Appartamenti contrada Rancia “Quanto docremo aspettare?”

Venerdì, 21 Settembre 2018 15:19 | Letto 1237 volte   Clicca per ascolare il testo Appartamenti contrada Rancia “Quanto docremo aspettare?” Manca poco più di un mese al secondo anniversario del tragico terremoto che ha sconvolto l’entroterra maceratese ed è un cittadino di Tolentino a chiedere spiegazioni al sindaco della città, Giuseppe Pezzanesi, sui tempi di consegna degli appartamenti in contrada Rancia per i terremotati. E’ la storia di Federico Pieroni che racconta i sentimenti e le emozioni di chi, come lui, da due anni non ha più una casa. Di seguito uno stralcio della lettera aperta. “Qualche mese fa – scrive Pieroni - mi avete assegnato un appartamento presso il “capannone La Rancia” con la promessa che al massimo per l’agosto 2019 sarei potuto entrare, non ero sicuro ma ho provato a darvi fiducia, anche se sapevo che era quasi impossibile una parte di me voleva ancora crederci, non credevo che potesse essere possibile speculare fino a questo punto su una tragedia così grande. Nella sua presentazione in pompa magna presso i locali del Politeama Piceno, il 1 marzo scorso, il nostro primo cittadino dichiarava che avrebbe fatto di tutto per consegnarli addirittura in anticipo questi appartamenti. Siamo alla fine di settembre e dei lavori non vi è neanche l’ombra, non un accenno, non un’indicazione di cantiere, nulla ripeto nulla che possa far sembrare anche lontanamente che qualcosa si stia muovendo. Quando durante l’assemblea del 16giugno scorso chiesi ai responsabili del Comune presenti quanto tempo sarebbero dovuti durare lavori per trasformare quello che oggi è un capannone, nudo e mai completato, in degli appartamenti mi venne detto che secondo il bando ancora in fase di scrittura i lavori sarebbero durati 360 giorni, proroghe dovute escluse, quindi un anno. Ora conti alla mano se tutto andrà bene “festeggerò” anche il terzo anniversario del sisma senza una sistemazione, a meno che non decida di comprarmi una casa per conto mio.  Mi rivolgo a lei sindaco come rappresentante di questa intera giunta: mi dica quanto ancora dovremo subire prima di vedere un po’ di normalità? Quanto ancora avete intenzione di farci attendere? Tutto questo considerando che all’incirca la mia posizione nella graduatoria da voi stilata mi vede 30esimo su 200, se io dovrò attendere all’incirca tre anni quanto dovranno mai attendere gli ultimi? Faccio un appello al consiglio comunale intero, non lasciate che scelte scriteriate ed inopportune come quelle della giunta rechino ancora più danni ai nostri concittadini, voi in quanto rappresentanti avete la possibilità di cambiare tutto questo. Vi esorto ad uno slancio, ad un sussulto”. Giulia Sancricca

Manca poco più di un mese al secondo anniversario del tragico terremoto che ha sconvolto l’entroterra maceratese ed è un cittadino di Tolentino a chiedere spiegazioni al sindaco della città, Giuseppe Pezzanesi, sui tempi di consegna degli appartamenti in contrada Rancia per i terremotati.

E’ la storia di Federico Pieroni che racconta i sentimenti e le emozioni di chi, come lui, da due anni non ha più una casa.

Di seguito uno stralcio della lettera aperta.

“Qualche mese fa – scrive Pieroni - mi avete assegnato un appartamento presso il “capannone La Rancia” con la promessa che al massimo per l’agosto 2019 sarei potuto entrare, non ero sicuro ma ho provato a darvi fiducia, anche se sapevo che era quasi impossibile una parte di me voleva ancora crederci, non credevo che potesse essere possibile speculare fino a questo punto su una tragedia così grande.

Nella sua presentazione in pompa magna presso i locali del Politeama Piceno, il 1 marzo scorso, il nostro primo cittadino dichiarava che avrebbe fatto di tutto per consegnarli addirittura in anticipo questi appartamenti. Siamo alla fine di settembre e dei lavori non vi è neanche l’ombra, non un accenno, non un’indicazione di cantiere, nulla ripeto nulla che possa far sembrare anche lontanamente che qualcosa si stia muovendo.

Quando durante l’assemblea del 16giugno scorso chiesi ai responsabili del Comune presenti quanto tempo sarebbero dovuti durare lavori per trasformare quello che oggi è un capannone, nudo e mai completato, in degli appartamenti mi venne detto che secondo il bando ancora in fase di scrittura i lavori sarebbero durati 360 giorni, proroghe dovute escluse, quindi un anno.

Ora conti alla mano se tutto andrà bene “festeggerò” anche il terzo anniversario del sisma senza una sistemazione, a meno che non decida di comprarmi una casa per conto mio. 

Mi rivolgo a lei sindaco come rappresentante di questa intera giunta: mi dica quanto ancora dovremo subire prima di vedere un po’ di normalità? Quanto ancora avete intenzione di farci attendere? Tutto questo considerando che all’incirca la mia posizione nella graduatoria da voi stilata mi vede 30esimo su 200, se io dovrò attendere all’incirca tre anni quanto dovranno mai attendere gli ultimi?

Faccio un appello al consiglio comunale intero, non lasciate che scelte scriteriate ed inopportune come quelle della giunta rechino ancora più danni ai nostri concittadini, voi in quanto rappresentanti avete la possibilità di cambiare tutto questo.

Vi esorto ad uno slancio, ad un sussulto”.

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