una coltivazione assolutamente  naturale, senza utilizzo di pesticidi o diserbanti. Le erbacce le estirpiamo pianta per pianta manualmente o al più con una piccola fresa meccanica. Il nostro settore di riferimento – spiega- è quello dei profumatori per ambiente o per aromaterapia; collaboriamo con lo Spin Off Mumo e abbiamo introdotto sette diverse qualità di lavanda, ognuna caratterizzata da un particolare  profumo, anche per testare nel tempo  le varietà migliori e le diverse fragranze. Crediamo che attività come il nostro Lavandeto, seppur nato prima del sisma, possano rappresentare un piccolo contributo per il rilancio di territori montani, la cui tendenza è allo spopolamento . L’evento a porte aperte- conclude -  ha rappresentato un test per noi stessi e per chi ha messo piede per la prima volta nel nostro lavandeto. Ci ha fatto piacere accogliere un bel numero di persone in quello che è stato un piccolo e apprezzato evento.   Per l’anno prossimo, sulla base dell’interesse del pubblico e di quello che potrà nascere strada facendo, sicuramente studieremo altre iniziative del genere”

Carla Campetella .
evento lavanda

 

disegni a al lavandeto

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