È stato un terremotato bis e ha scritto un libro, “La rosa del mio giardino”, i cui ricavi sono stati donati proprio in questa settimana al Comune per l’acquisto di un pulmino per disabili. È il lodevole gesto di Gianmario Borri, professore settempedano che dal 24 agosto 2016 è stato costretto a lasciare la sua casa che è stata demolita. Trasferitosi in un appartamento insieme a moglie e figli, il terremoto di ottobre ha lesionato anche quello.
Il libro è nato come saggio su “come supportare la fragilità post sisma e alimentare la speranza nell’area dei Sibillini” dalla cui vendita sono stati ricavati i fondi necessari al Comune per completare l’acquisto di un pulmino da nove posti con pedana per portatori di handicap utile agli spostamenti degli ospiti del Centro diurno “Il Girasole” e per altre necessità dell’ufficio Servizi Sociali.
In una lettera di ringraziamenti consegnata all’autore del volume, e da questi letta poco prima della seduta di Giunta con la quale è stata accolta la donazione, il primo cittadino Rosa Piermattei ha sottolineato: “Nessuno scritto potrà compensare quello che lei ha fatto e sta facendo per il Centro “Il Girasole”, ma voglio esprimere ed interpretare i sentimenti di riconoscenza che tutti noi abbiamo nei suoi confronti”.
Il mezzo consentirà agli ospiti della struttura, oggi accolti in un’ala del plesso di Santa Maria del Glorioso dopo i lavori di ristrutturazione eseguiti dall’Amministrazione comunale, che ha anche messo a disposizione lo stabile, con l’aiuto di tanti benefattori, di poter raggiungere facilmente i laboratori e le aule dove presto sarà avviato anche il progetto “Dopo di noi” destinato a dare ospitalità alle persone in difficoltà insieme alle loro famiglie.
“La donazione del professor Borri – spiega il sindaco Piermattei - nasconde tanti altri significati importanti visto che da terremotato “fuori casa” ha saputo interpretare questa situazione tragica con coraggio e ottimismo, ha saputo sintetizzare in un piacevole scritto le tante sensazioni che accomunano i terremotati che, come lui, sono stati costretti a lasciare la propria abitazione. Con il suo saggio, poi, ha saputo sostenere psicologicamente tanti lettori regalando spesso un sorriso prezioso”.
Docente di paleografia e diplomatica all’Università degli Studi di Macerata e rettore dell’Uteam, l’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese di San Severino, è anche ideatore di numerose iniziative di solidarietà come “Una sedia per Marco” e “Lo scrigno della gioia”.
g.g.