Notizie di cronaca nelle Marche
Incentivare il commercio e sostenere le attività: due obiettivi in un solo colpo. “Ceniamo Insieme” è l’iniziativa del Comune di Belforte, nata per aiutare il settore della ristorazione del territorio in questo periodo di chiusura forzata. L’ha spiegata ai microfoni di Radio C1 inBlu il sindaco Alessio Vita: “È un’iniziativa che nasce, lo dice il nome stesso, per stare insieme anche in questo momento in cui non si potrebbe. Con questo espediente vogliamo aiutare i ristoratori in difficoltà e anche incentivare le famiglie a continuare a cenare ‘fuori’ nonostante la clausura. In che modo? Semplice. Tutti i residenti del nostro comune che acquisteranno cibo da asporto nei nostri ristoranti riceveranno un buono, pari al 50 percento dello scontrino, da spendere entro un mese nuovamente in un locale del paese, pub, ristorante o pizzeria. Una cosa sottovalutata in questo periodo è la dignità del lavoro: piuttosto che sussidi vogliamo incentivare il lavoro e il consumo dei belfortesi nel nostro territorio. ‘Ceniamo Insieme’ è un modo per continuare, anche se distanti, a mangiare insieme, appunto, ai nostri concittadini”.

Red.
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Aperto a Macerata il nuovissimo Mercato Coperto di Campagna Amica. L’inaugurazione questa mattina al civico n.5 di via Morbiducci  (all’inizio di corso Cavour). Molto più che un semplice mercato delle erbe tradizionale, bensì anche angolo di cultura del cibo e di educazione alimentare e, una volta usciti dall’emergenza, luogo dove partecipare a degustazioni guidate, assistere a show cooking. L’obiettivo di Coldiretti Marche è aprirne uno per ogni provincia. Il Mercato coperto di Macerata  va ad aggiungersi a quello già realizzato ad Ascoli Piceno e, per il prossimo anno, aperture riguarderanno Fermo, Ancona e Pesaro.
agricoltori
Per via delle restrizioni, l’inaugurazione non è stata come si sarebbe voluto, ma gli agricoltori si sono rimboccati le maniche; negli oltre 300 metri quadrati si possono trovare eccellenze provenienti da 18 aziende agricole del territorio. Ai presenti all’inaugurazione è stata donata l’agribag, per portare le eccellenze del territorio a casa”. “Con questa apertura – ha detto il presidente di Coldiretti Macerata Francesco Fucili – diamo anche segnale importante per la città e alle aziende in un momento così difficile. Soprattutto viene recuperata e restituita alla città un’area prima degradata”.. Tra i banchi si potranno trovare carne, frutta e verdura, pesce dell’Adriatico, olio extravergine d’oliva, salumi della tradizione, formaggi freschi e stagionati, pasta, pane contadino, miele, vino, birra agricola, porchetta, zafferano e cosmesi a base di lavanda. Il Mercato Coperto di Campagna Amica a Macerata sarà aperto tutti i mercoledì dalle 8 alle 13 e il sabato a orario continuato dalle 8 alle 19.30 Sarà anche il quartier generale delle consegne a domicilio, servizio lanciato dagli agricoltori nei mesi del lockdown e ripreso ora con questa seconda ondata. Consegne al mercoledì e al sabato con la possibilità di effettuare ordini entro martedì o venerdì (tel 3351893626 – 3346152962). Al taglio del nastro hanno preso parte insieme a Fucili anche il vescovo Nazzareno Marconi, la presidente di Coldiretti Marche Maria Letizia Gardoni, l’assessore regionale all’Agricoltura Mirco Carloni, il consigliere regionale Andrea Putzu, il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini e il sindaco Sandro Parcaroli.“Abbiamo discusso molto sulla tempistica di questa inaugurazione che arriva in una fase molto complessa per la nostra economia e per la tenuta sociale del suo territorio  e- ha detto Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche-, abbiamo deciso che era il caso di andare avanti perché aprire questo Mercato di Campagna Amica significa premiare il lavoro dei nostri agricoltori, riconoscere il ruolo prezioso che svolgono soprattutto in questo periodo di grande difficoltà”.
verdura
Nel suo intervento l'assessore all’Agricoltura della Regione Marche Mirco Carloni si è detto convinto che  "Campagna Amica rappresenti il cuore di un valore, in termini di ambiente e di biodiversità, che abbiamo come regione. Dobbiamo fare a frutto questa potenzialità, creando economia e dando modo ai contadini di poter continuare a fare il proprio lavoro e produrre eccellenze. Gli agricoltori non chiedono assistenzialismo, chiedono di poter lavorare, di poter entrare nei mercati e vendere i loro prodotti. Il settore primario nel tempo è stato trascurato e la concorrenza internazionale ci ha travolti ma la qualità resta nostra: noi possiamo sostenere queste aziende agricole acquistando i loro prodotti”.
C.C.
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Nuova sede dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata. La firma dei verbali di consegna anticipata della struttura sita a Piediripa è prevista il prossimo 26 novembre, alla presenza di qualificati rappresentanti della Prefettura, della Questura, dell’Agenzia del Demanio, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della ditta appaltatrice e della direzione lavori.

Grandissima la soddisfazione manifestata dal Prefetto Flavio Ferdani per il raggiungimento di un risultato che vede concretizzarsi, dopo mesi di intensa attività di dialogo e fattiva collaborazione con l’agenzia del Demanio e le altre parti istituzionali e private che hanno preso parte al processo istruttorio, l’aspettativa di una sede dignitosa per gli operatori della Polizia di Stato.

Una struttura che assicurerà una maggiore funzionalità degli uffici garantendo sia un miglioramento significativo del benessere organizzativo e lavorativo del personale sia un innalzamento della qualità delle prestazioni agli utenti finali del servizio.

Un esempio virtuoso di buona amministrazione, ha evidenziato il Prefetto, che, consentirà finalmente al personale della Polizia di Stato e dell'Amministrazione civile di operare in una sede più moderna e più efficiente al servizio delle Istituzioni e a garanzia della sicurezza della collettività.

C.C.
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Un arresto e due denunce è il bilancio dell'operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata che ha riguardato tre diociotteni maceratesi. Nell'ambito dell'apposito servizio di appostamento effettuato nella zona di spaccio ripetutamente segnalata dai cittadini, i giovanissimi  erano seguti da diversi giorni in quanto più volte erano stati visti entrare ed uscire da un appartamento disabitato di via Pace a Macerata. Fermati e controllati, i tre giovani studenti residenti a Macerata, sono stati trovati in possesso di pochi grammi di marijuana. L’immediata perquisizione del vicino appartamento ha permesso il recupero di altri 75 grammi di hashish, 5 di marijuana e di un bilancino elettronico di precisione.

Estese in seguito le perquisizioni alle abitazioni di due dei giovani, residenti a Macerata, i Carabinieri vi hanno trovato all’interno altri 4,7 grammi di hashish, un bilancino di precisione e la somma complessiva di circa 800 euro.

Valutate le singole responsabilità dei ragazzi, il giovane trovato con il maggiore quantitativo di droga e denaro contante è stato  arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Deferito invece in stato di libertà per il medesimo reato l'altro diciottenne mentre il terzo ragazzo,  positivo al COVID-19, è stato denunciato per l’inottemperanza all’obbligo di permanenza nel proprio domicilio.

La droga sequestrata,  oltre che al consumo personale, era destinata anche ad altri giovani studenti delle scuole medie superiori della città, cui l’Arma dedicata particolare attenzione attraverso la diffusione dei principi di legalità e di senso civico.
c.c.

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Sono scesi i primi fiocchi di neve oggi sull’alto maceratese, ma la stagione sciistica rischia di saltare a causa della zona arancione in cui è rientrata la Regione Marche. A Bolognola molti hanno investito e rischiano di non capitalizzare quanto speso a causa delle restrizioni per il contenimento del contagio da Coronavirus.

Una questione che preoccupa la sindaca Cristina Gentili, che sottolinea come i danni causati dal sisma si stiano amplificando con la situazione Covid. Per questo chiede maggiore spazio di manovra ai sindaci, in modo da concedere ossigeno a territori che fanno del turismo invernale il loro business principale, ovviamente con un occhio di riguardo per la salute del cittadino.

“Ci mancava solo la pandemia – esordisce la prima cittadina di Bolognola –. In un territorio che sta soffrendo così tanto per il terremoto, potrebbe davvero essere il colpo di grazia sotto il profilo economico. Stiamo vivendo un deserto addirittura peggiore di quello vissuto nel 2016: la zona arancione implica delle rinunce davvero pesanti, e se anche in maniera relativa Bolognola resta aperta, senza turisti non riusciremmo mai a far sì che chi ha investito nella stagione sciistica possa rientrare. Speriamo che qualcuno ci ascolti e possa darci maggiore spazio di manovra. Non dico di riaprire tutto, ma che almeno si capisca che i sindaci possono decidere sulle chiusure e permettere alle persone di vivere. Per salute dobbiamo intendere non solo la salute fisica, ma anche avere la possibilità di vivere bene economicamente. Dobbiamo, come sindaci, avere la possibilità di scegliere per limitare i danni per chi ha investito in questo territorio”.

Red.
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Insegnante positivo e l'intera classe, come disposto dalla normativa in vigore, viene messa in isolamento. L'esito del tampone effettuato su un'insegnante della classe seconda A della scuola media nell'istituto "De Magistris" di Caldarola ha, infatti, determinato l'adozione dei protocolli previsti, primo tra i quali la sospensione fino al prossimo 3 dicembre delle lezioni in presenza degli alunni della suddetta classe. Per loro, dunque, sarà attivata la didattica a distanza secondo le indicazione che verranno fornite nei prossimi giorni, mentre i locali scolastici saranno sottoposti a sanificazione.
Continuano, invece, regolarmente in presenza le lezioni per gli studenti delle classi  1A e 3A.

f.u.
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Schiacciato dal rimorchio del mezzo che manovrava mentre stava lavorando, un 79enne settempedano ha perso la vita.

In mattinata, intorno alle 10 e mezza, un 79enne di San Severino è morto mentre lavorava vicino alla propria abitazione. Durante una manovra con un trattore, è rimasto schiacciato tra il mezzo e il rimorchio.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i Carabinieri.

red.

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E' decorato con una originale grafica dedicata a tre personaggi di eccellenza delle terre recanatesi: Giacomo Leopardi, Beniamino Gigli e Lorenzo Lotto il nuovissimo scuolabus Contram. La presentazione è avvenuta nella suggestiva Piazza Giacomo Leopardi di Recanati, alla presenza di Stefano Belardinelli Presidente Contram, Antonio Bravi Sindaco di Recanati e l’Assessore Rita Soccio. Il nuovo scuolabus , un Isuzu S801-2, 45 posti, classe ambientale Euro 6, provvisto di tutti i comfort e le dotazioni tecniche di sicurezza di bordo.
In un momento di incertezza, la Contram continua a lanciare lo sguardo oltre l’ostacolo e il nuovo acquisto rappresenta un  segnale di attenzione e speranza verso le nuove generazioni.
La Contram s.p.a. ha un deposito mezzi sito a Chiarino di Recanati e per la città gestisce ed eroga il servizio scuolabus da anni, impegnando diversi mezzi e autisti. Il nuovo bus sarà subito inserito nella flotta Contram e già dai prossimi giorni sarà operativo sulle linee attive. Sotto lo sguardo attento dei nostri illustri predecessori: Leopardi, Gigli e Lotto che campeggiano sulle fiancate del nuovo bus Contram, le future generazioni viaggeranno in sicurezza verso il futuro.
C.C.
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Via ai lavori della Palestra Centro Civico di Pieve Torina: nonostante il Coronavirus, non si fermano le opere pubbliche.

Ne ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu il sindaco Alessandro Gentilucci: “Siamo riusciti a far partire un’importante opera come questa, in funzione dei ragazzi. Abbiamo già fatto dei progressi: finiti i lavori di platea, ora stiamo posando le travi. La speranza è quella di terminare in tempi brevissimi questa nuova opera pubblica”.

Gentilucci prosegue sottolineando come nonostante il Covid, la ricostruzione abbia bisogno di una svolta: “Dobbiamo cercare di andare avanti nonostante il periodo: è fondamentale essere messi nella condizione di poter operare e credo che dobbiamo invertire la rotta e accelerare sul tema opere pubbliche. I comuni devono diventare protagonisti di questa ricostruzione che ancora stenta a decollare”.

Red.
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Sostenere le famiglie che vivono nel cratere sismico, casa per casa, quando c’è bisogno di aiuto per superare difficoltà di apprendimento. Oppure quando c’è da dare supporto ai ragazzi disabili e ai loro genitori. L’assistenza educativa domiciliare raggiunge un centinaio di minori nelle zone di San Severino, Matelica e Camerino. La gestione del progetto è della cooperativa Cooss Marche che ha potenziato il servizio grazie al supporto di Resiliamoci, progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Sara Mascioni, una delle trenta educatrici che lavorano al progetto: “Ogni settimana vado ad aiutare i figli di famiglie che vivono nelle Sae. Assieme facciamo i compiti, oppure accompagno i bimbi in delle passeggiate che diventano anche occasioni educative. Già in molti stanno migliorando”.

Tra le famiglie la preoccupazione è molta, qualche genitore è rimasto senza lavoro a causa del Covid e il supporto educativo è un conforto anche per loro. “Le persone non si perdono d’animo  – aggiunge l’educatrice – Ci confidano problemi e speranze. Si sentono accompagnate e protette grazie al nostro supporto”.

I Comuni si attivano su segnalazione delle Unità multidisciplinari, viene stabilito il numero di ore d’ intervento e a quel punto entrano in campo gli educatori. Prima di ogni incontro, al telefono con la famiglia, ci si accerta che non ci siano problematiche legate al Covid. Qualora ci fossero rischi si procede con l’assistenza online. 

Valerio Valeriani, coordinatore degli Ambiti territoriali sociali coinvolti, spiega: “L’apporto di Resiliamoci ha rafforzato il servizio, ed è stato fondamentale. Gli operatori agiscono in un contesto vulnerabile, quello del cratere sismico, ancora costellato di case sventrate dalle scosse. Ora si somma l’emergenza epidemiologica, con tutte le sue minacce e limitazioni. La povertà educativa ne esce amplificata, per una serie di problemi legati all’isolamento, alla mancanza di servizi e trasporti. In questo contesto, l’opera degli educatori assume un valore sociale ulteriore”.

Red.
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