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Hotel Velus ospita i terremotati. “Tutto in regola per i pasti?”

Giovedì, 28 Febbraio 2019 10:24 | Letto 1263 volte   Clicca per ascolare il testo Hotel Velus ospita i terremotati. “Tutto in regola per i pasti?” A chiederlo è il consigliere regionale Sandro Bisonni che ha presentato un’interrogazione in merito alla situazione creatasi all’Hotel Velus di Civitanova. Nel mirino, il servizio di pensione completa offerto agli sfollati del sisma del 2016. Nel gennaio 2018 è scaduto il contratto con la società “All Food”, risultata vincitrice della gara d’appalto indetta nel 2010 dal Comune in relazione al servizio di refezione scolastica in diversi istituti cittadini. Dal 2012 al 2018 l’hotel Velus ha concesso in locazione alla stessa società una porzione di fabbricato adibita a cucina e, secondo notizie riportate dalla stampa, i Nas avrebbero effettuato dei controlli proprio dove venivano confezionati i 1.500 pasti giornalieri della “All Food”.  Attraverso l’interrogazione si evidenzia che nel capitolato d’appalto del Comune era stato disposto che nel periodo compreso tra settembre e giugno la cucina dovesse essere destinata esclusivamente al servizio di refezione scolastica comunale con mille pasti giornalieri dal lunedì al venerdì compreso. Tuttavia nel novembre del 2016, quindi contemporaneamente alla locazione alla “All Food” per la porzione di fabbricato adibita a cucina, l’hotel ha sottoscritto con la Regione Marche un contratto per l’erogazione dei servizi di ospitalità a 26 persone colpite dal terremoto. Attraverso l’interrogazione, Bisonni intende sapere se le 26 persone abbiano consumato regolarmente i pasti nei locali dell’albergo o in altre strutture esterne, se l’hotel sia ricorso a forme di subappalto e, in caso affermativo, se questa scelta sia stata regolarmente autorizzata dalla Regione dopo la presentazione di tutta la documentazione prevista per legge. Ultimo quesito, quello relativo ai requisiti necessari per la stipula del contratto, vale a dire se il titolare dell’hotel abbia dichiarato, o meno, a suo carico eventuali condanne penali che avrebbero potuto costituire, in base alla normativa vigente, motivo ostativo alla conclusione del relativo contratto. g.g.

A chiederlo è il consigliere regionale Sandro Bisonni che ha presentato un’interrogazione in merito alla situazione creatasi all’Hotel Velus di Civitanova. Nel mirino, il servizio di pensione completa offerto agli sfollati del sisma del 2016.

Nel gennaio 2018 è scaduto il contratto con la società “All Food”, risultata vincitrice della gara d’appalto indetta nel 2010 dal Comune in relazione al servizio di refezione scolastica in diversi istituti cittadini. Dal 2012 al 2018 l’hotel Velus ha concesso in locazione alla stessa società una porzione di fabbricato adibita a cucina e, secondo notizie riportate dalla stampa, i Nas avrebbero effettuato dei controlli proprio dove venivano confezionati i 1.500 pasti giornalieri della “All Food”. 

Attraverso l’interrogazione si evidenzia che nel capitolato d’appalto del Comune era stato disposto che nel periodo compreso tra settembre e giugno la cucina dovesse essere destinata esclusivamente al servizio di refezione scolastica comunale con mille pasti giornalieri dal lunedì al venerdì compreso. Tuttavia nel novembre del 2016, quindi contemporaneamente alla locazione alla “All Food” per la porzione di fabbricato adibita a cucina, l’hotel ha sottoscritto con la Regione Marche un contratto per l’erogazione dei servizi di ospitalità a 26 persone colpite dal terremoto.

Attraverso l’interrogazione, Bisonni intende sapere se le 26 persone abbiano consumato regolarmente i pasti nei locali dell’albergo o in altre strutture esterne, se l’hotel sia ricorso a forme di subappalto e, in caso affermativo, se questa scelta sia stata regolarmente autorizzata dalla Regione dopo la presentazione di tutta la documentazione prevista per legge.

Ultimo quesito, quello relativo ai requisiti necessari per la stipula del contratto, vale a dire se il titolare dell’hotel abbia dichiarato, o meno, a suo carico eventuali condanne penali che avrebbero potuto costituire, in base alla normativa vigente, motivo ostativo alla conclusione del relativo contratto.

g.g.

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