Notizie di cronaca nelle Marche
Il silenzio assordante della zona rossa di Visso, ha fatto da eco al minuto di silenzio, voluto dall'assessore comunale  Patrizia Serfaustini a tre anni dalla scossa più forte. A quell'ora, nel centro storico del borgo medievale sfregiato dal sisma non c'era già più nessuno. Diversi i cittadini che con il cuore gonfio di ricordi e di dolore, sono voluti tornare all'interno di quelle mura che hanno dovuto lasciare in fretta e furia. Tante sensazioni discordanti si sono accumulate nei loro animi: passione viscerale,amarezza, rabbia, incredulità. Pensiero ricorrente: non può morire così la perla dei Sibillini.
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"In ricordo del terzo anniversario- spiega l'assessore Patrizia Serfaustini- ho voluto una manifestazione pacifica. Alcuni dei cittadini non erano più rientrati in piazza ed è stata per loro e per noi tutti una fortissima emozione. Nel silenzio assordante della piazza, abbiamo osservato un minuto di silenzio e in quella beve frazione temporale ho invitato ognuno dei presenti a riflettere su cosa singolarmente si possa fare per aiutare il paese".
Sgomento, dolore e tanta commozione in chi solo ieri ha potuto rendersi conto di quanto accaduto tra quelle pietre intrise di storia. " Vedere il nostro gioiello così ridotto, ha fatto male a tutti, ma dobbiamo tornarci- dice l'assessore- Quello di ieri, è solo uno dei tanti appuntamenti che faremo per riportare le persone in piazza. Ci sto lavorando e credo che queste manifestazioni pacifiche, a cadenza puntuale, siano opportune visto che comunque per anni non sarà possibile riaprirla al pubblico. Con tutte le sicurezze possibili, garantite dalla presenza delle forze dell'ordine,dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, vorrremo rientrarci più spesso; se si potrà e con tutte le sicurezze del caso- sottolinea Serfaustini- una delle visite successive sarà dedicata anche alla chiesa".
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Foto di Elio Aureli 
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Ad accogliere la preoccupazione delle famiglie terremotate di Tolentino a cui erano stati assegnati i 12 appartamenti di via Filelfo che non verrebbero più acquistati dall’Erap è la presidente del Comitato 30 ottobre della città, Flavia Giombetti.

“La situazione a Tolentino – dice - , a tre anni dal sisma, è sempre quella. Su 23 appartamenti invenduti solo 4 sono stati consegnati. La preoccupazione è salita ed è ancora alta per gli appartamenti di via Filelfo.

Gli stessi che, a detta dell’amministrazione, erano stati consegnati a febbraio 2019, invece tramite Maurizio Urbinati dell’Erap abbiamo avuto la conferma che non saranno acquistati.
Un fatto che ha peggiorato la preoccupazione di coloro a cui erano stati assegnati quegli appartamenti anche perché l’amministrazione, ad oggi, non ha comunicato niente a nessuno. Ho ricevuto tante telefonate degli assegnatari che non sapevano nulla da tempo. E’ triste – conclude - vedere la mancanza di trasparenza e di comunicazione nei confronti di questa gente che attende da tre anni”.

GS

Flavia Giombetti
Flavia Giombetti


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Disservizi a tv e cellulari, il Corecom rassicura il sindaco di Sefro, Pietro Tapanelli che però chiede fatti e non parole. 

Tempo fa, nello specifico nel mese di luglio, il primo cittadino aveva segnalato continui disservizi ai segnali televisivi, in particolare modo ai canali della Rai e problemi alla rete della telefonia mobile. Una situazione “intollerabile” nel 2019 e quindi il Corecom aveva chiesto chiarimenti al Ministero per lo Sviluppo Economico chiedendo di sapere quali iniziative stesse intraprendendo per risolvere il problema e la risposta è arrivata pochi giorni fa. Il presidente regionale di Corecom Cesare Carnaroli ha spiegato che “il Mise ha effettuato un sopralluogo ed è stata coinvolta anche la Rai che ha dato garanzie circa l’integrazione di selettori di segnale in ingresso oltre a quello già esistente, nell’ambito del passaggio al nuovo standard trasmissivo Dvb-T2. Sono anche stati coinvolti i più importanti operatori di telefonia mobile che hanno assicurato la possibilità di inserire nuove stazioni radio base in grado di migliorare la copertura del segnale”. Il presidente Carnaroli si è detto molto soddisfatto ma il sindaco Tapanelli commenta: “Prendo atto con soddisfazione delle parole del Presidente Corecom Marche. Mi auguro che la visita dei tecnici del Ministero e l’impegno del comitato regionale presieduto da Carnaroli non rimangano solo nobili auspici, ma consentano veramente ai cittadini e ai turisti di Sefro di poter usufruire appieno sia dei telefoni cellulari che della televisione: due ritrovati tecnologici che immagino compatibili con l’Anno Domini 2019. È infatti prassi diffusa quella di fare ammuina quando qualche cittadino, o qualche Sindaco, si agita. Ci si prodiga, si auspica, si raccomanda, ma poi si getta la spugna con gran dignità, tanto per citare qualcuno che non c’è più. La preoccupazione non è peregrina. Anzi è ben corroborata da fatti e da azioni politiche ormai strutturali”. Tapanelli si occupa di politica da molto tempo e non può non tener conto dei tanti proclami sulla tutela dell’entroterra che negli anni si sono susseguiti e che poi sono stati puntualmente disattesi. Recentemente anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, all’evento patrocinato da Poste Italiane “Sindaci d’Italia” a cui ha partecipato, ha ancora una volta messo l’accento sull’importanza dei piccoli comuni montani. Sul ruolo delle tradizioni e della linfa vitale dell’Italia fatta da piccole e ricche differenze. “Tutto molto bello - torna a dire - ma le parole non bastano più. Gli ospedali vengono smembrati, le scuole abbandonano i terrori, la metanizzazione è scomparsa dalle priorità, nei nostri comuni terremotati la ricostruzione non parte, lavoro non c’è, non abbiamo neanche una guardia medica e le infrastrutture sono deficitarie. Giovenale scriveva: populus duas tantum res anxius optat panem et circenses (il popolo due sole cose ansiosamente desidera: pane e giochi circensi). Disatteso anche l’insegnamento del poeta latino, per cortesia - conclude - lasciateci almeno mandare messaggi su whatsapp, seguire su Instagram le influencers del momento e vedere la televisione in santa pace”.
Gaia Gennaretti 


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Giovedì, 31 Ottobre 2019 10:15

Ladri, giro di vite dei carabinieri

Giro di vite dei Carabinieri di Civitanova Marche ai ladri, intensificati i controlli del territorio.

Ieri i militari della Stazione Carabinieri di Porto Recanati, supportati  da personale della Compagnia di Intervento Operativo dell’8° Reggimento Carabinieri Lazio, hanno arrestato, in flagranza di reato,  un  uomo della provincia fermana, già noto per i suoi trascorsi penali, sorpreso con arnesi da scasso mentre rubava indisturbato del rame in una cabina enel su fondo privato in zona Pineta. L’arrestato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ed oggi sarà presentato dinanzi al Tribunale di Macerata per l’udienza di convalida ed il giudizio di rito.

Mentre, un giovane straniero residente anche lui nella provincia fermana, ieri sera è stato fermato dai Carabinieri di Porto Potenza Picena dopo la segnalazione di alcuni commercianti che poco prima avevano appena subito dei tentativi di furto nei propri negozi. L’immediato intervento della pattuglia consentiva di rintracciarlo nelle vie del centro insieme al suo correo che, invece, è scappato e fatto perdere le proprie tracce. I due, approfittando della momentanea distrazione dei commessi, avevano tentato di rubare dapprima un computer ed un telefono in un negozio di abbigliamento ma, sorpresi dal proprietario, sono scappati lasciando in strada il maltolto. Non soddisfatti, hanno poi scelto un altro negozio, dove hanno tentato di asportare delle scarpe e capi di abbigliamento ma, anche stavolta, sorpresi dalla titolare, sono scappati. Le ricerche effettuate sulla base della descrizione fornita dai testimoni alla centrale operativa hanno consentito di rintracciarli mentre giravano indisturbati nelle vie del centro, quindi hanno tentato la fuga, uno è stato bloccato ed identificato, l’altro si è reso irreperibile. Il giovane è stato deferito per tentato furto aggravato con il suo complice in corso di identificazione.

GS
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Mercoledì, 30 Ottobre 2019 18:30

Beccato con 21 agnelli rubati. Arrestato

In manette per essere stato trovato con 21 agnelli rubati. Il protagonista è C.G., cameriere 33enne di Apiro, arrestato in seguito ad un ordine di carcerazione del tribunale di Macerata. Ad eseguire l'arresto i carabinieri di Apiro. L'uomo, nel 2011, era stato trovato in possesso di 21 agnelli rubati a Cingoli nei giorni precedenti e, ritenuto in seguito responsabile del reato di ricettazione, è stato condannato a due anni di reclusione che dovrà scontare nel carcere di Fermo.
g.g.
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Dopo circa 4 anni di incessante lavoro, in un periodo sicuramente non facile a causa delle violente e devastanti scosse sismiche, il Segretario Comunale di Caldarola, Francesco Massi Gentiloni Silverj, ha passato il suo badge per l’ultima volta nel lettore del Comune di Caldarola. “Sono stati anni di importante collaborazione - ha affermato il primo cittadino Luca Maria Giuseppetti - il Segretario Massi ci ha sempre supportato e consigliato con grande professionalità e immensa disponibilità, ha guidato la parte tecnica della vita amministrativa del Comune con correttezza e abilità. Una figura indispensabile soprattutto all’indomani del terremoto. I ringraziamenti vanno al Dott. Massi anche dai componenti della precedente amministrazione con i quali ha indubbiamente trascorso più tempo dell’attuale”.

La sostituzione del Segretario Massi con un altro funzionario si è resa necessaria a causa della mole di lavoro non più sostenibile con le poche ore a disposizione di Massi, già Segretario nei comuni di Recanati e Porto Recanati.
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Scongiurata la chiusura pomeridiana dell'ufficio postale di Matelica.
La possibilità di cui si parlava da settimane aveva infatti allertato i matelicesi, ma anche i cittadini delle zone vicine che insistono in quel territorio.
Immediatamente si era attivata l'amministrazione comunale che proprio questo pomeriggio, tramite il sindaco Massimo Baldini, ha fatto sapere che il pericolo di rimodulazione degli orari dell'ufficio postale in piazza Giuseppe Garibaldi è scampato.
“L’azienda Poste Italiane - si legge nella nota pubblicata dal sindaco - , non intende sottoporre l’ufficio postale di Matelica a rimodulazione oraria". Si scongiura quindi la chiusura pomeridiana e si mantiene l’attuale servizio lavorativo. 

GS
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Mercoledì, 30 Ottobre 2019 10:50

Tre anni di niente

Retorico dire che non dimenticheremo mai la scossa che esattamente tre anni fa ha cambiato la vita di tutto il Centro Italia. Diverso, invece, soffermarsi a pensare che spesso ricordiamo perfettamente cosa stavamo facendo quando abbiamo ricevuto una notizia importante. La stessa sensazione arriva quando si torna indietro con la memoria a quella mattina del 30 ottobre 2016. E’ forse quello infatti, per alcuni, l’ultimo ricordo di ciò che stavano vivendo nella casa che hanno dovuto abbandonare in fretta e furia per la paura che arrivasse un boato più forte. Molte di queste persone sono rientrate nella loro abitazione solo con i vigili del fuoco, per mettere in una borsa gli affetti personali e nel cuore i ricordi di una vita.
Tutto è cambiato da quel giorno di tre anni fa. Le piazze che al calar della sera si erano svuotate come ogni giorno, in attesa che l’indomani la vita avesse ripreso il proprio ritmo abituale, attendono ancora che qualcuno torni a passeggiare tra quelle mura. Non sanno che, forse, molti di loro non torneranno. Perché in questi tre anni di attesa, in una delle regioni più longeve d’Italia e dove la media dell’età degli abitanti è molto alta, c’è anche chi ha lasciato questa terra senza mai mollare la speranza di ritornare nella propria casa. E’ così che il Paese delle belle arti, delle chiese e dei castelli da tre anni è ferito al cuore.

Castelsantangelo Sul Nera
Castelsantangelo Sul Nera

Attraversare lo stivale da Nord fino alla punta è come camminare in un salotto dorato dove in mezzo si inciampa su cristalli rotti e mai raccolti. Tre anni di niente, si potrebbe dire. Dove le uniche iniziative prese sono arrivate dal basso, anzi da dentro. Dal cuore di chi ha raccolto i propri cristalli e ha aperto la propria anima alla resilienza. Quella parola su cui, dopo averne tanto sentito parlare, forse per disperazione, ci si è cullati fino ad oggi e si continuerà a farlo. Tre anni di attese, dove c’è chi ha rimodulato la propria vita, dove c’è chi attende tra le pareti di un container, consapevole che ci vorrà del tempo per tornare a vivere come prima, o forse, anche quando sarà possibile farlo, non ci saranno più le forze. O addirittura, facendo qualche calcolo rispetto al sisma del 1997, quando e se tutto sarà ricostruito, si avrà la paura di sprofondare di nuovo.

Camerino
Camerino

Ma il dubbio che in questi anni si è fatto sempre più prepotente tra la gente forte di queste terre è sapere se chi governa questo Paese, tra una sfilata e l’altra nelle crepe più profonde, ha mai capito veramente cosa significhi cambiare vita, adattarsi a qualcosa che non ci si aspettava, attendere senza avere certezze, veder crollare la propria casa non per colpa del sisma, ma del tempo che scorre, quel tempo in cui non si è riusciti a far partire nemmeno le demolizioni ed i ricordi di una vita aspettano sotto le intemperie e il passare delle stagioni.

Giulia Sancricca

Visso
Visso

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Ussita


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Weekend impegnativo quello appena trascorso per il Rotary Club Camerino e per il suo presidente Mario Cavallaro. L'inizio con una cena conviviale a Villa Fornari per celebrare la giornata mondiale contro la poliomielite, uno dei progetti più significativi e lunghi che impegna il Rotary International da oltre 30 anni, insieme agli altri partner, nella lotta all'eradicazione della malattia. 
A seguire, la giornata interclub di domenica dedicata alla visita di Visso, la perla dei Sibillini danneggiata gravemente dal sisma.
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“Grazie al progetto End Polio Now - ha spiegato la dott. ssa Nunzia Cannovo - abbiamo aiutato ad immunizzare oltre 2,5 miliardi di bambini contro la polio in 200 Paesi, ne abbiamo ridotto i casi del 99,9 per cento in tutto il mondo e non ci fermeremo fino a quando non sradicheremo la malattia per sempre”.
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Ospite della serata è stato l'avvocato Andrea Covarelli, figlio di un ex presidente del club camerte, e attuale course director di un'importante didattica subacquea che ha intrattenuto piacevolmente i presenti sulla bellezza delle immersioni, mostrando anche un video girato nelle acque trasparenti di Sharm el-Sheikh, e spiegando con competenza come la subacquea può essere alla portata di tutti.
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“La giornata a Visso, organizzata in interclub insieme ai Rotary di Macerata e Macerata Matteo Ricci- ha sottolineato il presidente Cavallaro- ha voluto essere un ricordo attivo del terribile sisma del 2016, ma anche un modo per visitare e conoscere il territorio in cui opera il nostro sodalizio. Devo ringraziare in particolare i nostri soci Caterina Valenti e Gianmarco Mariani che si sono prodigati per la buona riuscita dell'evento”.

Cicerone della mattinata è stato il dott. Enrico Frinconi, cultore di storia locale, che ha accompagnato i rotariani dapprima in visita nella zona rossa di Visso, spiegando con dovizia di particolari i monumenti più significativi della storia vissana, tra cui la Collegiata di Santa Maria, la Chiesa di San Francesco, il palazzo comunale e le piazze principali, poi ci si è trasferiti presso il centro polivalente dove la relazione di Enrico si è incentrata sull'importante collezione di manoscritti del poeta recanatese Giacomo Leopardi, che il comune di Visso ha custodito gelosamente fino agli eventi sismici presso il Museo diocesano.

La collezione comunale è di particolare pregio e valore storico, perchè tra i manoscritti vi è l'ultima versione del celeberrimo sonetto “l'Infinito”.

L'interessante giornata si è conclusa per i numerosi partecipanti con un gustoso pranzo presso il ristorante “La Filanda”, con degustazione di piatti tipici locali.

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"Siamo fatti per il Cielo e lì ti rivedremo”. Con queste parole i colleghi del liceo classico di Macerata hanno salutato Giorgio Lorenzini, professore e direttore dell'Orchestra Feronia di San Severino scomparso domenica mattina all'età di 67 anni dopo mesi trascorsi al Santo Stefano di Porto Potenza. Un bruttissimo malore molti mesi fa da cui non si era più ripreso e domenica il suo cuore ha smesso di lottare.
Oggi i funerali nella chiesa di San Domenico, inevitabilmente gremita. In tantissimi lo conoscevano e lo stimavano. A celebrare, il nipote Fra Sergio Lorenzini.
“Giorgio, eri una gran brava persona - sono state le parole della lettera dei colleghi del liceo -. Sei una gran brava persona, perché la tua storia non è finita. Dovrei dirti quanto eri amabile, generoso, sempre pronto a rendere più piacevole le ore di scuola. Dovrei parlare di quanto fossi amato dai ragazzi e di come trasmettevi l’amore per la sapienza e per la musica ai giovani. Dovrei ricordare i nostri discorsi ma forse è meglio parlare di adesso, dei sentieri che stai percorrendo verso la luce di Gesù. Se l’uomo fosse solo materia no si spiegherebbe da dove derivi l’Ouverture de Tristan. Siamo fatti per il Cielo e lì ti rivedremo”.
g.g.

 
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