Castelsantangelo senza giornali. La lettera aperta alla Regione
Castelsantangelo, oltre al drammma del terremoto non viene riconosciuto nemmeno un diritto sancito dalla Costituzione. È risaputo infatti che dal 2016 non vengono consegnati i giornali nonostante dallo scorso anno, ad aprile precisamente, gli abitanti siano entrati nelle Sae e le attività commerciali abbiano riaperto. Il problema è stato già più volte segnalato ma questa volta è un residente ad inviare una lettera aperta alla Regione: "Tutti hanno sfidato le difficoltà - esordisce - ma l’amore per il territorio e la fiducia di momenti migliori è stato ciò che ha mosso molti di noi al rientro a casa. Purtroppo non è semplice e la mancanza dei servizi si sente sempre più, anche quelli che alcuni definiscono minori. Subito dopo il rientro abbiamo lanciato un appello vista la mancanza della consegna dei giornali, che prima del terremoto era giornaliera, un diritto sancito dalla Costituzione quello dell’informazione". Il 12 Luglio 2018, dopo vari appelli, scrivemmo a tutte le Istituzioni e Associaizioni di Categoria, a parte le risposte di rito, ricevemmo dall’Assessore Angelo Sciapichetti una risposta molto formale che diceva che si portava a conoscenza della situazione la Conferenza Stato Regioni e del gruppo tecnico ed infine diceva che con le associazioni di settore avrebbero affrontato l’argomento. Ma questo è avvenuto un anno e cinque mesi fa. Dell'argomento, nel tempo, si sono occupate diverse testate locali e nazionali e, dopo tanto clamore, il giorno dell'arrivo del presidente Conte a Castelsantangelo l'assessore regionale Pieroni aveva dichiarato che se non ci avesse pensato l'agenzia di distribuzione si sarebbe fatta carico la Regione anche se non ha competenza diretta. Insomma, la promessa era che entro fine i giornali sarebbero di nuovo arrivati.
"Bene - scrive Lattanzi - siamo a fine anno e dei giornali non se ne vede traccia e sono passati quasi due anni al rientro della popolazione, certo problemi da risolvere sono molti, ma se si prendono degli impegni nei confronti di chi ha scelto di rientrare, nonostante le difficolta, bisogna dosare le parole ed evitare di dire cose che non si è capaci di mantenere. Confidiamo ancora nel Presidente Ceriscioli e negli Assessori Pieroni e Sciapichetti di uno scatto finale, nell’ultimo giorno dell’anno, che risolva il problema. Certo è che se nel nuovo anno la situazione non sarà risolta avvieremo azioni più incisive rivolgendoci anche alla Procura della Repubblica. Tanti cari auguri di buon anno a tutti - conclude - e per chi vive nelle zone terremotate sia meglio almeno dell’anno precedente".
Gaia Gennaretti
Anas, nel 2019 sbloccati nuovi cantieri per 2,5 miliardi
Nel 2019 la società ha riavviato la fase di appalto delle nuove opere con 9 bandi di gara pubblicati per un importo complessivo di oltre 1,6 miliardi di euro, in controtendenza rispetto all’anno precedente. La produzione complessiva è stata pari a 1,066 miliardi di euro, con una minima flessione rispetto al valore del 2018 di 1,076 miliardi, dovuta alla crisi che ha colpito le aziende di settore e alle criticità legate agli iter burocratici di autorizzazione delle opere. Risultati positivi anche per le assunzioni con 1.250 nuovi dipendenti di cui oltre la metà a tempo indeterminato. Per il nuovo anno inoltre, si prevede di assumere 900 nuove persone.
“È stato per Anas – ha dichiarato l’Amministratore delegato Massimo Simonini - un anno intenso, ricco di sfide e di risultati importanti, grazie anche al consolidamento dell’appartenenza al Gruppo Fs Italiane. Nel 2019 abbiamo realizzato un processo di pianificazione degli investimenti e di programmazione dei lavori che ci ha permesso non solo di sbloccare alcuni cantieri fondamentali, ma di investire ingenti risorse nella manutenzione programmata. La riorganizzazione della struttura aziendale, che ha assicurato la razionalizzazione dei processi e la maggiore rapidità decisionale, potenziando al contempo il presidio del territorio, ha permesso ad Anas di migliorare gli standard di sicurezza della nostra rete, garantendo agli utenti continuità territoriale e qualità dei servizi”.
Nuova scuola a Fiuminata, la latitanza del Miur
È la classica storia all'italiana quella che accade a Fiuminata. Il plesso Leopardi presenta un indice di vulnerabilità troppo alto (0,09 e la normativa stabilisce a 1 il corretto valore), portanto, pur non essendo inagibile ha bisogno, per garantire sicurezza a studenti e insegnanti, di essere demolito e ricostruito. A tal proposito il Comune ha già fatto realizzare uno studio di fattibilità e per il 31 dicembre 2020 prevede di avere anche il progetto esecutivo per una scuola in legno e acciaio, sicura, e rispondente alle più recenti normative. Ma è proprio a questo punto che si inserisce la burocrazia italiana che ha evidentemente il potere di creare problemi anche laddove non ci sarebbero. "Abbiamo partecipato - racconta il sindaco Vincenzo Felicioli - al bando del Miur denominato Sisma 120 per i 120milioni di euro che mette a dispozione del Centro Italia Per la messa in sicurezza, l'adeguamento sismico o la nuova costruzione di edifici pubblici adibiti ad uso scolastico. Ad ottobre è stata approvata la graduatoria finale nella quale risulta che Fiuminata, su 567 richieste, è arrivata 82esima. Le domande ammesse a finanziamento erano 53. Ad un esame più attento ci siamo accorti che c'era stato un errore: era stato ritenuto che l'opera non fosse inserita nella programmazione triennale di edilizia scolastica 2018-2020. In realtà la scuola di Fiuminata è inserita in questa programmazione ma per un mero errore materiale riporta un codice Ares diverso da quello indicato nella domanda di partecipazione al bando". Insomma una svista della Regione. Il Miur, pur riconoscendo l'errore ha rigettato l'istanza e la Regione, con un atto ufficiale ha comunicat, il 13 dicembre, il nuovo e corretto codice Ares che attribuirebbe, se riconosciuto, al Comune ulteriori 3 punti e il conseguente scorrimento in graduatoria al 55esimo posto. Ben diverso, in un'ottica di futura estensione del finanziamento, dall'82esimo.
"Ad oggi - torna a dire Felicioli - nonostante la comunicazione formale della Regione, il Miur non ha dato risposte e non vorremmo essere costretti a fare ricorso al Presidente della Repubblica. Vogliamo che, in una società di diritto, ci venga riconosciuto quanto ci spetta".
(Per un approfondimento della vicenda si rimanda al prossimo numero de L'Appennino Camerte).
Gaia Gennaretti
Incidente lungo la strada dei pali, un ferito
f.u.
Sarnano: atti vandalici al Parco del Serafino
San Ginesio, incendio in un sottotetto
Si incendia la canna fumaria in una abitazione. Fiamme nel sottotetto e al piano terra. È accaduto stamattina intorno alle 11 a San Ginesio, località Morico. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco da Tolentino e Macerata. Non ci sono persone coinvolte.
Blitz della finanza: sequestrata droga e 5.500 euro in contanti
Due sono i soggetti denunciati, mentre altre cinque persone sono state segnalate alla Prefettura per l’adozione dei provvedimenti di competenza.
g.g
Due chili di eroina nascosta nei mini Mars.
Avevano nascosto oltre due chili di eroina in ovuli all'interno delle bustine dei mini Mars. Beccati tre uomini dal Reparto Operativo comandato dal tenente colonnello Walter Fava e dalla Compagnia di Macerata (coadiuvati dalla stazione di Porto Recanati e dal Norm di Civitanova) agli ordini del maggiore Roberto De Paoli. L'attività è stata condotta ieri, nel pieno delle feste natalizie: numerosi sono stati i controlli su strada effettuati dalle pattuglie dell’Arma, con 130 persone controllate, e 3 arresti effettuati con un maxi sequestro di eroina pura, oltre due chili. Il servizio ha richiesto l'impiego di 30 Carabinieri e diversiposti di controllo per monitorare l’area compresa tra la città di Macerata e la costa civitanovese fino a Porto Recanati.
Verso le 16 di ieri, nella periferia di Porto Recanati, all’altezza del Rione Le Grotte, durante uno dei controlli è stata fermata una BMW nera con a bordo tre soggettu: una coppia della provincia di Macerata e, seduto dietro, un cittadino pakistano, risultati tutti con precedenti di polizia per stupefacenti.
Dalla perquisizione, è emerso che lo straniero nascondeva nello slip un involucro con una dozzina di grammi di eroina, mentre ai piedi del sedile posteriore, sotto alcune buste di latte c’era un sacchetto della spesa con all'interno 7 confezioni da 18 pezzi di “mini Mars” al cioccolato. Dentro, non dolcetti ma ovuli di eroina pura. Dagli accurati accertamenti effettuati dai militari è emerso che ogni ovulo conteneva quasi 17 grammi di eroina pura ciascuno; in tutto sono risultati 126 ovuli per un totale di 2,115 chili.
Lo stupefacente era eroina “brown sugar”, di qualità pregiata, e avrebbe fruttato un volume d’affari di circa 400mila euro nella vendita al dettaglio.
g.g.
Lite tra ciclista e automobilista.
È successo oggi a Tolentino, nei pressi del Supermercato Oasi. A litigare un automobilista e due ciclisti. Il primo accusava gli altri due di non pedalare in fila indiana e quindi di intralciare il traffico. Non riuscendo a superarli, l'uomo alla guida del'auto ha fatto notare la cosa ai due ciclisti e uno dei due ha iniziato a discutere con l'automobilista. Ma dalle parole sono passati alle mani e una radiomobile dei carabinieri, passando di lì per un servizio di pattugliamento, è intervenuta a lite ormai terminata potendo constatare che dopo essersi schiaffeggiati reciprocamente, l'automobilista aveva preso la bicicletta e l'aveva scagliata dalla collina dell'Oasi dentro la sottostante Frau. Il ciclista ha, poi, chiesto l'intervento del 118 non perchè necessitasse di particolari cure mediche, ma per "cristallizzare" la situazione prima di procedere ad eventuali reciproche querele.
g.g.