Impianto per il trattamento di rifiuti edili a San Severino

Mercoledì, 21 Novembre 2018 08:14 | Letto 1315 volte   Clicca per ascolare il testo Impianto per il trattamento di rifiuti edili a San Severino Avviato il procedimento per la valutazione di impatto ambientale.  La ditta che ha intenzione di realizzare l’impianto dedicato al recupero di rifiuti non pericolosi (per lo più materiale edile e bituminoso), che sta già destando preoccupazione fra alcuni cittadini, è la Sima snc di Gualdo Tadino. Stando ad una sentenza del Tar Umbria del 2016, non sembrerebbe nuova a problematiche legate ad inquinamento ambientale.  Il sito individuato si trova in località Rocchetta, lungo la strada provinciale 361, a 6,5 chilometri dal centro abitato. È stato ritenuto strategico per la lontananza dalla città e, al contempo, perché agevolmente raggiungibile. Inoltre, l’area è stata ritenuta già “compromessa” per la presenza di altre attività produttive fra cui lo stabilimento Choncimer e una ex cava. Per il resto, tutt’intorno ci sono terreni agricoli e edifici residenziali o a uso residenziale e agricolo.  L’estensione del terreno è di circa 20mila metri quadrati ma solo 4mila saranno dotati di superficie impermeabile per lo stoccaggio dei rifiuti. L’intenzione della Sima è quella di trattare annualmente 35mila tonnellate di rifiuti derivanti da demolizioni e costruzioni, 10mila tonnellate di miscele bituminose, 10mila tonnellate di rifiuti costituiti da miscugli o scorie di cemento, mattoni e mattonelle. Il totale dei rifiuti che intende gestire è di 70mila tonnellate per produrre materie prime quali graniglia, pietrisco e sabbia da recupero. Sul prossimo numero de L’Appennino Camerte, in edicola giovedì, ci sarà un articolo di approfondimento sull‘argomento.Gaia Gennaretti 

Avviato il procedimento per la valutazione di impatto ambientale. 

La ditta che ha intenzione di realizzare l’impianto dedicato al recupero di rifiuti non pericolosi (per lo più materiale edile e bituminoso), che sta già destando preoccupazione fra alcuni cittadini, è la Sima snc di Gualdo Tadino. Stando ad una sentenza del Tar Umbria del 2016, non sembrerebbe nuova a problematiche legate ad inquinamento ambientale. 

Il sito individuato si trova in località Rocchetta, lungo la strada provinciale 361, a 6,5 chilometri dal centro abitato. È stato ritenuto strategico per la lontananza dalla città e, al contempo, perché agevolmente raggiungibile. Inoltre, l’area è stata ritenuta già “compromessa” per la presenza di altre attività produttive fra cui lo stabilimento Choncimer e una ex cava. Per il resto, tutt’intorno ci sono terreni agricoli e edifici residenziali o a uso residenziale e agricolo. 

L’estensione del terreno è di circa 20mila metri quadrati ma solo 4mila saranno dotati di superficie impermeabile per lo stoccaggio dei rifiuti. L’intenzione della Sima è quella di trattare annualmente 35mila tonnellate di rifiuti derivanti da demolizioni e costruzioni, 10mila tonnellate di miscele bituminose, 10mila tonnellate di rifiuti costituiti da miscugli o scorie di cemento, mattoni e mattonelle. Il totale dei rifiuti che intende gestire è di 70mila tonnellate per produrre materie prime quali graniglia, pietrisco e sabbia da recupero. Sul prossimo numero de L’Appennino Camerte, in edicola giovedì, ci sarà un articolo di approfondimento sull‘argomento.
Gaia Gennaretti 

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