Notizie di cronaca nelle Marche
La montagna, la natura, i piccoli borghi caratteristici, magari ricchi di opere d'arte. Sembrano essere queste le mete preferite da turisti e vacanzieri, complici anche le nuove regole imposte dal Covid per il turismo balneare, nelle settimane successive alla fine del lokdown. Una tendenza che si sta confermando anche per il periodo estivo e che pone queste località, molte delle quali situate nel cratere sismico, nel dover rispondere con la propria offerta a tali richieste.
"Ai turisti offriamo le bellezze della nostra montagna, sia pure drammaticamente colpita dal sisma - afferma Donatella Rosi - nella speranza che quanto prima possano riaprire tutte le strade che permettono di arrivare nel cuore dei Sibillini e che siano ripristinati tutti i sentieri all'interno del Parco. Dopo il sisma la montagna si sta riprendendo anche con la riapertura di strutture ricettive che consentiranno un turismo non solo mordi e fuggi".

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Lago di Pilato

Il lago e le peculiarità enogastronomiche è quanto offre il territorio di Serrapetrona, che ha visto riprendere in pieno il flusso turistico "tradizionale". "Un fatto che non ci meraviglia - sostiene il sindaco Silvia Pinzi - Da tempo, infatti, sosteniamo che il nostro territorio ha tutte le carte in regola per essere un punto di riferimento anche dal punto di vista turistico e sempre più spesso ne abbiamo la conferma".
Le bellezze artistiche sono il punto di forza dei comuni di Belforte del Chienti e Caldarola.

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Lago di Caccamo

"Pur nell'impossibilità di proporre i nostri tradizionali eventi estivi a causa delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria - dichiara il primo cittadino di Belforte Alessio Vita - questa sarà probabilmente la nostra estate. Sempre più persone stanno riscoprendo i nostri borghi che presentano meraviglie di assoluto valore, come ad esempio, la nostra chiesa che contiene il Pollittico di Giovanni Boccati, un'assoluta eccellenza italiana". Un'offerta estiva totalmente da reinventare per la Pro loco di Caldarola, che dopo aver reagito al sisma ora prova a farlo anche contro il Covid. "Abbiamo dato fondo a tutta la nostra fantasia - le parole del presidente Daniele Piani - e per la prima volta proporremo un Festival dedicato all'arte, alla storia, alla cultura e alle tradizioni e lo faremo all'interno delle vie e delle piazzette del nostro centro storico tra cantieri e messe in sicurezza. La mostra "Caldarola a porte aperte" , che sarà inaugurata il prossimo 4 luglio, permetterà di ammirare attrverso 52 foto le bellezze che il terremoto ci ha tolto 4 anni fa".

f.u.

Maggiori approfondimenti nel prossimo numero del settimanale L'Appennino camerte 
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È stato l’ultimo consiglio comunale di David Buschittari come sindaco facente funzioni. Dal 25 luglio, come da comunicazione già pervenuta da parte del Prefetto di Macerata, sarà reintegrato Franco Capponi nel suo ruolo di primo cittadino.

I microfoni di Radio C1 hanno seguito in diretta l’assise e sul prossimo numero del settimanale L’Appennino Camerte sarà possibile leggerne i fatti salienti.

Buschittari ha colto l’occasione per ringraziare la maggioranza e anche la minoranza: “È stato un anno intenso, in 13 mesi abbiamo fatto 10 consigli comunali e più volte abbiamo riunito le commissioni consiliari permanenti. È stato un lavoro importante - afferma Buschittari - crediamo di aver seminato bene e speriamo di poter raccogliere in futuro. In questo ultimo Consiglio abbiamo approvato il bilancio consuntivo con una variazione importante nel senso che sono state aggiunti ulteriori 25mila per i cosiddetti nuovi poveri da Covid19 e stiamo partendo anche con altri progetti”. Buschittari si riferisce alle nuove pensiline per il trasporto pubblico locale, al progetto per l’installazione di colonnine elettriche e ai cammini lauretani. Buschittari garantisce anche massima attenzione alle opere inserite nel piano triennale delle opere pubbliche come i nuovi poli scolastici e altri interventi di ricostruzione post sisma. “Da parte mia non posso che ringraziare tutti perché siamo stati una grande squadra soprattutto in questo ultimo periodo. Abbiamo affrontato al meglio, secondo me, questa terribile pandemia e ne siamo usciti in maniera più che dignitosa. Dal 25 luglio - aggiunge - tornerà Capponi e io continuerò a fare quello che facevo prima”.
g.g.
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Sono state consegnate da parte dell’ERAP Marche (Ente Regionale per l’Abitazione pubblica) le chiavi degli alloggi che saranno occupati da 10 famiglie ginesine che hanno perso la loro abitazione a causa del sisma del 2016.

Appartamenti che sono situati in pieno centro storico nell’edificio di via Trento e Trieste un tempo occupato dall’Albergo Faggiolati.

Nell’occasione il presidente dell’ERAP Marche, Massimiliano Sport Bianchini si è recato a San Ginesio per incontrare il sindaco Giuliano Ciabocco.

“E’ un giorno importante - ha dichiarato il sindaco Ciabocco - perché grazie alla ERAP Marche e al Presidente Bianchini non solo 10 famiglie ginesine avranno finalmente un alloggio stabile in attesa di poter vedere ricostruite le loro abitazioni, ma avrà nuovamente vita un bellissimo alloggio del centro storico andando a movimentare le vie del borgo dove tutt’ora molte abitazioni sono ancora inagibili.

Il presidente Bianchini ha ribadito l’intensa attività svolta dall’Ente nell’ultimo biennio, incentrata nella ricostruzione post-sisma sia con la realizzazione di opere di urbanizzazione delle SAE in molte aree della provincia di Macerata, sia con l’acquisto di alloggi invenduti – come avvenuto a San Ginesio - da destinare a famiglie sfollate.

“L’operazione sull’invenduto – afferma Bianchini – ha comportato all’ERAP un investimento finanziario di circa 21 milioni di euro spalmato su 18 comuni con l’acquisto di case da destinare a famiglie inserite in apposite graduatorie. Con i beneficiari degli alloggi l’ERAP ha provveduto alla stipula di contratti di comodato gratuito, validi fino al rientro nelle proprie abitazioni. Gli alloggi acquisiti, una volta terminata l’esigenza di sistemazione provvisoria delle persone sfollate, diventeranno alloggi popolari”.

f.u.
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Allungamento degli orari di vista e diagnostici; app semplificata per prenotare le prestazioni; accordo con il personale sanitario per orari di lavoro anche al sabato e, in alcuni casi, pure la domenica; ampliamento del numero delle farmacie dove sarà possibile prenotare. È il pacchetto di misure che la Regione Marche ha messo in campo per riprogrammare le liste di attesa e recupere le prestazioni non svolte a causa della pandemia da Covid-19. L’obiettivo è quello di accelerare il ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile. È quanto è stato discusso e concordato, a Palazzo Raffaello, nel corso di una riunione operativa convocata dal presidente Luca Ceriscioli.

La Regione, ha subito chiarito il presidente Ceriscioli, “investirà 2,7 milioni di fondi specifici per sostenere l’ulteriore impegno del personale della sanità pubblica e altrettante risorse per potenziare gli spazi, le tecnologie e il sistema informatico che dovrà supportare questa nuova riorganizzazione”. Il presidente ha chiarito che “dopo una lunga interruzione, dovuto a un’emergenza straordinaria come il Covid, non è facile andare a recuperare, tutto in una volta, le decine di migliaia di visite che sono rimaste sospese. Va quindi sottolineato lo straordinario impegno della sanità pubblica, perché, grazie a un accordo con le quattro Aziende regionali, nel mese di luglio si incrementano le visite con prolungamento orario, per recuperare, il prima possibile, quello che si è perso in questi mesi di lockdown”. Una ripartenza, è stato evidenziato, “più complicata da un punto di vista organizzativo, perché bisogna, ad esempio, sanificare costantemente i locali ogni volta che si cambia paziente. Ma grazie all’impegno di tutti gli operatori e del sistema sanitario, recupereremo quanto perduto”.

Ceriscioli ha poi anticipato che “a fine giugno, sarà disponibile una nuova versione dell’app per le prenotazioni. Sarà operativamente come stare a uno sportello fisico, con tutti i servizi che normalmente troviamo quando ci rivolgiamo a un operatore. L’accesso alle prestazioni risulterà ulteriormente semplificato”. Inoltre nel mese di luglio, “aumenteranno il numero delle farmacie presso le quali sarà possibile prenotare, passando dalle attuali 20 alle 100 previste e in ulteriore crescita”. Quello compiuto dalla Regione, ha concluso Ceriscioli, “è uno sforzo molto importante, a vantaggio dei cittadini che, dopo un lungo periodo di difficoltà, devono recuperare le prestazioni di cui hanno bisogno. Le casse, gli sportelli sono stati tutti riaperti, quindi adesso hanno diverse opzioni per richiedere le prestazioni necessarie”.

f.u.
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Tre avvocati in prima linea per sostenere i terremotati percettori del Cas a far valere i loro diritti contro le norme che sono state modificate in corso d’opera. Molti perderanno il diritto a godere di questo contributo ma l’associazione La Terra Trema Noi No non ci sta. Sono già oltre una 30ina i soggetti che faranno ricorso e sabato mattina, alle 10:30 nella sala consiliare di Camerino (locali Contram), si terrà un’assemblea informativa.

“Faremo ricorso al Tar Lazio perché si tratta di una cosa che travalica i confini regionali - spiegato l’avvocato Federico Valori -. Siamo stati contattati dall’associazione per far valere le buone ragioni dei cittadini che hanno subito un duplice discrimine, di natura geografica e temporale, che non trova alcuna giustificazione logica. Con l’assemblea di sabato chiameremo i cittadini a sostenere questa azione che naturalmente, per far da pungolo alla politica, deve avere un seguito importante”.

Insieme a Valori sono stati coinvolti anche gli avvocati Marco Massei, Pietro Chiucchiuini e Iacopo Bartolomei.

Questa azione - precisa Massei - riguarderà tanti soggetti. Abbiamo notato che ci sono profonde ingiustizie, c’è un'illegittimità del provvedimento e anche un’ingiustizia sia dal punto di vista geografico che, ancor più grave, anche dal punto di vista di retroattività della norma. Ci sono persone che vengono danneggiate, persone che si vedono calpestati i diritti su cui potevano fare affidamento. Nella loro autonomia hanno fatto delle scelte confidando nella percezione di questo contributo importante nel bilancio familiare, che ad un certo punto viene negato quando prima, in base ad una normativa, era stato concesso. Bisogna fare in modo che i diritti acquisiti in precedenza vengano salvati”.

Insomma un errore ritenuto grave quello commesso dal dipartimento della Protezione Civile che ha emanato l’ordinanza “incriminata”, la 670 che, anche secondo Chiucchiuini, a distanza di 4 anni, va a creare due tipi di discriminazione: temporale e territoriale: “Dopo 4 anni dal sisma, chi ha comprato casa prima del novembre 2019 non percepirà più il CAS, e questo è il discrimine temporale; quello territoriale è dato dal fatto che questa ordinanza va a stabilire che chi ha acquistato la casa nel territorio comunale dove aveva la residenza o in uno limitrofo o in altro comune dove ha percepito il CAS, perderà il contributo. Tutto questo non trova logica né ragione”.

A chiudere, il presidente dell’associazione La Terra Trema Noi No, Camillozzi, più volte al centro di azioni volte alla tutela dei diritti dei terremotati: “Siamo ancora qui, in piena doppia emergenza per difendere i nostri diritti che vengono di nuovo calpestati. Faremo battaglia, ricorreremo al Tar e invitiamo tutte le persone interessate di intervenire all’assemblea di sabato”.

Gaia Gennaretti
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Anche la questione strade è stata affrontata dal presidente dell Provincia, Antonio Pettinari, durante la visita del Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini.
La questione della viabilità nelle terre maggiormente colpite dal sisma era ed è uno dei punti cruciali della ricostruzione.
La prima buona notizia è arrivata per la strada del Pian Perduto che collega Castelsantangelo sul Nera a Castelluccio e che, come annunciato già la scorsa settimana dal presidente Pettinari, da fine mese sarà aperta tutti i giorni con soli 250 metri finali gestiti da un semaforo per il senso unico alternato. Si attende quindi di conoscere la data precisa della riapertura.
Ma l'incontro con Legnini è servito anche per annunciare la prosecuzione dei lavori della strada Ussita-Casali e della San Placido che da Frontignano conduce a Castelsantangelo.
"Dal sisma erano state chiuse tante strade - dice Pettinari - , la cosa peggiore è stata la Valnerina, per cui c'è voluto tanto tempo.
Siamo nell'epicentro del sisma ed è chiaro che molte strade erano intransitabili.
Proseguono i lavori per la Ussita-Casali, per la quale stiamo chiedendo la riapertura nel fine settimana, come avevamo fatto lo scorso anno per la Pian Perduto.
Buone notizie anche per quanto riguarda la San Placido per la quale vorremmo anche in quel caso prendere provvedimenti per far transitare i visitatori".

GS


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Forza Italia al lavoro per il programma elettorale e la scelta dei nomi che rappresenteranno il partito di Silvio Berlusconi alle elezioni regionali.
A spiegare l'impegno organizzativo per il territorio della provincia di Macerata è il coordinatore provinciale Riccardo Sacchi: "Avremo domani un incontro con il coordinatore regionale Francesco Battistoni che sarà in provincia per incontrarmi, insieme ad una selezione del coordinamento provinciale, per poter cominciare a ragionare sulla formazione delle liste che sarà sicuramente molto qualificata. Terrà conto - spiega Sacchi - non solo del singolo peso dei candidati e delle candidate che saranno 6 con un'equa distribuzione uomo-donna, ma osserveremo attentamente il criterio dei rappresentanti di tutte le zone: dalla montagna alla costa senza tralasciare la media collina. Dovranno essere candidati con le giuste competenze e capacità per rappresentare le istanze che Forza Italia porterà nel Centro destra".
Un Centro destra rappresnetato da Francesco Acquaroli di cui Sacchi ribadisce le qualità: "È bene evidenziare come in tutta Italua i candidati del Centro destra siano scelti in maniera condivisa e compatta. Francesco Acquaroli è molto preparato ed è sempre passato per il vaglio degli elettori, credo sia un'ottima scelta per il nostro territorio, forse una delle migliori che si potevano fare".

Sacchi sottolinea quindi la forte presenza del partito nel futuro politico regionale, annunciando i punti salienti del programma di Forza Italia: "La ricostruzione al primo posto - ha detto - che, a causa dell'incapacità politica del centro sinistra che dal 2016 ad oggi ha governato sia la Regione che il Paese, si trova in condizioni disastrose. Le responsabilità non lasciano, quindi, spazio a dubbi. Dei circa 300 comuni colpiti dal sisma la provincia di Macerara è quella che in percentuale ha avuto più centro colpiti da questa sciagura. Non dimentico l'attenzione dell'allora Presidente del Parlamento Europeo Tajani con ingenti fondi per il sisma: credo che se anche il Governo e la Regione avessero avuto questa sensibilità forse oggi non avremmo avuto ancora 1/4 delle macerie da rimuovere. Quel che è certo - spiega - è che faremo del sisma e della ricostruzione uno dei punti principali. A questo seguirà la sanità, dal momento che il Covid ci ha mostrato come lo schema sanitario dell'Asur regionale vada ridiscusso, tenendo conto delle specificità territoriali e della conformazione del territorio. Poi la questione del riequilibrio tra costa ed entroterra, perchè determina l'armonia della nostra terra: per fare questo sono cenessari interventi sulla viabilità e sulle infrastrutture, a partire da un aeroporto che non è degno delle potenzialità turistiche della nostra regione, così come il trasporto su rotaie e su gomma".

Infine la critica alla scelta di andare al voto a settembre: "Credo sia un delitto politico - denuncia - , la scadenza per la formazione delle liste sarà in prossimità di ferragosto. Bisogna pensare cosa significa questo termine per una macchina organizzativa che ha già affrontato la pandemia".

GS






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Riaperta la strada Ponti-Capolapiaggia a Camerino. Chiusa lo scorso 18 dicembre a causa del pericolo per la pubblica incolumità dovuta all'inagibilità di un edificio proprio a ridosso della via, la strada torna percorribile grazie ailavori che sono stati eseguiti con estrema urgenza. In particolare, è stato eseguito un interventodi messa in sicurezza in una parte dell’edificio, per eliminare il pericolo di crollo, mentre una parte è stata demolita attraverso un ulteriore intervento. “Finalmente è stata ripristinata la viabilità sulla strada Ponti – Capolapiaggia – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli - Un lavoro, quello della messa in sicurezza dell’edificio, molto più lungo del previsto. Prima per un parere della Sovraintendenza con il quale è stata autorizzata solo una demolizione parziale, obbligandoci anche a fare dei puntellamenti, poi per il fermo dovuto alla pandemia. Dopo 4 anni dal sisma non avremmo mai pensato di affrontare una situazione del genere, ancora non risolta. Abbiamo dovuto riaprire il piano delle messe in sicurezza, visto che quell’edificio non era inserito nel piano generale, convocando a dicembre un CTS d’urgenza e in 48 oreabbiamo aggiornato il tutto così da poter procedere con i lavori. Poi la pandemia, purtroppo, ha rallentato il tutto, ma finalmente siamo riuscita a sistemarla. Naturalmente – conclude Fanelli - mi dispiace per chi, come me che abito in quella zona, ha subìto il disagio in questi mesi, ma l’incolumità dei cittadini non può che venire prima di tutto”.
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Tempi di attesa lunghissimi ed impossibilità a prendere la linea con il CUP (Centro Unico Prenotazione).
Sono problemi che la sanità regionale si porta dietro da tempo, ma che la pandemia ha accenutato con lo stop a cui tutti sono stati costretti.
A lanciare l'allarme su una questione che continua a far indignare i cittadini, sempre più costretti a far riferimento agli esami a pagamento, sono le Segreterie Confederali e dei Pensionati di CGIL CISL UIL Marche.

"La decisione della Regione Marche di annullare tutte le prestazioni ambulatoriali con classe di priorità differita e programmata, adottata con la Delibera del 5 maggio scorso - scrivono in una nota - , sta generando disagi a tutti i livelli.


La prima grande difficoltà per le persone consiste nell’accedere agli studi dei medici di famiglia, letteralmente presi d'assalto in queste settimane dalle decine di migliaia di pazienti che devono ottenere la “rivalutazione del bisogno assistenziale” ed eventualmente ricevere una nuova prescrizione.

Per timore di assembramenti che potrebbero scatenare nuovi focolai di infezione i medici sono costretti a scaglionare gli appuntamenti, che di conseguenza slittano anche per settimane. Gli stessi medici - denunciano le sigle sindacali - , che a detta della Regione avrebbero concordato il testo della Delibera in questione, attraverso la loro organizzazione di rappresentanza FIMMG hanno smentito tale adesione e ora invitano i loro pazienti a non recarsi negli studi salvo casi di necessità ed urgenza".

Ma una volta ottenuta la prescrizione bisogna prenotare, e qui sorgono nuovi insormontabili ostacoli: "Telefonando al CUP è praticamente impossibile prendere la linea - spiegano - . I divieti di assembramento rendono inaccessibili anche gli sportelli fisici, da poco riaperti nei distretti sanitari e nelle strutture ospedaliere. La possibilità di prenotare direttamente dagli studi dei medici o dalle farmacie non è ancora operativa, e i canali informatici istituzionali (Sito e App) sono difficilmente utilizzabili per le problematiche legate agli strumenti di identità digitale (Spid o Cohesion)".
Le sigle sindacali dimostrano così che poche sono le alternative a questa trafila: "La rinuncia (temporanea o definitiva) alla prestazione e il ricorso al privato, per chi se lo può permettere, o l’accesso ai Pronti Soccorso, rispetto ai quali negli ultimi giorni - dicono - ci arrivano segnalazioni di preoccupanti intasamenti".
È per questo motivo che, denunciando la decisione adottata dalla Regione Marche con la Delibera, i sindacati definiscono le conseguenze un vero e proprio “caos a catena”.
Nonostante, infatti, ad inizio mese il Servizio Salute si era impegnato a riconvocare le Organizzazioni Sindacali, alla presenza dei rappresentanti dei Medici di Medicina generale, per provare ad elaborare insieme le misure di uscita dalla situazione generata dalla cancellazione delle prescrizioni ma, come denuncia la nora "Sono già passate invano quasi 3 settimane e la situazione è divenuta drammatica e inaccettabile. Servono correttivi immediati e per valutarli Cgil Cisl e Uil Marche esortano di nuovo la Regione a convocare un incontro urgente. Senza risposte, il prossimo passo saranno iniziative pubbliche di mobilitazione e protesta".

GS
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Mercoledì, 24 Giugno 2020 10:14

Fiamme Gialle: il 2019 in cifre

Frodi, traffici illeciti, evasioni e molto altro. Il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Amedeo Gravina, ha fornito alcuni numeri dell'attività del 2019 in occasione del 246esimo anniversario della Fondazione del Corpo. 
Gli interventi operativi che sono stati conclusi sono 7.429 e 919 sono le indagini affidate dalla magistratura ordinaria e contabile. Cifre che danno il senso dell'intensificazione delle attività con interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad una attenta attività di intelligence. 
Evasione fiscale internazionalefrodi carosello, indebite compensazionisi confermano al centro dell’attenzione della Guardia di Finanza. Settori in cui sono stati eseguiti 376 interventi ispettivi, tra verifiche e controlli. Sono stati 130 i soggetti denunciati per reati fiscali mentre sono 11 le persone arrestate. Ammontacirca 10 milioni di euro il valore dei beni sequestrati in questo ambito.
Nel contrasto all’economia sommersa, sono stati individuati 129 evasori totali, che hanno evaso complessivamente oltre 43 milioni di euro di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 27 datori di lavoro per aver impiegato 253 lavoratori in “nero” o irregolari. 

Nel settore delle dogane, delle accise, degiochi e dellscommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 72, con la verbalizzazione di 108 soggetti, il sequestro di 1 apparecchio per effettuare scommesse illegali e 19 chili di tabacchi lavorati esteri.
Nel settore della tutela della spesa pubblica sono stati effettuati 561 interventi, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dallspesa sanitaria allerogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, a cui si aggiungono 153 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 8 deleghe svolte con la Corte dei Conti. Le frodi scoperte ai danni del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 1 milione di euro, con 41 persone denunciate. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite per circa 1,2 milioni di euro, a carico di 33 soggetti. In merito alle prestazioni sociali agevolate, fra cui figura anche il reddito di cittadinanza, e fra i beneficiari di indebita esenzione dai ticket sanitari, sono emersi dei tassi di irregolarità rispettivamente del 40 e 60 per cento. In merito al settore degli appalti pubblici il valore delle procedure contrattuali complessivamente controllate ammonta a circa 100 milioni di euro, di cui oltre 1 milione di euro sono quelle risultate irregolari. Le persone denunciate sono state 7. 
In merito ai risultatconseguitiapplicaziondellnormativa antimafiasonstati sottopostaaccertamenti patrimoniali 21 soggettiammontainvece, a circa 3 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti allAutorità Giudiziaria per il sequestro. Talmisurricomprendonl’esecuziondi 2accertamentneconfrontdsoggetti connotatdcosiddetta pericolosità economico-finanziariaovvero persone che, pecondotta e tenordvitadebba ritenersi chvivanabitualmenteanchipartecon i proventderivantdogngenerdi attività delittuosa. Sono anche stati eseguiti oltre 2.500 accertamenti a seguito di richieste pervenute dalla Prefettura riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Nell'ambito della prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti, sono state svolte 16 indagini da cui è scaturita la denuncia ad altrettante persone e il valore del riciclaggio ammonta a oltre 500mila euro. Sono stati svolti 55 interventi verso esercizi commerciali che forniscono il servizio di “money transfer”, identificando 91 soggetti intenti all’esecuzione di operazioni di trasferimento fondi. Per i reati fallimentari sono state scoperte distrazioni patrimoniali per oltre 1 milione di euro, che hanno portato alla denuncia di 6 responsabili ed al sequestro di 19 lingotti d’oro puro, dal peso complessivo di circa 4,75 chilogrammi, del valore di circa 200mila euro. Sono stati sequestrati ed oscurati 99 siti internet perché utilizzati per commercializzare on line merce contraffatta.
Non si è fermata neanche l'attività di controllo del territorio, che ha visto il dispiegamento di circa 2.300 pattuglie, 3.867 controlli ad autovetture 4.762 persone identificate. 
Nell’ambito della lotta ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, i Reparti hanno sequestrato circa 40 chili di stupefacenti e 99 piante di cannabis, denunciando 153 responsabili, di cui 27 tratti in arresto.
A seguito dell'emergenza da Covid19 è stata avviata anche una attività specifica volta non solo al controllo e al sanzionamento di chi violasse le misure di contenimento (145 persone denunciate e a vario titolo, 224 quelle sanzionate, 15 violazioni fra gli esercizi commerciali e 7 casi di sospensione dell’attività commerciale)

Sono stati denunciati 8 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa e falso; constatate 3 sanzioni amministrative e sottoposti a sequestro 18.435 mascherine e dispositivi di protezione individuale nonchè 700 litri di liquido igienizzante.   

g.g.




















 






 
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