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Presi i Bonnie e Clyde di Corridonia.

Sabato, 06 Aprile 2019 15:49 | Letto 828 volte   Clicca per ascolare il testo Presi i Bonnie e Clyde di Corridonia. I carabinieri della stazione di Corridonia hanno denunciato una coppia, lui 38enne marchigiano lei 35enne di origine pugliese, entrambi conosciuti alle forze di polizia, per furto aggravato in concorso. Un parroco della città si era accorto che dalla chiesa era stata asportata una lampada votiva. Non di valore artistico e storico ma assolutamente legato all’aspetto religioso e molto importante per i fedeli. La chiesa era servita da sistemi di video sorveglianza ed il parroco ha potuto constatare che il furto era stato ripreso dalle telecamere. Allora, nella speranza di tornare subito in possesso del sacro oggetto, ha deciso di non affidarsi alla devozione ma alla tecnologia “postando” sui social l’immagine e si è rivolto anche ai carabinieri. I militari, guardando le immagini, si sono resi conto che almeno uno dei due soggetti ripresi era verosmilmente conosciuto così hanno avviato le indagini scoprendo che i soggetti immortalati vivono in un alloggio di fortuna in città. In mattinata i carabinieri hanno fatto irruzione nell’abitazione e, sorprendendo gli occupanti che non si aspettavano la visita, hanno rinvenuto l’oggetto sacro che era su un tavolo. La lampada è stata restituita alla comunità dei fedeli ed il parroco ha ringraziato l’opera dei carabinieri che in breve tempo hanno risolto il “sacro caso”.g.g.

I carabinieri della stazione di Corridonia hanno denunciato una coppia, lui 38enne marchigiano lei 35enne di origine pugliese, entrambi conosciuti alle forze di polizia, per furto aggravato in concorso.

Un parroco della città si era accorto che dalla chiesa era stata asportata una lampada votiva. Non di valore artistico e storico ma assolutamente legato all’aspetto religioso e molto importante per i fedeli.

La chiesa era servita da sistemi di video sorveglianza ed il parroco ha potuto constatare che il furto era stato ripreso dalle telecamere. Allora, nella speranza di tornare subito in possesso del sacro oggetto, ha deciso di non affidarsi alla devozione ma alla tecnologia “postando” sui social l’immagine e si è rivolto anche ai carabinieri.

I militari, guardando le immagini, si sono resi conto che almeno uno dei due soggetti ripresi era verosmilmente conosciuto così hanno avviato le indagini scoprendo che i soggetti immortalati vivono in un alloggio di fortuna in città.

In mattinata i carabinieri hanno fatto irruzione nell’abitazione e, sorprendendo gli occupanti che non si aspettavano la visita, hanno rinvenuto l’oggetto sacro che era su un tavolo.

La lampada è stata restituita alla comunità dei fedeli ed il parroco ha ringraziato l’opera dei carabinieri che in breve tempo hanno risolto il “sacro caso”.
g.g.

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