Notizie di cronaca nelle Marche

Emanato il primo decreto per la ricostruzione pesante a San Severino. L’Usrregionale ha dato via libera alla concessione di un contributo, per oltre 370mila eurorelativo alla ristrutturazione di una palazzina sita in via Gino Bonichi.

“Spero che vengano presentati i progetti per poter ripartire al più presto. Mi auguro di poter vedere spuntare in fretta anche le gru dei cantieri della ricostruzione pesante – sottolinea il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che ricorda i numeri dell’emergenza - Sono 199 le pratiche presentate per la ricostruzione privata di cui 173 con riferimento alla ricostruzione “leggera”. Di queste ne sono state finanziate 73 e chiuse 11. Poi ci sono 26 richiestche fanno riferimento alla ricostruzione “pesante”. Per 14 edifici, infine, si è preferito accedere alle agevolazioni previste dal Sisma Bonus uscendo quindi dalla procedura ordinaria.

Il punto sull’emergenza terremoto è stato fatto anche nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale. A San Severino sono complessivamente 876 i nuclei familiari che continuano a percepire il Contributo per l’Autonoma Sistemazione. L’ufficio Servizi Sociali ha pagato il Cas di maggio per un importo complessivo che sfiora i 700mila euro. Le domande di Cas inserite nel sistema Cohesion sono state 1.351.In alloggiamento alberghiero ci sono ancora 40 famiglie per 102 persone totali. Di queste 33 famiglie sono a San Severino (90 persone) e 7 fuori Comune (12 persone).
g.g.

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Incidente a Tolentino in via Pietro Nenni dove, per cause in corso di accertamento, sembra per una mancata precedenza, due auto si sono scontrate e una di esse, una Fiat 500, si è ribaltata sulla carreggiata. Ad avere la peggio l'anziano che si trovava alla guida dell'utilitaria rimasto incastrato all'interno dell'abitacolo. L'uomo è stato estratto dai vigili del fuoco, giunti sul posto insieme ai sanitari del 118, e trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. Illeso, invece, il conducente della vettura che ha innescato la carambola.

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Ancora una volta il territorio del Parco è oggetto di un episodio poco rispettoso dei fragili ecosistemi e luoghi simbolo dei Sibillini. Lo scorso 19 luglio, infatti, in località Infernaccio nel Comune di Montefortino, la locale Stazione Carabinieri Parco ha sequestrato ben 400 quintali di legname in seguito ad una sconsiderata operazione di taglio a raso all'interno di un bosco d'alto fusto. Le piante appartenevano a diverse specie tra cui acero montano, faggio e frassino, situati in un'area boschiva di circa 3.000 metri quadri. Occorre sottolineare poi che la violazione è avvenuta nell’ambito di un intervento autorizzato dall’Unione Montana e dal Parco dei Sibillini, al fine di rimuovere del legname accumulatosi nella zona in seguito ad una valanga. “Condanniamo con fermezza tale operazione, che rappresenta un grave danno ambientale nel territorio del Parco e che è avvenuta, inoltre, in un'area appartenente alla Rete Natura 2000” sottolinea il Direttore del Parco, Carlo Bifulco. “Si tratta infatti di un habitat di interesse comunitario prioritario (bosco di faggio), molto vicino alla zona A riserva integrale del Parco, quindi ad elevato livello di tutela. Da parte dell'Ente c'è la massima attenzione alla tutela di una zona che, specialmente in questo periodo, è molto frequentata da turisti e visitatori. La presenza di boschi ad alto fusto è sempre più rara nel territorio appenninico e in moltissimi casi essi sono fortemente sfruttati per usi tradizionali; ci appelliamo dunque al buon senso di tutti - conclude Bifulco - affinché sia scongiurato il ripetersi di situazioni simili, che possono arrecare un danno non solo al delicato equilibrio biologico del Parco ma anche una profonda ferita ambientale per tutto il territorio”.

A denunciare il fatto è stato il sindaco di Montefortino, Domenico Ciaffaroni, che è anche Presidente della Comunità del Parco, il quale, accortosi del taglio boschivo, lo ha immediatamente segnalato ai Carabinieri. “Lo scorso 19 luglio è andato in scena l'ennesimo scempio di natura ambientale nel territorio dei Sibillini - sottolinea Ciaffaroni - commesso da gente che non conosce questa terra e che non può quindi svolgere lavori di estrema delicatezza all'interno di aree protette. Noi siamo per la salvaguardia delle attività tradizionali, a patto però che esse vengano pianificate ed effettuate dagli abitanti del luogo, i quali sono a conoscenza di tutte le procedure per la conservazione di questi splendidi siti. È sconcertante che chi ha il compito di gestire delle aree demaniali così importanti e di tale livello naturalistico, ossia la comunanza agraria di Rubbiano, si avvalga di tali sistemi di lavoro e di soggetti che, evidentemente, non sanno come si amministra l'immenso patrimonio boschivo dei Sibillini. Quanto avvenuto sull'Infernaccio - conclude Ciaffaroni - è una grave ferita per tutto il territorio. Vigileremo con ancor più forza affinché episodi simili non si ripresentino e perché i responsabili vengano perseguiti a norma di legge”.

Il Direttore del Parco ed il Sindaco di Montefortino hanno voluto ringraziare il Reparto Carabinieri del Parco “perché grazie al loro lavoro quotidiano sul territorio oggi è ancora possibile tutelare e salvaguardare il grande patrimonio forestale dei Sibillini”. A tal proposito riportiamo la dichiarazione del Tenente Colonnello Roberto Nardi secondo cui “l'intervento tempestivo della Stazione Carabinieri Parco di Montefortino ha evitato che l’illecito fosse portato ad ulteriori conseguenze con ulteriori danni all’ambiente, in particolare nell'area dell'Infernaccio, di così rilevante interesse naturalistico. I Carabinieri Forestali” ha concluso Nardi “esercitano nel Parco una sorveglianza capillare del territorio che consente di reprimere con sollecitudine gli illeciti ma soprattutto di prevenirli evitando ulteriori danni all’ambiente”.

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Nella tarda mattinata di oggi un anziano della provincia di Macerata, a passeggio vicino al lago di Cingoli, ha contattato telefonicamente vigili del fuoco raccontando di essersi perso dopo essersi inoltrato nella boscaglia. A cercarlo sono stati i carabinieri della stazione di Apiro, che si sono spinti nella vegetazione ed hanno rintracciato l’uimo in un sentiero vicino alla zona lacustre, in buono stato di salute 
g.g.

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Denunciata dai Carabinieri  Del nucleo radiomobile della compagnia di Macerata una donna straniera, di quarant’anni, per guida in stato di ebbrezza.  È successo la scorsa notte, quando i militari si sono imbattuti in un piccolo incidente stradale. Nel corso dei controlli,  si sono accorti che una delle parti aveva un andamento e un atteggiamento dal quale traspariva una potenziale alterazione. Così è stata sottoposta al controllo dell’alcoltest ed è emerso che il tasso alcolemico della donna era di gran lunga superiore alla soglia consentita. La patente è stata ritirata e la quarantenne denunciata alla procura di Macerata 
g.g.

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Per il caldo lasciano le finestre aperte ma i ladri entrano in casa. È successo a Mogliano. Dei malviventi, ancora ignoti, si sono introdotti all’interno di un’abitazione attraverso una finestra lasciata aperta per il caldo. Hanno rubato oggetti in oro e denaro per circa mille euro. Sul caso indagano i carabinieri del comando di Mogliano. 

 

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Mercoledì, 01 Agosto 2018 18:23

Droga in macchina: denunciato un 19enne

Aveva della cocaina in auto. Denunciato a piede libero un 19enne di Cingoli per detenzione di stupefacenti. Nella tarda serata di ieri l’attenzione dei militari della stazione di Cingoli, in servizio per repressione e prevenzione di reati, è stata catturata da un veicolo che si aggirava con fare sospetto. Così hanno proceduto ad un controllo. Alla guida c’era un 19enne residente a Cingoli. Ben nascosta all’interno del veicolo hanno trovato prima una piccola dose di cocaina e poi ulteriori 20 grammi della stessa sostanza suddivisi in piccole dosi insieme a un bilancino grammometrico. la droga è stata sequestrata e il giovane denunciato. 

g.g. 

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E’ questa l’estate di Sarnano. Il sisma non è affatto riuscito a mettere in ginocchio la città “sportiva” dell’entroterra, tanto che dopo il ritiro del Perugia, ora arriva il sold out per la Cronoscalata Sarnano-Sassotetto.

E’ in programma il prossimo fine settimana e per questa occasione tutti gli hotel della zona, con i mille posti letto, sono già al completo.

Davvero un ottimo risultato per la cittadina che è pronta a mostrare la sua accoglienza come ha già fatto per i tifosi di calcio con le amichevoli disputate al Maurelli grazie alla presenza del Perugia.

“Si tratta dell’unica gara in Italia con la doppia titolazione per auto moderne e auto storiche – commenta l’assessore Luca Piergentili - . In totale saranno 225 gli equipaggi che parteciperanno alla competizione: 156 per le auto moderne e 69 per quelle storiche”.

Già da domani inizieranno ad arrivare i piloti e i turisti che vorranno assistere alla manifestazione.

“Venerdì – spiega Piergentili – i giocatori del Perugia lasceranno Sarnano proprio per lasciare il posto alle persone che arriveranno. Poi probabilmente torneranno nelle prossime settimane. Proprio venerdì ci saranno le verifiche tecniche con le auto esposte lungo le vie e le piazze della città. Sabatto sono previste due manche di prova per le auto storiche e due per quelle moderne. La gara ci sarà domenica con una manche per ciascuna categoria”.

Una edizione che vedrà i grandi nomi delle gare in salita come Simone Faggioli che lo scorso anno ha firmato il record di 3’42’’97 nei quasi nove chilometri di percorso.

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E' questo il periodo più caldo dell'anno e proseguirà anche nei prossimi giorni.

A confermarlo è il direttore dell'Osservatorio geofisico di Macerata, Redo Fusari, che illustra le previsioni dei prossimi giorni soprattutto per chi ha in programma di partire per le vacanze.

"In linea di massima - dice - le temperature rimarranno con queste caratteristiche estive, con una massima di 30° sulla costa e 37° sui fondovalle. Un periodo caldo, ma non eccezionale. Mai quest'anno le temperature hanno raggiunto o raggiungeranno i picchi dell'estate 2017. Qualcosa potrebbe però iniziare a cambiare verso ferragosto, ma niente è ancora certo. Per il momento, un lieve abbassamento delle temperature e quindi l'arrivo di un po' di aria fresca potrebbe portare solo a qualche temporale sporadico. Un classico - spiega Fusari - nel periodo estivo quando l'aria fresca incontra quella caldo-umida. Qualche pioggia è infatti prevista per venerdì nella parte meridionale delle Marche e per martedì prossimo".

Possono quindi stare tranquilli i vacanzieri che hanno scelto il litorale marchigiano per le vacanze estive, ma anche i pendolari marchigiani che approfitteranno delle ferie per godersi il mare e le colline della propria terra.

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Lasciato solo a combattere una battaglia che dura ormai da più di dieci anni, un imprenditore di San Severino non ci sta più: ha scritto al Prefetto, chiede aiuto alla stampa ed è pronto a scendere in piazza per protestare pubblicamente contro chi non vuol sentire le sue ragioni e “palleggia” il caso da un tavolo istituzionale all’altro. Parliamo di Giovanni Caciorgna, titolare de “Il faro”, una realtà che in 35 anni di attività è cresciuta e oggi vanta un hotel (dove trovano alloggio anche diverse famiglie terremotate), una piscina aperta a tutti, una pizzeria e un dancing sempre molto frequentato. “E’ vero – spiega Caciorgna – in tanti anni di lavoro e sacrificio siamo riusciti a creare qualcosa di importante per San Severino, e non solo, ma come ogni altra attività ha bisogno di migliorarsi per stare al passo con i tempi, altrimenti rischia la crisi e la chiusura. Abbiamo in animo di ampliare la sala da ballo con un nuovo spazio per il latino-americano, ma non possiamo farlo. Nel 2001, infatti, tutta la zona di mia proprietà (siamo a Taccoli di San Severino, ndr) è stata classificata dalla Regione ad alto rischio di alluvioni per la vicinanza del fiume Potenza. L’ho scoperto, per caso, nel 2008 chiedendo una licenza edilizia per un ampliamento. In pratica questo vincolo mi impedisce tutto, non posso toccare più niente”.

Caciorgna orienta la sua battaglia su due fronti: uno più sarcastico, l’altro più tecnico. “Secondo quanto stabilito da quel Piano, il Potenza nasconde le sue insidie proprio nei 200 metri che lambiscono la mia proprietà – dice – anche se a memoria d’uomo e pure storica, non è mai accaduto nulla di ciò che viene paventato. Però, visto che le Istituzioni la pensano così, faccio delle considerazioni. Da un lato non ci possiamo spiegare l’inerzia amministrativa del Comune che in così tanti anni non ha mai avvertito la mia azienda del fatto che una pioggia eccezionale avrebbe potuto far sommergere l’intera zona, a causa di un’esondazione del fiume. Badate bene, parliamo di un rischio incredibile per quasi un migliaio di persone che abitualmente frequentano il dancing ‘Il faro’ nei fine settimana d’inverno. Inoltre, se questo pericolo esiste davvero, mi chiedo perché non si è mai provveduto a un intervento che possa aumentare la sicurezza di questo tratto dell’asta fluviale, a garanzia – ad esempio – di quelle centinaia di bambini che ogni anno vengono qui in maschera a festeggiare il loro Carnevale. Perché non si agisce? Si aspetta la solita tragedia? In realtà c’è di vero che l’area in questione non è così critica come l’ha classificata la Regione. Secondo il mio parere, come ho scritto al Prefetto di Macerata, l’intervento potrebbe limitarsi non solo alla pulizia del letto e delle sponde del fiume, ma anche a un moderato allargamento dell’alveo in modo da aumentare la capacità di portata a fronte di eventi straordinari. Mi batto da dieci anni ormai per una soluzione, c’è stata una controversia, ho speso 30 mila euro, sono state fatte riunioni coinvolgendo pure altre aziende vicine, si sono aperti tavoli tecnici, ma non si è cavato un ragno dal buco. Regione, Provincia e Comune di San Severino non stanno muovendo un dito per affrontare e risolvere questa vicenda che, di fatto, paralizza un’attività imprenditoriale che ha investito molto sul territorio e dà lavoro a parecchie persone. Rimuovere il problema significherebbe dare speranza alla futura crescita de ‘Il faro’, però rimango inascoltato. E con i miei clienti aspetto di fare la fine del sorcio quando sopraggiungerà quella valanga d’acqua per colpa di chi poteva fare qualcosa e invece non ha fatto alcunché”. 
Gaia Gennaretti

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