Notizie di cronaca nelle Marche
Sono stati attimi di paura quelli vissuti da una famiglia di Caldarola per un incendio che si è sviluppato all'interno del proprio appartamento in via Loreto.

Per cause al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco, probabilmente a causa del corto circuito di un elettrodomestico situato all'interno del garage, una densa nube di fumo ha invaso l'abitazione, con gli occupanti costretti ad uscire e a lanciare l'allarme.

Sul posto una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino, che ha provveduto alle operazioni di bonifica.

Fortunatamente nessuna conseguenza per gli occupanti dell'appartamento.



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Anche quest’anno piazza Del Popolo avrà il suo albero di Natale. Gli operai del Comune hanno provveduto a posizionarlo al centro dell’ovale simbolo della Città di San Severino Marche mentre in tutte le vie prosegue l’opera di installazione delle luminarie che, per le prossime festività, saranno interamente finanziate dall’Amministrazione comunale in segno di vicinanza ai titolari delle attività che sono alle prese con tante difficoltà nell’anno dell’emergenza Covid.

L’albero, un grosso abete che arriva dalla pineta di Serripola, è alto 12 metri e misura 4 metri di diametro.
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“Il Natale 2020 sarà un Natale anomalo e molto difficile ma non per questo non dovrà portare gioia nei nostri cuori facendoci vivere il senso della comunità e dell’unione - spiega il sindaco Rosa Piermattei che, insieme all’assessore comunale al Commercio, Jacopo Orlandani, e all’intera Giunta comunale, ha deciso di salutare così le imminenti festività - Nonostante tutto vogliamo che vie e piazze siano sfavillanti come sempre, certi che quello che stiamo vivendo sia destinato prima o poi a diventare nient’altro che un brutto ricordo. Vogliamo anzitutto essere vicini a chi sta affrontando mille difficoltà, alle tante persone che soffrono, alle loro famiglie. Ci accontenteremo dell’essenzialità certi che anche questo difficile passaggio possa aiutarci a comprendere il verso significato delle feste”.

L’accensione delle luminarie natalizie avrà luogo il 5 dicembre con una sobria cerimonia in piazza Del Popolo.
C.C.
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La stagione sciistica deve iniziare. Le Regioni, con gli impiantisti e le loro organizzazioni, e gli Enti locali stanno facendo il massimo per definire regole chiare per la riapertura. Code da gestire e contingentare, riduzione del numero di persone nelle telecabine, organizzazione e distanziamento per annullare il rischio di contagi. Tre punti fermi, chiari a tutti i proprietari e i gestori degli impianti, condivisi. Azzerare il rischio primo imperativo”. Questa la posizione espressa dall’Uncem sulla stagione sciistica che sarebbe alle porte, in una discussione che coinvolge anche l’alto maceratese, con le sue vette che hanno visto la prima neve qualche giorno fa. Un tema che preoccupa: zona arancione significa niente spostamenti e quindi niente introiti per gli impiantisti e per la filiera turistica legata alle piste.

Chiara la posizione di Cristina Gentili, sindaco di Bolognola, chiara anche quella di Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e Consigliere nazionale Uncem: “Stiamo cercando, rispettando i numeri della pandemia, di trovare una soluzione anche per la stagione sciistica nel nostro territorio. Regole ferree e certe potrebbero aiutare a garantire un’operatività, che significherebbe reddito in queste zone già colpite duramente dal sisma di quattro anni fa, che stanno ancora stentando a livello economico. Chiaro che la priorità deve essere una: la tutela della salute dei cittadini, operatori e turisti. La salute certamente non è soltanto fisica e legata al virus: quello è il primo aspetto da preservare, ma lavorare per trovare il modo di permettere alle persone di portare avanti le loro attività economiche è il nostro compito e il nostro dovere”.

Red.
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Il Coronavirus non ferma la Colletta Alimentare, ne cambia solo le modalità: “Cambia la forma, non la sostanza”. Questo lo slogan scelto per la campagna: per la prima volta quest’anno l’iniziativa benefica del Banco Alimentare sarà "dematerializzata" con donazioni che saranno "indirette". Sarà possibile farle dal 21 novembre all’8 dicembre, anche questa una novità, con la possibilità per la prima volta di donare in diciotto giorni. Nei supermercati che aderiscono all’iniziativa, e sono 216 nella nostra regione, sarà possibile acquistare delle gift card dal valore di 2, 5 o 10 euro che al termine dell’iniziativa verranno convertite in prodotti alimentari da donare alle persone in difficoltà.

Non solo: la Colletta sarà anche online, dove dai siti di Amazon, Esselungaacasa e Mygiftcard sarà possibile acquistare le card. I prodotti che saranno acquistati con le card saranno non deperibili come pelati, legumi, alimenti per l’infanzia, olio, pesce e carne in scatola.

Al termine del percorso, i cibi acquistati grazie alle donazioni saranno consegnati alle sedi del Banco Alimentare, da cui saranno distribuiti alle strutture caritative convenzionate a sostegno di oltre 2 milioni di persone.

La Responsabile Regionale della Colletta Alimentare, Angela Tringali, ha spiegato le nuove modalità della Colletta: “Per garantire la salute e la sicurezza di tutti abbiamo dovuto scegliere di non raccogliere fisicamente il cibo all’uscita dei supermercati come abbiamo sempre fatto ma passare ad una nuova modalità: chi vuole sostenerci potrà comprare, anche online, le gift card del valore di 2, 5 e 10 euro e grazie a queste donazioni potremo successivamente acquistare il cibo da distribuire ai nostri enti assistiti. Voglio fare un appello alla partecipazione, perché il Coronavirus ha peggiorato la situazione anche nella nostra zona, aumentando il numero delle persone in difficoltà”.

Red.
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Forte impegno dei volontari in aiuto alle famiglie dell’entroterra maceratese, soprattutto quelle più bisognose, fiaccate dalla crisi aggravata dall’emergenza Coronavirus. E’ l’impegno fattivo dell’associazione “Opera Caritativa Don Angelo Casertano” di Matelica, guidata dalla presidente Marina Porcarelli, coadiuvata dai volontari di Protezione civile, che cerca di far fronte all’aumento esponenziale di richieste di aiuto arrivando attualmente a raggiungere ben 120 famiglie in stato di bisogno.

“Cerchiamo di aiutare il maggior numero possibile di famiglie – così la presidente dell’associazione Marina Porcarelli - L’aggravamento dello stato di crisi economica e sociale in molte fasce della popolazione è sotto gli occhi di tutti: famiglie in quarantena, donne sole con bambini, anziani. La pandemia getta nella disperazione tanti cittadini e l’associazione Don Angelo Casertano si mobilita per aiutare quanta più gente possibile”.

Raccolta e consegna di beni di prima necessità, pane, pasta, riso, olio, frutta, che provengono dalla Cee o da aziende del territorio e che ogni sabato vengono consegnate ai nuclei familiari che ne fanno richiesta.

“ Un lavoro che sarebbe impossibile da portare avanti in maniera tanto puntuale, se non ci fosse la collaborazione concreta di tanti privati e di tante realtà economiche del territorio che non fanno mai mancare la loro vicinanza”, conclude la presidente.

f.u.
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Il Comune di San Severino Marche ha dato il via al cantiere per la ricostruzione dell’aula sistemi e automazione nell’area delle ex officine meccaniche dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Ercole Rosa”.

Le opere, nel richiedere l’installazione di una gru e la necessità di stoccare diversi materiali, hanno resa indispensabile la chiusura di un parcheggio pubblico lungo viale Bigioli, nei pressi di palazzo Collio.
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I lavori complessivamente ammontano a circa 610mila euro e sono stati finanziati con l’Ordinanza 56/2018 del Commissario straordinario alla Ricostruzione.

“L’aula sistemi - spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - era già stata messa in sicurezza in piena emergenza grazie a una puntellatura di ritegno sulla facciata e alla posa in opera di un dispositivo interno di sostegno”.

Il recupero della stessa prevede ora interventi strutturali con il rinforzo delle murature portanti, l’esecuzione di scuci e cuci e il rinforzo del solaio con fasciature in fibra, oltre alla sostituzione delle capriate e dell’impalcato e quella degli infissi esterni, il restauro delle balaustre in cemento artistico e delle scale esterne nonché il rifacimento di tutti gli impianti e le tinteggiature.
C.C.

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Ridare una nuova vita a tanti oggetti del nostro passato che, salvati dalle scosse di terremoto, ora possono davvero tornare ad essere utili a chi, magari, vive in difficoltà.

E’ partita, e va avanti a pieno regime, l’attività del Centro del riuso di Castelraimondo, che è gestito dall’Unione Montana Potenza Esino Musone.

Per potenziare lo stesso è entrato in funzione anche il servizio di trasporto dei materiali ingombranti per quei cittadini che non hanno la possibilità di poter consegnare gli stessi o ritirarli in autonomia.

Nelle scorse ore il nuovo commissario prefettizio, dottor Francesco Senesi, si è recato in visita alla struttura insieme al presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi.
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“Quello del Centro è sicuramente un servizio utile a tutto il territorio – spiega Matteo Cicconi – soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo con la ricostruzione post terremoto che avanza e che rende necessario liberare gli immobili da recuperare da tantissime cose vecchie. Per evitare che molte cose finiscano in discarica e far sì che abbiano una seconda vita abbiamo deciso di aprire il Centro. Un’operazione pensata e realizzata nell’ottica poi della sostenibilità e del recupero e in quella di evitare un inutile consumismo. Le cose che si prendono sono usate ma possono ancora godere di lunga vita. Per evitare ogni tipo di accaparramento di materiali abbiamo anche stabilito un contributo simbolico che va da 1 euro e fino a un massimo di 15 euro che si dovrà versare per ritirare tutto quello che si vuole”.

Il Centro del riuso di Castelraimondo è aperto il martedì (dalle ore 9 alle ore 12) il giovedì (dalle ore 15 alle ore 19)
e il sabato (dalle ore 9 alle ore 12)

Per informazioni si può visitare la pagina Facebook “Centro del riuso Castelraimondo”.
Per il nuovo servizio di ritiro dei materiali ingombranti occorre prenotarsi al numero di telefono 07331898133 e versare un contributo di 20 euro.

Al Centro, i cittadini possono liberamente conferire  oggetti usati, quali giochi, arredamento, libri, materiali per bambini, oggetti per la casa che saranno presi in consegna dagli addetti per poter essere richiesti da chi ne ha bisogno.
c.c.

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"Fate presto" titolava Il Mattino di Napoli tre giorni dopo il 23 novembre 1980, data in cui Campania e Basilicata tremarono per un terremoto con epicentro in Irpinia.
Un lungo e drammatico minuto e mezzo che rase al suolo interi paesi provocando migliaia di morti e feriti.
Oggi, quell'anniversario e quel titolo risvegliano i ricordi in tutta Italia, ma con un tono più forte nelle terre colpite dal sisma del 2016.
Quel "Fate presto" rimasto inascoltato 40 anni fa ha lo stesso valore del "Non vi lasceremo soli" di quattro anni fa, come sottolinea Flavia Giombetti del Comitato 30 ottobre Tolentino che negli ultimi quattro anni si è impegnata per rappresentare i terremotati davanti alle istituzioni: "Suona davvero strano quel titolo - dice - . A noi hanno detto 'Non vi lasceremo soli'. Sembra che ogni terremoto abbia una sua promessa. Leggendo e ascoltando di questo terribile anniversario - prosegue - non è difficile fare l'esempio con noi, anzi siamo costretti a farci delle domande: faremo la stessa fine? Sono passati 4 anni e nel 2020, anno in cui le cose dovrebbero essere cambiate rispetto al 1980, pesano ancora di più. La ricostruzione non è partita: dovevamo essere il cantiere più grande d'Europa, ma sembra che si siano dimenticati di queste zone.
Causa di questa situazione statica sicuramente la grandissima confusione che c'è sempre stata sulla ricostruzione. Se ci fossimo fermati tutti a riflettere, come avevamo anche consigliato alle istituzioni dopo il primo anno dal sisma, forse sarebbe stato diverso. Alcuni parlamentri risposero che sarebbe stato deleterio, altri previdero che ci saremmo fermati ugualmente e questo è accaduto. Purtroppo non sono stati ascoltati i territori colpiti - denuncia Flavia Giombetti - . Abbiamo detto dall'inizio che si stava sbagliando nel seguire le ordinanze che ci comparavano ai territori dell'Emilia. Avevamo capito subito che quelle ordinanze potevano essere applicate alle nostre case. Non hanno ascoltato la gente di queste terre, i terremotati e nemmeno i tecnici. Ecco il motivo per cui oggi ci ritroviamo così".

GS
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Scatta il piano per salvare i degenti della Casa di riposo "Lazzarelli" di San Severino Marche risparmiati dal Covid: sedici ospiti, risultati negativi al tampone, sono stati trasferiti e accolti all’interno dell’Hospice presso l’ospedale civile "Bartolomeo Eustachio".

"Una vera e propria corsa contro il tempo" ha commentato la sindaca Rosa Piermattei, che ha seguito le operazioni in qualità di primo responsabile della salute pubblica sul territorio. 

Il focolaio, scoppiato all’interno della casa di riposo nei giorni scorsi, aveva fatto registrare 2 decessi di anziani già vittime di patologie pregresse.

red.

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Due nuove ordinanze, a firma del Commissario Straordinario Giovanni Legnini, per spingere gli interventi di ricostruzione delle opere pubbliche e i lavori legati ai danni lievi causati dal sisma. È di oggi la firma dei nuovi provvedimenti che andranno a snellire ulteriormente le domande per i contributi di sistemazione dei danni lievi, che definiranno con una puntuale tabella di marcia i lavori alle opere pubbliche e che stanziano ulteriori fondi per la gestione delle macerie e per le scuole ancora da ricostruire. Ridefiniti anche i poteri in deroga attribuiti dal Legislatore al Commissario.

Nel dettaglio: le domande di accesso ai contributi, di concerto con gli ordini professionali e con i rappresentanti della Rete delle professioni tecniche, sono ulteriormente semplificate. Dati anagrafici del professionista, dei proprietari e catastali dell’edificio vanno allegati alla ulteriore documentazione necessaria in base a un calendario che verrà definito dopo il 30 novembre, termine ultimo per la presentazione. Vengono inoltre esclusi dal termine del 30 novembre interventi più complessi, seppure relativi a danni lievi, come quelli relativi a edifici in aggregati, in zone rosse o in aree perimetrate.

Definito anche un cronoprogramma per le opere pubbliche: sono 1288 quelle già finanziate, delle quali 482 devono ancora essere avviate. Per accelerare i procedimenti, è fissato un nuovo termine: entro il 31 marzo prossimo dovranno essere chiuse le procedure di affidamento di tutti gli incarichi di progettazione. Ancor prima, entro il 31 dicembre di quest’anno, sul tavolo del Commissario dovrà giungere un cronoprogramma dettagliato di tutte le fasi per la definizione dell’appalto e l’esecuzione delle opere.

Stanziati 100 milioni di euro per le macerie: serviranno a gestire le macerie pubbliche dovute a crolli o demolizioni.

Fondi anche per le scuole: nei comuni del cratere si potrà usufruire del 10 percento dei contributi stabiliti, in attesa della ricostruzione degli edifici, per garantire l’attività didattica con soluzioni temporanee. Di oltre un miliardo e mezzo di euro, alle Marche spettano 945 milioni di euro.

In ultimo la ridefinizione dei poteri in deroga a Legnini: come richiesto a lungo dai sindaci, dai presidenti delle Regioni, dai cittadini ed esponenti di tutti gli schieramenti politici, il Commissario potrà decidere per la realizzazione delle opere pubbliche prioritarie e caratterizzate da particolari complessità e per gli interventi nei centri storici maggiormente distrutti. Disciplinata anche la possibilità di attuare gli interventi in deroga a mezzo di Ordinanze speciali che definiranno le specifiche modalità e tempi di realizzazione, anche in questo caso in accordo con i presidenti delle Regioni e i sindaci, ai quali il Commissario potrà trasferire i poteri attuativi in deroga.

Red.
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