Notizie di cronaca nelle Marche
Inadempienze delle normative Covid: un bar resta chiuso per 5 giorni.
È quanto imposto dai carabinieri di Pollenza che nella tarda serata di ieri, durante i controlli degli esercizi pubblici del territorio svolti nell’ambito del servizio a largo raggio disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, hanno accertato, in un bar di Casette Verdini, le violazioni relative all'assenza di informazioni in lingua straniera sull’obbligatorietà dell’uso della mascherina di protezione, nonché la mancata compilazione giornaliera del registro delle pulizie e delle sanificazioni del locale, entrambe previste dalle norme in materia di contenimento dell’infezione da COVID-19.


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L’associazione HELP S.O.S. Salute e Famiglia Onlus ha donato due televisori e due termoscanner agli ospedali di Macerata e San Severino. Una donazione che vuole contrastare situazioni di disagio familiare, sociale e sanitario. “L’associazione nasce dopo la chiusura del punto nascite e della pediatria dell’ospedale di San Severino – dice la presidente dell’associazione Cristina Marcucci – Per noi, che siamo un’associazione di mamme, i reparti di pediatria e neonatologia sono fondamentali, quindi abbiamo deciso di donare, grazie ai fondi raccolti con il 5x1000, i termoscanner e i televisori”.

Le TV saranno destinate alle camere di degenza dei bambini che ne sono sprovviste: ”Mancherebbero ancora altri televisori, quindi questo è anche un appello che faccio a chi vorrà aiutarci. Gli scanner sono invece per l’ambulatorio pediatrico e per il consultorio. Un grazie va al dottor Castellini che, nonostante la chiusura del reparto, ha sempre dato grande disponibilità”.

Red.
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Ulteriori significativi sviluppi nelle attività di indagine relative alle irregolarità accertate in due aziende agricole di Loro Piceno e Tolentino, dedite alla produzione di vegetali “Bio”, che a maggio scorso sono state denunciate per frode aggravata nell’esercizio del commercio e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Nello specifico, i Carabinieri Forestali avevano a suo tempo appurato che in queste aziende erano stati utilizzati alcuni fertilizzanti e fitosanitari vietati nelle coltivazioni biologiche, con lo scopo di incrementare la resa delle coltivazioni stesse.

Gli ulteriori approfondimenti d’indagine si sono sviluppati nel filone degli accertamenti legati all’illecito percepimento da parte delle due aziende di finanziamenti pubblici destinati all’avvio e allo sviluppo di colture biologiche, quando in realtà – è stato appurato – sono state diversamente gestite.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Macerata i Carabinieri Forestali hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal GIP del Tribunale di Macerata, che ha disposto il sequestro della somma di denaro percepita indebitamente come contributi pubblici pari ad 86mila 158 euro.

GS

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Nella serata di giovedì i Carabinieri della compagnia di Camerino, in concerto con i Carabinieri del N.A.S. di Ancona e la Polizia Locale, hanno effettuato i controlli di routine per assicurare il rispetto delle norme per il contenimento del contagio da Coronavirus e quelle previste dal Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Controllate cinque attività commerciali, mentre sono state dodici le persone multate per aver violato le disposizioni sull’uso della mascherina e sugli assembramenti. I controlli sono stati effettuati nei luoghi più frequentati della movida di Camerino. A margine anche i controlli sulle strade, con due persone denunciate per guida in stato di ebbrezza.

Red.
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Giovedì, 08 Ottobre 2020 15:23

Incidente a Passo di Treia, auto contro moto

Incidente dopo le 14 a Passo di Treia, nella zona del campo sportivo.
Per cause in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine, in via del Potenza si sono scontrate un'auto e una moto.
Immediatamente sono stati avvertiti i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato il motociclista in ambulanza all'ospedale di Macerata.
Nonostante l'impatto, comunque, le condizioni del ferito non dovrebbero essere gravi.


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Partirà il 15 ottobre la campagna antinfluenzale nelle Marche.
È la Regione a rendere nota la data che definisce "in anticipo di un mese rispetto al consueto avvio".

Un tema, quello dei vaccini, che ha acceso il dibattito pubblico nei giorni scorsi anche per via delle richieste fatte da Federfarma Marche e Nazionale sui dubbi delle quantità in arrivo e delle date di arrivo nelle farmacie. (Un approfondimento con l'intervista al segretario Federfarma Regionale ida Maria Kaczmarek è stato pubblicato nel settimanale L'Appennino Camerte in edicola da oggi).

"Come ogni anno - si legge nella nota regionale - il vaccino sarà offerto gratuitamente a tutti gli anziani che abbiano superato i 65 anni di età. Saranno inoltre vaccinati gratuitamente i soggetti di qualsiasi età affetti da malattie e condizioni che mettono a rischio di sviluppare severe complicanze. Altre categorie per le quali la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata sono gli operatori sanitari, gli operatori dei servizi essenziali, le donne in gravidanza, i ricoverati in strutture di lungodegenza, i donatori di sangue. Infine, per la prima volta, potranno essere vaccinati gli adulti tra i 60 e i 64 anni e i bambini in età compresa tra 6 mesi e 6 anni.

L’ASUR Marche - prosegue la nota - , che organizza la vaccinazione anti-influenzale in collaborazione con gli altri Enti del SSR, ha ordinato un totale di 421mila dosi, con un incremento del 40% rispetto alle dosi previste per la stagione 2019-2020, ampliando la gara alla massima quota possibile.  Considerata l’opportunità di estendere la vaccinazione anti-influenzale ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni ed agli adulti tra 60 e 64 anni, come suggerito dal Ministero della Salute, l’Osservatorio Epidemiologico Regionale ha effettuato un’analisi che ha stimato in circa 530mila le dosi necessarie secondo i diversi scenari di copertura vaccinale. Tenuto conto delle dosi totali ordinate dall’Asur le dosi ritenute necessarie per coprire in maniera complessiva le esigenze stimate risultano pari ad almeno ulteriori 110mila unità. Questa valutazione è stata trasmessa il 2 ottobre scorso dal Servizio Sanità della Regione Marche al Ministero della Salute e una richiesta di compensazione è stata avanzata da molte altre Regioni. Nel frattempo le dosi ordinate stanno arrivando in tempi scaglionati e già in questi giorni è in corso la distribuzione capillare dei vaccini disponibili.

Per far fronte in maniera ordinata a tutte le esigenze di vaccinazione - concludono - , nel mese di ottobre Asur Marche darà  priorità ai soggetti  anziani, ai pazienti più fragili e agli operatori sanitari, grazie al consueto impegno dei Medici di Medicina Generale che, insieme ai Pediatri di Libera Scelta, hanno dato ampia disponibilità alla collaborazione, assieme ai Servizi vaccinali dei Dipartimenti di prevenzione".

GS
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Sono stati identificati gli autori delle minacce al sindaco di Potenza Picena e al Questore di Macerata.
È stata portata a termine la brillante operazione portata avanti dalla DIGOS di Macerata dopo che il 24 aprile scorso, in occasione dell'Anniversario della Liberazione, a Potenza Picena comparvero, affissi in vari punti della città,  numerosi volantini adesivi con la fotografia del sindaco Noemi Tartabini  raffigurata a testa in giù e la frase "CREDERE, OBBEDIRE, PENZOLARE" con chiaro riferimento alle note vicende di Piazzale Loreto.

Immediata la reazione della Questura di Macerata che, grazie al dispositivo di sicurezza disposto dal Questore Antonio Pignataro in occasione della festività del 25 aprile, ha consentito un intervento immediato a Potenza Picena da parte degli uomini della DIGOS diretta dal Vice Questore Maria Nicoletta Pascucci, che hanno potuto da subito raccogliere preziosi elementi probatori successivamente diventati decisivi  per le indagini e per la successiva individuazione dei responsabili del gesto.

La fotografia del sindaco Tartabini, peraltro risalente a quando era in gravidanza, suscitò subito le reazioni di tutte le forze politiche che condannarono in modo unanime l'ignobile gesto. La fotografia si diffuse velocemente in rete e la notizia ebbe da subito ampio risalto sia sulla stampa locale che nazionale.


Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Macerata, in particolare in prima persona  dal Procuratore Giovanni Giorgio, condotte sia con metodi tradizionali che telematici attraverso la testimonianza di decine di persone, l'attenta visione dei video registrati dalle telecamere di sorveglianza, servizi di appostamento e pedinamento, l'approfondita analisi  dei dati raccolti e dei tabulati telefonici nonchè le perquisizioni locali effettuate in provincia, hanno consentito di chiudere il cerchio intorno a due soggetti, entrambi residenti in provincia che sono stati denunciati e indagati dalla Procura della Repubblica per il reato di minaccia aggravata. Sono tutt'ora in corso ulteriori indagini per verificare se nella vicenda siano coinvolte anche altre persone.

GS




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Avvicendamento alla direzione del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La direzione di Carlo Bifulco, iniziata nel 2016 quando, arrivando direttamente dal Portogallo dove stava svolgendo la sua attività di ricerca in Ingegneria Forestale e delle Risorse Naturali all'Università di Lisbona, ha assunto la guida del Parco, è terminata lo scorso 31 agosto.
Al suo posto, temporaneamente, la direzione è stata affidata a Maria Laura Talamè.
Bifulco lascia una realtà presa in carico durante le drammatiche conseguenze del sisma, ma che è riuscito comunque ad amministrare in una situazione di emergenza. Ora, a subentrare nel ruolo di direttore in qualità di facente funzione Maria Laura Talamè, dipendente del Parco dal 1998. "La scelta del Consiglio Direttivo è ricaduta sulla responsabile dell'ufficio promozione ed educazione ambientale del Parco - dichiara il presidente Andrea Spaterna - una donna di grande esperienza e di acclarate competenze gestionali, che, siamo convinti, saprà traghettare efficacemente la direzione per i prossimi mesi, fino alla nuova nomina da parte del Ministero dell'Ambiente". 
A lui fa eco il vicepresidente Alessandro Gentilucci: "Nel ringraziare l'ingegner Bifulco per il lavoro sin qui svolto con competenza e passione, voglio augurare un buon lavoro alla dottoressa Talamè, certo che saprà interpretare questo ruolo nel migliore dei modi".

GS
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Tavolo di lavoro, a Camerino, per la realizzazione del progetto che vede al centro l’attivazione di un nuovo corso di formazione nel settore tessile, con la collaborazione dell’Istituto professionale Gilberto Ercoli e di docenti e collaboratori dell'Università di Camerino.
Sostenuto dal sindaco Sandro Sborgia, martedì scorso si è tenuto il primo incontro: 
“L’obiettivo - spiega il primo cittadino - è passare dall’aspetto formativo a quello operativo, quindi dal laboratorio al creare dei posti di lavoro attraverso professionalità specializzate nel settore tessile. Così si riavvierebbe quella che per Camerino è stata un’attività che nella sua storia ha rappresentato una delle principali eccellenze. Da tanti studi, infatti, si può risalire a come la città fosse punto di riferimento nel settore tessile: all’Archivio di Stato della sezione di Camerino e nei maggiori Archivi italiani si può approfondire l’importanza di questa che può rappresentare una nuova possibilità. Come sempre detto – prosegue Sborgia – è fondamentale guardare al futuro e creare nuove possibilità, anche ripartendo dalla nostra storia e dalle nostre peculiarità. Un ringraziamento a tutte le parti interessate per il lavoro che stanno portando avanti”.

Presenti la vice sindaco Lucia Jajani, la professoressa Emanuela Di Stefano, storica dell’economia e delle società appenniniche e collaboratrice Unicam, il dirigente scolastico Claudio Falistocco, gli ingegneri e i docenti Mariano Marzola, Paolo Marchetti, Paolo Gentili. 

“Tutto nasce – spiega la professoressa Di Stefano - dalla certezza che Camerino ha avuto una tradizione manifatturiera che è stata la sua ricchezza per quasi un millennio, dal 1200 a fine 1800. È stato per secoli il maggiore centro tessile dello Stato Pontificio: fino al ‘500 per quanto riguarda i tessuti lanieri per poi convertire la produzione nel settore serico e divenire un polo di eccellenza per la seta, veli, damaschi, amuerri, tanto da essere, fra Seicento e Ottocento, seconda produttrice solo dopo Bologna, stando agli studi più recenti. Ecco, da questo è emersa la nostra volontà di tornare alla vocazione originaria. È un primo passo, intanto, partendo dalla formazione e dalla specializzazione”.
Il prossimo incontro sarà per fine ottobre.

GS


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In attesa della prima riunione della Giunta regionale che sarà successivamente chiamata a nominare il nuovo direttore dell'Area Vasta 3, l'attuale facente funzione Nadia Storti ha nominato il nuovo direttore medico del presidio ospedaliero unico.
Questo, infatti, il ruolo affidato al 65enne molisano Carlo Di Falco, ben diverso da quello di direttore sanitario ricoperto da Alessandro Maccioni fino alle dimissioni rassegnate a fine luglio scorso.

L'esperienza di Di Falco alla direzione di due cliniche private, unita alla sua carriera di medico e docente universitario, servirà a coordinare le attività dei diversi presidi ospedalieri dell'Area Vasta 3, da Camerino a Civitanova.
Nessuna scelta, invece, da parte della Regione Marche, sulla nomina del nuovo direttore sanitario che non spetta a Nadia Storti, bensì alla Giunta regionale.
Ma è stato proprio il presidente Francesco Acquaroli ad anticipare che la presentazione del nuovo esecutivo avverrà prima del 19 ottobre, precisando che dipenderà da una serie di lavori e scadenze che portano via dal dialogo, confermando che "se non ci saranno problemi a inizio settimana prossima si arriverà a una determinazione".

Prima di quella data, dunque, del nome del direttore sanitario neanche l'ombra, così come non si saprà prima della riunione di Giunta che dovrà decidere la nomina.

Una attesa, quella intercorsa dalle dimissioni di Alessandro Maccioni alla nuova nomina, dovuta anche al cambio del governo regionale. Era stato proprio l'ormai ex assessore Angelo Sciapichetti ad evidenziare come, a pochi giorni dal voto, sarebbe stato meglio attendere il nuovo esecutivo per nominare la direzione sanitaria.

GS

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