Banca dei Sibillini: a Macerata arriva la settima filiale
Un risultato non scontato visto il terremoto che tre anni fa ha reso inagibili tre filiali della banca (quella di Pieve Torina, di Camerino e di Caldarola) e che ha colpito gli stessi dipendenti: “Con le scosse siamo stati colpiti tutti o quasi in prima persona. Tutti abbiamo perso la casa o comunque abbiamo avuto problemi in famiglia ma nonostante questo ci siamo subito rimboccati le maniche. La domenica del 30 ottobre - racconta - un mio collega è andato subito a prendere i soldi e i documenti e con gli scatoloni abbiamo recuperato tutto, mettendoci a disposizione dei clienti. Siamo andati tutti alla filiale di Tolentino che era quella più grande e ancora agibile, ci siamo sistemati nell’archivio e ognuno di noi cercava di portare avanti le proprie filiali. È stata dura ma non abbiamo perso un minuto”.
Poi è arrivato un camper attrezzato a banca ed è stata un’esperienza che Bassetti ricorda con commozione. Permetteva ai dipendenti della Banca dei Sibillini di essere alcuni giorni a Pieve Torina ed altri a Caldarola continuando così ad essere vicini ai propri clienti: “Le persone venivano da noi per cercare conforto, si sfogavano ed era più importante questo di tutto il resto. È stata un’esperienza forte. Poi i contanair, i due attacchi al bancomat di Caldarola. Ma ci siamo sempre per i clienti”.
g.g.
Il comandante della stradale saluta Camerino
cc
Acquedotto sul Nera: “Serve la conferma per la concessione”
Gioie e dolori condivise oggi dal presidente dell’Aato 3, Stefano Montemarani, in conferenza stampa. Insieme a lui, Marco Blunno, Presidente Società per l´Acquedotto del Nera, Giorgio Piergiacomi, Presidente Apm, Fabio Marchetti, Amministratore delegato Astea, Romano Carancini, Sindaco di Macerata e Simone Pugnaloni, Sindaco di Osimo.
“Con i 50 litri al secondo aggiuntivi derivanti dalla sorgente San Chiodo, a Castelsantangelo sul Nera - ha detto Montemarani - abbiamo potuto erogare acqua di ottima qualità e a costi contenuti aggiungendo anche i comuni di Treia, Appignano, Montecassiano, Montefano e Osimo. Qualora non venisse confermata questa concessione, questi comuni si troveranno a dover rinunciare a tale preziosa risorsa. E lo opera dell’acquedotto, che dobbiamo assolutamente portare a termine, va avanti da tanti anni e a conclusione arriverà a porto Recanati passando per Osimo, Loreto e Castelfidardo. È il nostro mandato - aggiunto - la forte volontà di tutti i sindaci perché cittadini hanno già pagato per un servizio che ancora non tutti riescono ad avere”.
L’acquedotto a quindi raggiunto 11 comuni su 22 soci e anche il presidente della società dell’Acquedotto sul Nera ha ribadito l’importanza di ottenere la conferma della concessione, elogiando poi il grande lavoro di squadra che è stato fatto: “ L’acqua è di qualità eccellente, non necessita di spese di sanificazione e potabilizzazione e ora ci sono in ballo questi 50 litri al secondo che sono fondamentali. Noi, come società, diamo un contributo del 30 - 40 per cento, E con noi sono coinvolti anche Assm di Tolentino, Assem di San Severino, Apm di Macerata e Astea di Osimo”.
Il sindaco Carancini da parte sua ha ringraziato Blunno Per il lavoro che hai svolto insieme alla sua governance: “poter far arrivare l’acqua minerale in tutti questi comuni è una grossa soddisfazione anche per noi sindaci che vogliamo completare la missione con il coinvolgimento di Apm e Astea. Apm peraltro - ha spiegato - ha anticipato un intervento che poi la società dell’acquedotto rimborserà. Solo per un attimo possiamo pensare al risultato perché dobbiamo metterci subito al lavoro per tutti gli altri cittadini che al momento non possono usufruire di un servizio. Di sicuro essere al 27 novembre e non avere ancora la proroga della concessione di certo non aiuta. Serve un’intesa con il Parco Nazionale dei Sibillini. E poi scandaloso che il governo nazionale, con la silente posizione della regione, abbia finanziato l’anello dei Sibillini e non l’acquedotto”.
In chiusura Montemarani ha chiarito che per la conferma della concessione “serve l’ok vincolante dell’ente Parco, nello specifico dei dati che testimonino che il corso del fiume non sarebbe inficiato dai prelievi dell’acqua. La società dell’acquedotto da parte sua ha già prodotto la documentazione di propria competenza”.
G.G.
Muccia, demolizione palazzo Tupini ex sede del Comune
"L'emozione è grande - commenta il primo cittadino Mario Baroni- Pur non essendo più di proprietà comunale, quell'edificio esisteva da appena la guerra. In quell'area c'era già la sede del vecchio comune che incendiata durante l'ultima guerra mondiale, fu ricostruita anche grazie al contributo dell'onorevole Umberto Tupini la cui famiglia era originaria di Muccia. All'ingresso del palazzo - spiega il sindaco- una lapide ne ricorda l'inaugurazione avvenuta nel 1946 e alla quale partecipò lo stesso on.Umberto Tupini, all'epoca Ministro di Grazia e Giustizia, vice presidente dell'Assemblea Costituente e uno dei padri della nostra Costituzione. Vederlo cadere a pezzi fa un certo effetto, proprio perchè pur non essendo più sede degli uffici comunali e ormai di proprietà privata, il palazzo racchiude un forte segno identitario del nostro comune". Quanto all'ultima casa comunale, l'edificio di riferimento è invece Palazzo Paparelli in vicolo dell'Arco, acquistato a suo tempo dall'amministrazione e attualmente inagibile. "Sarà quella la nostra sistemazione futura non appena avremo la possibilità di avere i fondi per poterlo ricostruire- dice il sindaco- Poco prima del sisma del 24 agosto 2016 eravamo pronti ad inaugurare la parte inferiore dello stabile della quale era stato ultimato il restauro. Dopo tutta la devastazione, dovremmo rimettere di nuovo le mani al recupero dell'immobile che ci auguriamo di poter avviare quanto prima, in modo da lasciare i container e riuscire ad avere una struttura che sia degna di un comune".
cc
Due anni agli arresti per l’aggressore del dottor Giuli
g.g.
Comitato ordine e sicurezza a Macerata, più prevenzione coi giovani
Sono intervenuti i Sindaci - o loro delegati - dei Comuni di Macerata, Appignano, Corridonia, Montefano e Treia e i rappresentanti di altri Comuni della zona.
La riunione del Comitato è stata preceduta da un incontro tecnico con il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Macerata e con i Comandanti delle Stazioni dipendenti e dei Reparti Sede nel corso del quale è stata illustrata al Prefetto la situazione dell'area.
Dopo una prima analisi dei dati statistici, da cui è emerso un complessivo calo del numero dei reati rispetto agli anni passati e la conferma di un territorio profondamente sano e votato alla legalità, i lavori si sono anzitutto concentrati su una programmazione delle attività da porre in essere sul territorio nel medio e lungo periodo. Si è registrata una completa unità di intenti e una totale condivisione degli obiettivi da raggiungere per garantire migliori condizioni di sicurezza. Queste potranno essere favorite anche dalla concreta attuazione degli strumenti forniti dai più attuali sistemi di videosorveglianza e dalla "sicurezza partecipata", che forniscono un importante contributo nel perseguimento delle comuni finalità. In molti comuni è emerso che il controllo del vicinato si è rivelato uno strunento estremamente efficace.
Particolare attenzione è stata riservata anche alle azioni di contrasto alle frodi ed alle truffe informatiche, su cui ultimamente sono state condotte numerose
operazioni della Polizia locale e delle Forze di polizia, che saranno ulteriormente implementate nel prossimo periodo. L'incontro è stata anche l'occasione per affrontare il tema dello spaccio e delle dipendenze in generale per il quale è stato stabilito un rafforzamento dell'attività. Il Prefetto ha anche evidenziato l’esigenza di aumentare la consapevolezza nei giovani delle conseguenze derivanti dall’uso di droga, dall’abuso di alcool, dal gioco d’azzardo e dall’uso incontrollato di social. Importante il ruolo della famiglia che può trovare un utile sostegno oltre che nella scuola, nello sport, nei medici di famiglia, nell’associazionismo religioso.
g.g.
Operaio cade da impalcatura, arriva l'eliambulanza
Maceropoli: quando il dramma diventa gioco
Un’idea, quella del Maceropoli, che arriva proprio da Ussita, Visso e Castello, in particolare da “Peppe lu Mattu”, quel personaggio nato per caso sul web di cui non si conosce la vera identità.
Uno pseudonimo nato per gioco che, creando un account Facebook, ha deciso di diventare una sorta di Pasquino maceratese che fa il dispettoso e rompe le uova nel paniere a tutti.
“L’obiettivo - ci confida - quello di tenere accesi i riflettori su un territorio devastato e abbandonato. Maceropoli è nato come un gioco - spiega Peppe lu Mattu nel dialetto che lo contraddistingue - ho iniziato a giocarci, poi pensandoci, avendo ripreso le stesse logiche del Monopoli, vorrei capire se è possibile stamparlo e commercializzarlo per recuperare fondi e fare donazioni per questi luoghi”.
Gli imprevisti, le probabilità, fanno riferimento a situazioni specifiche del luogo e della regione e se da un lato, di primo acchitto, possono far sorridere, dall’altro fanno riflettere su quanto lunghe e mai rispettate siano state le promesse degli ultimi tre anni.
Ma la gente di montagna, come Peppe lu Mattu, dimostra ancora una volta che basta rimboccarsi le maniche per andare avanti. Così, se durante l’anno lo si fa con il lavoro, in vista delle feste il personaggio misterioso delle zone di Ussita, Visso o Castello propone di farlo in maniera divertente, con un gioco che potrebbe dar vita ad Ussita ad un torneo di Maceropoli per la raccolta fondi.
Ora che lo abbiamo trovato, sicuramente continueremo a tenervi informati sull’iniziativa a scopo benefico di Peppe lu mattu.
Giulia Sancricca
Aggredito il direttore del Sert.
Aggredito Gianni Giuli, Direttore del Dipartimento di Dipendenze dell’Area Vasta 3, e quindi dei Sert di Macerata, Civitanova e Camerino. Pare che il gesto sia stato compiuto da un uomo della provincia che in quel momento non era lucido. Sarebbe accaduto oggi intorno alle 12:30 al Sert di Macerata. Dopo l'aggressione (Giuli è stato colpito al capo) è stato soccorso e portato al pronto soccorso cittadino dove gli hanno applicato dei punti. Le sue condizioni non sono gravi. Sul posto i carabinieri di Macerata che hanno già individuato l'identità dell'aggressore. Si tratta di un 36enne di San Severino, nullafacente e in cura proprio al centro diretto da Giuli. Dopo averlo colpito senza apparente motivo, oggi, si è dato alla fuga per poi essere rintracciato dopo pochissimi minuti vicino alla stazione ferroviaria. Una volta preso dai carabinieri della Radiomobile, guidata dal tenente Massimiliano D'Antonio, non ha opposto resistenza e quindi è stato arrestato per lesioni pluriaggravate, violenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. È stato trattenuto nella camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Macerata per l’udienza di convalida fissata per domani.
g.g.
Villa Marconi, dieci case di nuovo agibili. Il 3 dicembre taglio del nastro
Saranno restituite alla cittadinanza le case di Villa Marconi. Da poco conclusi i lavori di ripristino (si tratta della seconda opera pubblica che Bolognola porta a termine e interamente finanziata con denaro pubblico), il 3 dicembre è previsto il taglio del nastro. A darne notizia è l'assessore Benita Montecchiari, presente stamattina alla presentazione della nuova stagione sciistica di Bolognola. " L'appuntamento è per il 3 dicembre 10:30 a Villa Marconi. Questa festa - ha affermato - per noi è davvero il segnale della rinascita e della ripresa. Sono 10 alloggi completamente ristrutturati e che saranno rimessi in possesso dei bolognolesi che li occupavano prima del sisma. Questa è una grande soddisfazione e una grande notizia per noi: oltre al turismo, alla ripresa di Pintura, crediamo sia importante concentrarsi sul proprio paese e sui cittadini. Per quel giorno sarà sicuramente presente il presidente della regione Luca Ceriscioli, aspettiamo il ministro alle Infrastrutture e, forse, ma non diciamo nulla per scaramanzia, anche qualcun altro. Intorno alle 12 ci trasferiremo a Pintura per tagliare il nastro delle attività che hanno voluto riaprire. Lì c’è tanta aria nuova con persone nuove, tanta voglia di fare e tante capacità".
g.g.