Notizie di cronaca nelle Marche

Rischio di spopolamento e degrado del tessuto produttivo nelle aree interne amplificati a dismisura dalla devastazione del sisma, richiedono misure di sostegno economico diversificate e più incisive. Ne è sicuro l'on. Mario Morgoni (Pd) della commissione Ambiente di Montecitorio che ieri, ha visitato Ussita accompagnato dal tecnico Angelo Cipro e dal segretario regionale di Federcontribuenti Marche Maria Teresa Nori. Una visita che è servita a rafforzare la propria convinzione sull’urgenza di rivedere la perimetrazione del cratere sismico, soprattutto in termini di rilancio e di prospettiva futura. “ Le criticità già preesistenti delle aree interne e sensibilmente  aggravate dal sisma- dice il parlamentare del PD- richiedono una programmazione specifica e di forte rilancio; è necessario un lavoro di buonsenso fatto insieme tra maggioranza e opposizione. L’impressione è che man mano che si va avanti, si vede quale divario vi sia tra alcune delle realtà come quella che ho visitato ieri, e altre della provincia di Macerata  anche vicine. Non possiamo curare allo stesso modo zone colpite in modo massiccio dal terremoto, fortemente compromesse  non solo nel tessuto edilizio ma anche in quello socio-economico e, realtà che hanno invece riportato danni più marginali, la cui riparazione diventa l'unico elemento di risposta necessaria. Visitando Ussita (e credo che andando avanti nel tempo le problematiche si faranno ancora più  drammatiche), ho rafforzato la consapevolezza  della necessità di una sorta di terapia shock in termini di ripresa delle attività produttive e della vita delle comunità, specialmente nelle aree più colpite e nelle aree interne, altrimenti,- sottolinea Morgoni-  credo che metteremo a rischio la stessa civiltà dell'Appennino, perché  è una civiltà che rischia di scomparire. Occorre  intanto accelerare le procedure per la ricostruzione e per questo, occorre che il governo, aldilà delle timide risposte che ha cercato di dare, faccia molto di più per dotare strutture, Uffici della Ricostruzione e comuni, del personale e degli strumenti necessari per esaminare in tempi non biblici le pratiche e quindi, partire con slancio per quello che riguarda la ricostruzione vera.  E poi- aggiunge -  se vogliamo veramente aiutare chi è del posto a rimanere in quelle zone e incoraggiare anche qualcuno che possa avere la volontà e l’ambizione di investire in quelle zone offrendogli gli strumenti necessari, dal momento che c’è un territorio che non ha avuto solo danni ma un vero disfacimento del tessuto edilizio, economico e sociale, è lì che dobbiamo intervenire, in una fascia più circoscritta e individuata sulla base della gravità dei danni, mettendo  in atto misure incisive e durature di almeno un decennio. Credo che dovremmo concentrarci su questo, altrimenti, commetteremo un grosso errore e la politica darà un altro segnale negativo, quello di essere assoggettati solo alle esigenze di carattere elettorale senza  guardare invece a quelle che sono le esigenze vere, proposte dai fatti e dai problemi. Non ci sono terremotati di serie A o di serie B- precisa l’onorevole del PD- e la proposta non è di non ricostruire da qualche parte; ricostruire occorre dovunque, ma c’è qualche realtà, che non necessita solamente di riparare edifici, bensì di ricostruire un’idea di comunità, di società e di economia. E se noi non interveniamo su questo tema, faremo un danno all’intera comunità maceratese. Io abito a Porto Potenza Picena ma credo che se tutti anche dalla costa non si faranno carico di questa esigenza, il danno non sarà solo per chi vive in quelle zone montane ma si rifletterà sull’intero territorio della Regione Marche.Se lasciamo interi paesi rasi al suolo solo in attesa di una ricostruzione materiale, senza rianimare un tessuto economico che poi possa aiutare la gente a ritornare in qualche modo, se li lasciamo soli ad arrabattarsi nel cercare una soluzione, rischiamo il deserto di quelle aree. Io questa battaglia e questo tema  non ho intenzione di mollarlo perché - conclude il parlamentare-  voglio sapere dalla politica tutta, e lo chiedo anche alla mia parte, se sia serio, se sia responsabile o meno, se sia una risposta da dare o no, quella di diversificare con una intensità in termini inversi pari a quella che è stata l’intensità del terremoto. Ritengo che, maggiore è stata l’intensità del sisma in certe zone, maggiori debbano essere le misure da applicarsi”.    

C.C.

Ussita Morgoni

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Il nuovo anno si apre a Castelraimondo con l’affidamento dell’incarico per la riqualificazione delle vie principali del centro – Corso Italia e viale Europa. Nei giorni scorsi infatti il Comune, a seguito della delibera di giunta con la quale l’amministrazione comunale ha sottolineato la volontà di provvedere ad una riqualificazione del centro urbano fornendo gli indirizzi al settore competente, ha affidato all’architetto Ubaldo Severini, dello studio Severini Associati di Tolentino, l’incarico per l’individuazione di strategie da seguire, dal punto di vista urbanistico, per localizzare la ricostruzione dei prossimi anni e di individuare nuovi spazi di delocalizzazione per edifici privati e le attività produttive danneggiate dagli ultimi eventi sismici. Un lavoro, ritenuto necessario e urgente anche in considerazione dell’avvio dei lavori privati sul tessuto edilizio connessi alla ricostruzione, quello di effettuare una progettazione architettonica inerente ai due assi viari principali, al fine di imprimere uno sviluppo organico dell’area adiacente al centro storico.

“In questo periodo di difficoltà legate principalmente al terremoto – ha affermato il sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli – con l’amministrazione comunale abbiamo ritenuto fondamentale imprimere un incentivo alla crescita della nostra cittadina, attraverso l’incarico di un progetto di riqualificazione e arredo urbano delle arterie principali, che sono le più trafficate e quelle dove hanno sede moltissime attività economiche e abitazioni. Crediamo che oggi bisogna essere capaci di guardare oltre il terremoto, mandare il segnale che noi non ci siamo fermati, andare avanti e rendere Castelraimondo ancora più accogliente, vivibile, attrattiva per gli operatori economici che possono investire e credere in questo territorio, dare insomma alla nostra comunità un incentivo ulteriore per crescere”.
g.g.

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Controlli per le festività di Capodanno. Sequestrati 1740 prodotti pirotecnici senza il marchio “CE” e denunciate 6 persone. Controllati 19 locali notturni, in alcuni dei quali sono emerse irregolarità alle porte di sicurezza, abusi edilizi e mancanza del legale rappresentante all’interno del locale. In 20 sono stati denunciati. Questo è il bilancio delle operazioni pianificate dal questore Antonio Pignataro a cui hanno collaborato, oltre alla Polizia di Stato, anche Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. 

I controlli, svolti in occasione delle festività, precisamente dall’1 a 31 dicembre, avevano l’obiettivo da un lato la vigilanza sul commercio  e la detenzione di artifici pirotecnici, dall’altro la verifica del rispetto della normativa da parte dei locali di intrattenimento per quanto concerne la sicurezza dei locali. Tutto questo, per tutelare la sicurezza dei cittadini, specie dei giovani che affollano i locali.

Interessate ben 25 strutture distribuite in sei comuni, di cui 19 locali notturni tra discoteche e night e 6 esercizi commerciali adibiti alla vendita di materiale pirotecnico.

Per quanto riguarda il materiale pirotecnico non riconosciuto, personale della Squadra di Polizia Amministrativa della Questura ha sottoposto a sequestro 1740 manufatti mancanti del marchio “CE” e denunciato 6 persone. Due i casi in cui è stata registrata l’assenza delle prescritte cautele per la detenzione e il deposito delle materie esplodenti con conseguente esposizione a rischio dei locali. 

In particolare in un locale in cui erano in vendita prodotti pirotecnici, sono state rilevate le uscite di sicurezza ostruite da merce in esposizione e la cassetta contenente il manicotto antincendio chiusa con nastro adesivo e coperta in modo da non essere vista.

Per quanto riguarda invece i controlli ai locali notturni, essi si sono concentrati in special modo nella notte di San Silvestro in cui sono stati impegnati anche Carabinieri del Comando per la tutela del Lavoro e unità cinofile antidroga della Guardia di Finanza.

19 i locali sottoposti a controllo, in alcuni dei quali sono state riscontrate irregolarità come porte di sicurezza chiuse, abusi edilizi nonché l’inosservanza dell’obbligo della presenza del legale rappresentante all’interno del locale. Inoltre in più casi sono stati identificati buttafuori privi di abilitazione e si è proceduto alla loro denuncia per l’esercizio abusivo della professione.

In totale, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 20 persone.

Inoltre sono state rilevate e contestate 10 infrazioni amministrative per inosservanza alle norme che disciplinano i locali di intrattenimento.

L’attività delle Forze dell’Ordine ha interessato anche l’esterno dei locali ove sono stati effettuati posti di controllo con l’identificazione di 130 persone e al controllo di 85 veicoli. Due i giovani multati poiché trovati in stato di ebrezza all’interno di un locale, circostanza nella quale è stato necessario l’intervento dell’ambulanza per soccorrere i predetti.

Infine, non si sono registrati feriti a causa dei fuochi d’artificio.
g.g

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Pronti per la Festa del Torrone 2019?  L’impasto di mandorle, zucchero e miele sta prendendo vita in formato ultra gigante, grazie alla consueta maestria di Paolo Attili, pasticcere provetto di Casa Francucci. Gli ingredienti sono sempre gli stessi ma, anno dopo anno, la sapiente lavorazione artigianale, riesce ad aggiungere sempre un tocco di sorpresa in più. Una storia che ha più di cent’anni quella della ricetta originale della famiglia Francucci, rielaborata e rivisitata in numerose ed invitanti proposte. La magia del torrone record di bontà, come da lunga tradizione, si ripeterà nel giorno dell’Epifania; quest’anno, per la prima volta, il lungo serpentone dolce percorrerà la nuova piazza del Sottocorte Village. Domenica 6 gennaio, a partire dalle ore 15.30, gli spazi della nuova area commerciale di Camerino saranno riempiti dal tipico dolce, vanto della città; la misurazione del torrone e il taglio, come di consueto, precederanno l’assalto agli assaggi della specialità. A fare da cornice alla manifestazione organizzata dalla Pro Camerino, l’arrivo a sorpresa della Befana accompagnata da ospiti d’eccezione e, sotto il tendone geo-struttura del City Park, alle ore 18.00 l'entusiasmante concerto dell'Orchestra di fiati  Città di Camerino 

C.C.

Nella foto sotto, l'edizione dello scorso anno al City Park

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Da Nord a Sud, in un unico video di auguri da tutta Italia per un 2019 di veri cambiamenti. L’idea è stata di Francesca Forconi, di San Severino, che subito dopo le scosse del 2016 si è rimboccata le maniche e, grazie ad un tam tam anche sui social network, ha fatto arrivare alle popolazioni terremotate tantissime donazioni di ogni genere. Dai suoi appelli si è creata una fittissima rete di solidarietà che ha coinvolto l’Italia da Nord a Sud, isole comprese.

Quest’anno, in pochissime ore, questa rete si è unita nel video di auguri per il nuovo anno: tutti insieme, terremotati, associazioni benefiche e liberi volontari. Fra i messaggi, anche quello di nonna Peppina.

“Si sono costruiti rapporti meravigliosi - dice - che hanno legato persone da nord a sud, isole comprese. Quando dico che nel mio cuore c'è un pezzetto di ogni parte d'Italia non lo dico così tanto per dire, ma perché è la realtà. Mi scuso con tanti amici rimasti fuori da questa piccola idea - aggiunge - ma questa mia follia è nata due giorni fa in tarda mattinata e con poco, tramite passaparola, si è ingigantita”.

Per vedere il video, basta seguire il link sottostante.

https://www.facebook.com/100000669079497/posts/2204067149625566/

G.G.

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Capodanno all'insegna della fraternità e della vicinanza per l'arcivescovo Francesco Massara che nella Giornata mondiale della pace e solennità di Maria Santissima Madre di Dio ha celebrato messa nel tendone di Muccia intrattenendosi in paese anche per il pranzo di comunità . Accolta con particolare calore dalla popolazione, la presenza di mons. Massara è riuscita ad imprimere un significato ancora più intenso al primo giorno dell'anno, trascorso con spirito di unione e condivisione. A fare gli onori di casa il sindaco Mario Baroni con il parroco Don Gianni Fabbrizi. Dopo la messa e la visita in zona rossa l'arcivescovo si è unito agli oltre cento commensali per il pranzo servito sotto il tendone imbandito a festa. 

Muccia 2

Un Capodanno sicuramente diverso per lo stesso pastore della Diocesi di Camerino San Severino Marche, lontano dalla sua casa e dal suo territorio d'origine: " Ho trovato un paese chiuso per il terremoto ma aperto nel cuore e nell'accoglienzaDa questa gente- ha detto- c'è solo da imparareHo trovato una grande famiglia, una comunità bella che ha sofferto molto. La messa insieme nel tendone e il ritrovarsi a tavola per il pranzo sono state occasioni speciali per condividere le loro vite, le loro attese, le loro speranze". " Un'esperienza bellissima  e unica - ha dichiarato il sindaco Baroni-. Sensazioni forti e positive per noi che per la prima volta abbiamo salutato il nuovo anno tutti insieme, in un bellissimo clima di amicizia amplificato dalla presenza del nuovo arcivescovo. Già lo scorso 8 dicembre mons. Massara era venuto a trovarci e, proprio in quell'occasione, aveva manifestato la sua volontà di tornare all'inizio del nuovo anno per pranzare insieme. Abbiamo pensato che sarebbe stato bello condividere questo momento e così è stato. La risposta positiva della gente e l'apprezzamento unanime hanno regalato a questa giornata un'atmosfera di particolare gioia e commozione. Il modo di porsi genuino e amichevole dell'arcivescovo, le sue parole di conforto e comprensione- ha sottolineato il sindaco- hanno conquistato tutta la comunità. Credo che chi dimostri di essere vicino alla gente e alle sue difficoltà non possa che essere accolto con piacere e benevolenza". 

Carla Campetella

Muccia3

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