Notizie di cronaca nelle Marche
Domenica, 17 Marzo 2019 15:24

San Severino, motociclista a Torrette

È successo oggi nel primo pomeriggio, all’incirca intorno alle 14. Un motociclista di 61 anni era in sella alla sua moto è caduto rovinosamente a terra per cause ancora in corso di accertamento. Stava girando in gruppo nei dintorni di Chigiano, frazione settempedana. I traumi e le lesioni riportate hanno indotto i sanitari del 118 a richiedere l’intervento dell’eliambulanza per trasportare l’uomo a Torrette di Ancona. Le sue condizioni comunque non sarebbero gravi.
g.g.

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È successo ad Appignano dove un trentenne della provincia di Macerata, già noto alle cronache, indebitamente utilizzato la carta di credito di un parente e prelevato altrettanto indebitamente, denaro. I militari della stazione di Appignano lo hanno denunciato. Tutto parte dalla denuncia di un cittadino della provincia di Macerata che si rivolge ai carabinieri di Appignano poiché nota alcuni prelievi, per circa 2mila euro, dalla carta di credito che è in suo possesso e che lui non aveva mai eseguito. Subito i militari si sono messi al lavoro per acquisire le immagini della videosorveglianza della banca da cui venivano effettuati i prelievi e si è scoperto che colui che ritirava il denaro non era altro che un parente dell’uomo che aveva denunciato l’accaduto il quale, Nel corso delle frequentazioni dell’abitazione del suo congiunto, aveva avuto modo di prelevare la carta, effettuare i prelievi e poi rimetterla a posto. Oltre al danno ora dovrà ricucire anche i rapporti di parentela.
g.g.

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Domenica, 17 Marzo 2019 09:35

Truffa del Rolex, denunciato

I militari della stazione di Treia hanno denunciato un soggetto campano, di 34 anni e già noto alle forze dell’ordine, per truffa, uso di atto falso e sostituzione di persona. Un signore della provincia voleva vendere un prezioso orologio Rolex del valore di svariate decine di migliaia di euro attraverso un sito dedicato. Un soggetto interessato a telefonato al venditore ed è stato organizzato l’incontro per concretizzare la compravendita. L’acquirente voleva acquistare l’orologio con un assegno e il venditore prima di accettarlo si è recato in banca per un controllo. Essendo il titolo di un istituto diverso dalla banca a cui il venditore si era rivolto, è stata contattata la filiale di riferimento in Campania. L’interlocutore però ha assicurato che l’assegno era buono e a quel punto è stato messo all’incasso. Pochi giorni dopo, con l’amara sorpresa, il venditore ha appreso dalla banca che il titolo non era genuino. Disperato e non sapendo cosa fare visto che l’acquirente non era più raggiungibile, ha realizzato di essere stato truffato e si è rivolto ai carabinieri. Nel corso della denuncia anche riferito di aver ricevuto pochi giorni dopo la vendita, una telefonata da parte di uno sconosciuto con l’accento campano, che lo ha deriso del fatto di essere stato truffato.

Subito e militari si sono messi all’opera acquisendo le immagini delle telecamere dell’istituto bancario per avere il volto del compratore che aveva addirittura accompagnato il malcapitato.

Dalle indagini si è scoperta una cosa assai particolare: la filiale a cui era stata chiesta la genuinità del titolo sostiene di non aver mai ricevuto alcuna chiamata per la verifica. Questa circostanza è ancora in via di accertamento attraverso anche l’analisi del traffico telefonico dell’utenza dalla quale il venditore aveva ricevuto la telefonata canzonatoria. 

In ogni caso i militari hanno individuato una serie di soggetti dediti a truffe analoghe così il passo successivo è stato quello di comparare le varie immagini di personaggi con quelle a visita dalla videosorveglianza. È emersa così la perfetta sovrapposizione con il soggetto denunciato.
g.g.

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Sabato, 16 Marzo 2019 18:54

Malore in macchina, accosta e muore

Tragedia oggi pomeriggio intorno alle 17:30. Una donna era al volante della sua auto, una Opel bianca, quando all'altezza della frazione di Corgneto, a Serravalle del Chienti, ha accusato un malore. Ha fatto solo in tempo ad accostare la macchina, il malore le è stato fatale e nonostante l'intervento del 118 e il trasferimento all'ospedale Torrette di Ancona in eliambulanza, a nulla sono valsi gli sforzi dei soccorritori. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco.

  g.g.

 

 

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"Michele è con noi!". E' il messaggio che d'ora in poi si alzerà ogni giorno dalla piazza centrale di Camerino, in ricordo di Michele Scarponi. Una dedica dal traguardo della VI tappa della Tirreno Adriatico che esattamente 10 anni fa lo vide vincitore. Testimonianza d'affetto orgoglioso quella che la città di Camerino ha voluto tributare alla sua memoria, nel corso di una cerimonia toccante, dominata dall'abbraccio avvolgente del grande campione marchigiano, dallo stesso punto d'arrivo iridato del 2009, accompagnato dall'entusiasmo del pubblico e dai salti di gioia dei suoi fan. Dieci anni dopo, piazza Cavour è tornata ad essere affollata per tutta la durata della cerimonia, promossa dalla Fondazione Michele Scarponi, dall’Ads Frecce Azzurre, in collaborazione con Unicam e Comune di Camerino.

Targa Scarponi parterre

"L'aquila di Filottrano ha preso il volo" ma resterà per sempre nel ricordo di Camerino e di quanti l'hanno conosciuto, nella vita di tutti giorni, come in quella di straordinario campione. Che Michele fosse lì con il suo solare sorriso, è passato nella mente di quanti ne hanno ripercorso le gesta, i valori di umanità, l'incontenibile energia. Insieme alle autorità militari, la celebrazione  ha riunito i familiari di Michele, il presidente dell'Avis Frecce Azzurre Sandro Santacchi, il sindaco Gianluca Pasqui, il prorettore di Unicam Andrea Spaterna, il presidente della Federazione ciclistica delle Marche Lino Secchi e, a testimoniare il legame umano e di stima ben oltre il rapporto col corridore, hanno voluto esserci anche i dirigenti sportivi Gianni Savio e Beppe Martinelli e, gli amici e colleghi Luca Panichi e Marina Romoli. 

Targa Scarponi interventi

L'emozione del video di apertura, ha lasciato spazio alle parole commosse del presidente Sandro Santacchi, nell'esprimere vicinanza ai familiari e, nel tratteggiare l'umanità e la generosità della persona. Santacchi ha sottolineato doveroso farne memoria  per sempre  e, in particolare, in coincidenza con una giornata che fu per lui di felicità assoluta. " Ho avuto l'onore di conoscere Michele Scarponi in un'occasione di festa organizzata dai fans a Recanati, in un momento di grande difficoltà per Camerino- ha detto il sindaco Gianluca Pasqui-. In quell'occasione ho potuto apprezzare la sua generosità nei confronti della nostra terra e noi questo uomo che ci è saputo stare vicino nella sofferenza, desideriamo portarlo con noi come esempio di vita, come uomo, marito e padre. Il minimo che potevamo fare- ha aggiunto- era lasciare un piccolo segno ma grandissimo nei contenuti: con quella targa che lo vuole ricordare vincitore, in un posto che oggi è segno di distruzione ma che è stato il traguardo che ha contribuito a rilanciare lo stesso grande campione. Questo il messaggio di Camerino alla famiglia, ai tanti sportivi, dedicato ad una persona che era e rimarrà per sempre un esempio, per quello che è stato capace di fare nello sport e nella vita  e per quello che è riuscito a trasmettere a chi lo ha conosciuto". Esempio di vita, di professionalità, di serietà, determinazione e dedizione anche per il prorettore di Unicam Andrea Spaterna, il quale ha definito lodevole l'iniziativa, quale segno tangibile della riconoscenza di un territorio. A celebrare la memoria del campione si sono aggiunte le parole del presidente della federazione ciclistica marchigiana, Lino Secchi che lo ha conosciuto fin dai primi sogni da ragazzino e dalle prime pedalate, affrontando il ciclismo col divertimento iniziale e più seriamente nelle categorie agonistiche superiori, senza mai perdere la tenacia tipica dei marchigiani, che gli ha permesso di raggiungere risultati significativi. Messaggi d'affetto sono stati rivolti al babbo Giacomo, alla mamma Flavia, al fratello Marco e alla sorella  Silvia: " So benissimo che ognuna di queste occasioni è un modo per riaprire una ferita ma- ha detto- l'inaugurazione della targa a Camerino e quello che vediamo in giro per tutta l'Italia, sono testimonianze che la presenza di Michele continua tra noi. Le braccia di Michele che gioisce della sua vittoria non sono alzate, sono braccia aperte in un saluto d'inclusione. E' un volerci abbracciare, cosa che avrebbe fatto anche oggi da qui, in modo plateale e assolutamente sincero. Un gesto che ci dice tanto e che dobbiamo sempre portarci dietro. La sua figura sarà sempre presente tra noi in ogni punto del Paese segnato dal suo ricordo e, a sostegno del messaggio portato avanti dalla Fondazione che porta il suo nome, anche in tutti coloro che andando per strada, cercano protezione e sicurezza ". Nobiltà d'animo e dedizione, in evidenza anche nell'intervento del giornalista ascolano di Bicisport Enzo Vicennati che ha inteso sottolineare la pronta adesione del grande ciclista ad eventi benefici in favore delle popolazioni terremotate.

Nella foto sotto, al centro Marco Scarponi, fratello di Michele; alla sua sinistra il rappresentante del Fan Club e alla destra il caporedattore di Bicisport Enzo Vicennati

Targa Scarponi Fans Club

" Un fratello speciale che aiuta ad andare avanti me stesso, la mia famiglia e tanti ragazzi, perché la forza di Michele è ancora grandissima". Così  Marco Scarponi, nel descrivere  le attività della Fondazione e del racconto che porta di suo fratello nelle scuole d'Italia: storia di una famiglia e di un territorio, storia di sport, di sacrificio e fatica, storia di allegria che, in un attimo, si imbatte nella tragedia della violenza stradale che fa 10 vittime al giorno. " Quando racconto di tutto questo ai ragazzi, mi abbracciano, mi guardano negli occhi e, in quel momento sembra che Michele sia lì con noi. E io percepisco che mi trovo nel posto giusto". Sul palco anche Gianni Savio che nel 2008 ha dato la possibilità a Michele di tornare nel grande ciclismo dopo l'episodio negativo della sua carriera; quel giorno di 10 anni fa a Camerino c'era anche lui e nel rivedere le immagini, ne ha parlato come la sua soddisfazione più grande in 35 anni da direttore sportivo. Altre grandi soddisfazioni sportive dategli da Michele, la vittoria di due tappe al Giro d'Italia e l'essere stato, oltre che grande corridore, una grande persona. " Michele è con noi sempre, con quel suo grande sorriso ironico e un po' scanzonato". Dei tanti corridori incontrati come direttore sportivo, Beppe Martinelli ha tracciato il ricordo di un grande e serio professionista: " In squadra ne parliamo ogni giorno con la freschezza e la serenità di quando era con noi. Parlarne mi resta difficile da qui, ma sento che sarà sempre con noi". Ai due direttori sportivi, Marco Scarponi ha fatto omaggio della maglia della fondazione, definendola "la nuova squadra di Michele". Piene di esemplare coraggio ed energia, le toccanti testimonianze di Luca Panichi e Marina Romoli, le cui brillanti carriere ciclistiche sono state segnate da terribili incidenti stradali che li hanno costretti in carrozzina. Il disvelamento della targa, affissa sulla stele posizionata davanti al palazzo ducale, ha concluso una mattinata densa di testimonianze d'affetto sincero, grande emozione e autentici esempi di vita su cui riflettere.  

C.C.

Sandro santacchi e Marco Scarponi

La targa in ricordo di Michele Scarponi

Targa Scarponi piazza gremita

Nella foto, il prorettore di Unicam Spaterna, il sindaco Pasqui, Marco Scarponi, Silvia Scarponi , il presidente Ads Frecce Azzurre Santacchi, il presidente della federazione ciclistica Marche Lino Secchi

Targa Scarponi svelamento

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Bruttissimo incidente oggi pomeriggio intorno alle 15. Un uomo stava praticando parapendio sopra la zona de Le Grazie, a Tolentino, quando per cause in corso di accertamento è caduto da una altezza di 15 metri, non lontano dalla fabbrica della Nuova Simonelli. Immediati i soccorsi del 118 che hanno chiesto l’intervento dell’eliambulanza per trasferire l’uomo a Torrette di Ancona.
g.g.

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Scioglie ogni dubbio e si presenta ai matelicesi. Il consigliere di minoranza Massimo Baldini oggi ha presentato la sua candidatura a primo cittadino per la tornata elettorale che si appresta ad iniziare. La sua lista civica si chiamerà “Matelica Futura” e avrà tra le fila dei sostenitori l’appoggio del centrodestra e del Movimento 5 Stelle. 

Prima di tutto, dice, si deve lavorare per ricomporre la spaccatura creatasi negli ultimi cinque anni di amministrazione Delpriori: “Non c’è stata progettualità e programmazione verso il futuro e inoltre abbiamo sofferto di una mancanza di collaborazione e dialogo costruttivo. Noi vogliamo ridare forza alla nostra amatissima città come un tempo, quando facevamo dei piani a lungo termine”.

Non sono stati resi noti i nomi del resto della squadra ma il programma di Baldini pare essere già ben chiaro e dovrà tenere conto delle difficoltà economiche. La ricostruzione post sisma dovrà 

rappresentare il volano per una ripartenza concreta e tangibile. Impensabile non sfruttare tutte le opportunità di finanziamento che si prospetteranno ma, cosa più importante, “la squadra si è già suddivisa in gruppo per controllare la situazione del Comune in base ai vari settori. Visiteremo i quartieri per ascoltare i cittadini e daremo tutta l’importanza possibile alla nuova scuola, alla ricostruzione, e a tutti i problemi che possono pesare sulla vita dei miei concittadini”.

Con lo slogan “Lavorare per Matelica” dunque, si apre ufficialmente la campagna elettorale. Il simbolo di “Matelica Futura” è composto da un lampione, segno di nuova luce, colline che rimandano a quelle tipiche del territorio, dalla fontana con l’acqua che dà vita e la torre simbolo di rinascita dopo l’ultima distruzione di Matelica da parte dell’imperatore Ottone nel 1199.
Gaia Gennaretti 

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Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha ricevuto in visita istituzionale, nella sede provvisoria del Municipio a palazzo dei Governatori, i parlamentari marchigiani del Movimento 5 Stelle, senatore Giorgio Fede, membro della Commissione lavori pubblici, e onorevole Rachele Silvestri, membro della Commissione attività produttive.

La delegazione pentastellata, accompagnata dal consigliere comunale Mauro Bompadre e da altri simpatizzanti tra cui Cadia Carloni e Maurizio Bocci, docente dell’Università Politecnica delle Marche esperto nella costruzione di strade, ha incontrato il primo cittadino per affrontare insieme alcuni temi legati alla viabilità della Val Potenza, all’emergenza e alla ricostruzione post terremoto ma anche altri argomenti di stretta attualità riguardanti la sanità marchigiana e, più in generale, il territorio. 
g.g.

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"Richieste di accesso ad atti disattese, atti non ufficializzati, voci, indiscrezioni, progetti e movimenti sono una indegna rappresentazione dell’impegno di questa amministrazione nell’affrontare un tema tanto delicato. Domandare è lecito, rispondere è cortesia, negarsi ancora è a questo punto inaccettabile".

E' di nuovo polemica sul caso della nuova scuola Luzio. Centrosinistra per San Severino e circolo Fratelli d'Italia, due forze politiche diamteralmente opposte, hanno trovato una convergenza nel sottolineare "ancora una volta il comportamento inadeguato e irrispettoso dell'amministrazione Piermattei nell'affrontare un tema tanto delicato".

Lo scorso anno Francesco Borioni del Centrosinistra aveva organizzato una assemblea pubblica per parlare della nuova scuola che, si vociferava e lo si crede tuttora, sarebbe stata realizzata nella zona pianeggiante che precede la frazione di Cesolo, in piena periferia. Questa scelta non aveva visto d'accordo la maggior parte delle forze politiche di minoranza ad eccezione del solo Massimo Panicari del centrodestra.

"Pur più volte sollecitata a gestire in maniera più limpida e aperta la questione - scrivono ora FdI e Centrosinistra - con il coinvolgimento delle minoranze e dei cittadini, l'amministrazione prosegue col suo modus operandi, inaccettabilmente. Perché qui si tratta di affrontare un percorso che va a tracciare le vie di sviluppo di una comunità, il suo impianto sociale, economico, urbanistico. La scuola è uno dei poli gravitazionali attorno a cui si muove la comunità, con i suoi equilibri delicati. La collocazione di questo organo pulsante nell’ambito del tessuto urbano e comunale non è un fattore di secondaria importanza. Il sindaco ci scrive 'non si ritiene opportuna l’eventualità di discutere l’argomento in una pubblica assemblea' e ancora che 'il progetto esecutivo… sarà condiviso con le Istituzioni scolastiche… si instaurerà un confronto anche con i componenti della minoranza'. Ma quando? Quale minoranza è stata coinvolta?". Nel corso dell'assemblea organizzata da Borioni infatti, il sindaco aveva assicurato che non era stata presa alcuna decisione e che si stavano solo valutando diverse opzioni. Ma da allora non se n'è più parlato anche se non sembra che l'amministrazione se ne sia stata con le mani in mano. Un'idea progettuale c'era: "Dove sono le valutazioni fatte? Cosa è stato preso in considerazione, quali opzioni sono state considerate fattibili e quali no? Perché, diciamocelo, qualcuno avrà lavorato per questo, no? E dove sono i risultati di questo lavoro? Sicuramente - aggiungono - nella formulazione di una strategia, a seguito di una progettazione di fattibilità tecnica e economica, l’amministrazione avrà interloquito con altre istituzioni, ed in che maniera ci si è rapportati con le istituzioni coinvolte? In quali termini, per cosa? Perché tanto riserbo? Perché in una tal questione mica si tratta di essere discreti, in democrazia vige l’obbligo di restituire con chiarezza, trasparenza e onestà il proprio operato ai cittadini, tanto più quando questi richiedono a gran voce di essere informati".  

g.g.

 

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Ieri ricorreva il suo 50esimo anniversario di sacerdozio. Ma è per domani la grande festa per celebrare l'importante traguardo raggiunto da don Aldo Romagnoli. Alle 18 è prevista la messa a San Domenico a cui seguirà una cena nell'omonimo chiostro organizzata dal gruppo scout San Severino 1. Don Aldo è da sempre per moltissimi settempedani un punto di riferimento, con il suo sorriso e le sue parole rassicuranti e piene di forza. Oggi ricopre il ruolo di vicario e di parrocco, tra le mille difficoltà in una Chiesa che ha tanto bisogno di giovani per un ricambio generazionale. Romagnoli è anche e soprattutto un faro per centinaia di giovani e di persone che ha contribuito ad educare grazie al gruppo scout che lui stesso ha fondato insieme a Marta Bellomarì e a Delio Stortini. Tutti con loro sono cresciuti con valori indissolubili, nel rispetto di se stessi e del prossimo, della bellezza della natura e della vita. Don Aldo è uomo di poche parole ma con un colpetto in volto o sulle spalle ha sempre comunicato più di mille parole. Non si può poi dimenticare l'impegno per la Caritas che svolge un servizio di vicinanza alle categorie più deboli e bisognose. 

g.g.

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