Notizie di cronaca nelle Marche
Un incidente stradale lungo la strada apirese, nel territorio del comune di Apiro, si è verificato nelle pirme ore del pomeriggio. Per cause in corso di accertamento. forse l'asfalto reso viscido dalla pioggia, il conducente di un'autovettura ha perso il controllo del mezzo sul quale viaggiava andando ad impattare contro un albero.

Nello schianto uno degli occupanti la vettura, un anziano novantenne che sedeva sul sedile accanto al conducente, è morto sul colpo, mentre gli altri sono rimasti feriti e trasportati dai sanitari del 118 al pronto soccorso.

Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino e Apiro, che hanno provveduto ad estrarre i quattro dalle lamiere e a mettere in sicurezza la zona dell'incidente.

pompieri

f.u.
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Il consiglio regionale delle Marche ha approvato all'unanimità la legge per la "riqualificazione e valorizzazione dei borghi e centri storici e promozione e sviluppo del turismo diffuso e sostenibile".

Una legge che si muoverà su tre direttrici strategiche – i progetti relativi al Borgo Accogliente, all’Albergo Diffuso e alle Residenze diffuse – e su una serie di interventi divisi per settori, come la transizione al digitale, lo sviluppo delle attività economiche, i beni e attività culturali, le politiche attive del lavoro e il sostegno alla creazione d’impresa e la promozione della filiera agricola e alimentare.

La legge vuole mettere al centro dell’azione del rilancio della regione interventi a favore dei borghi, dei centri storici, delle aree interne e si inserisce pienamente nella strategia per la rivitalizzazione del tessuto socio-culturale ed economico-produttivo, sviluppate intorno a nuove politiche per il turismo, per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici, della sapienza artigianale e della capacità imprenditoriale e della riqualificazione del tessuto urbano.

Quella votata dal Consiglio regionale, “è una legge importante per il nostro territorio, perché rivolge uno sguardo concreto a tutti quei luoghi che rappresentano un patrimonio fondamentale della nostra identità ma che stanno vivendo una fase di difficoltà – questa la dichiarazione in aula del presidente Acquaroli - Difficoltà, anche di stili di vita, che hanno determinato lo spostamento della popolazione verso nuove aree urbane con maggiore potenzialità infrastrutturali, penalizzando le aree interne: proprio le aree che rappresentano e racchiudono quello che è il patrimonio secolare, millenario, della nostra cultura e identità. L’impegno deve essere quello di offrire una nuova fase di vita a questi territori”.


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Un vero e proprio appello alla cittadinanza quello del sindaco di Pioraco Matteo Cicconi affinchè i proprietari degli edifici danneggiati dal sisma presentino all’Usr le manifestazioni di interesse alla richiesta di contributo per la ricostruzione. Ciò alla luce del termine ultimo del prossimo 15 dicembre fissato dalla struttura commissariale per la presentazione delle pratiche per la ricostruzione.

“Dall’analisi del report delle manifestazioni d'interesse presentate – così il primo cittadino - si deduce che le richieste mancanti sono principalmente quelle riferite alle seconde case o edifici come i garage che non sono finanziabili. Come comune stiamo facendo il massimo per accelerare la ricostruzione e stiamo lavorando anche nella definizione del complesso problema che riguarda il quartiere Madonnetta in massima sinergia con l'ufficio speciale della ricostruzione, problema unico nel suo genere in tutta l'area del cratere e che ridisegnerà completamente l'assetto urbanistico di Pioraco. Il fatto che molti privati non hanno ancora presentato la manifestazione d’interesse desta, però, molta preoccupazione sulla efficace e fattiva ricostruzione di tutto il paese. Per questo sollecitiamo tutti i proprietari a presentare tali richieste entro i termini per non perdere il contributo per la ricostruzione”.

f.u.

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Torna lo spot Cei sul sostegno alla missione dei preti diocesani. Al via a novembre la campagna 2021 declinata su tv, web e stampa. 
Una partecipazione, quella delle offerte deducibili, che ci rende “Uniti nel dono”: questo il messaggio al centro della nuova campagna #DONAREVALEQUANTOFARE della CEI, che intende sensibilizzare i fedeli alla corresponsabilità economica verso la missione dei sacerdoti e si sofferma sul valore della donazione, un gesto concreto nei confronti della propria comunità.

Le storie raccontate nella campagna pubblicitaria sono un giro per l’Italia delle città metropolitane, ma anche in quella dei piccoli centri. L’opera di Don Davide Milanesi in un quartiere nella periferia meridionale di Milano, ma anche quella di altri come Don Massimo Cabua, che in Sardegna, a San Gavino Monreale, è in prima linea nell’organizzazione di iniziative tra cui la “Spesa Sospesa” a sostegno di una collettività stremata dall’emergenza Coronavirus, quella Don Fabio Fasciani, guida della parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, nel quartiere Tuscolano a Roma, che dall’inizio della pandemia ha fatto un vero e proprio salto di qualità nell’assistenza alle povertà, prendendosi cura delle persone in difficoltà o anche quella di Don Luigi Lodesani, parroco, tra le altre comunità, anche di Borzano di Albinea, in provincia di Reggio Emilia, dove un paese intero collabora ad un progetto educativo per le nuove generazioni.

Nella nostra Diocesi abbiamo intervistato il parroco don Marco Gentilucci che ci ha raccontato la sua storia.

don Marco Gentilucci

Dove ti trovavi quando è avvenuta la scossa del 30 ottobre 2016?
Mi trovavo a casa di una famiglia di amici che mi ospitavano dopo le scosse del 26 ottobre. La mia casa era già inagibile e la loro casa da qual giorno è divenuta un “posto sicuro” dove vivere.
Quando ti sono arrivate le prime notizie? E quali sono stati i tuoi primi pensieri?
Immediatamente mi sono reso conto della gravità della situazione, non avevo mai sentito un terremoto così forte e, sapendo la situazione critica di tante case, ho iniziato a temere il peggio. Dal paese, da più punti, salivano colonne di fumo denso segno della devastazione. Il primo pensiero è stato per le persone care della mia famiglia, le urla della gente e le sirene dei soccorsi facevano crescere l’angoscia. Tutti e stavano bene, poi di corsa sono andato a vedere la chiesa, fuori si mostrava ferita ma non crollata: un piccolo conforto davanti a tanta paura.
A distanza di 5 anni com’è la situazione ora? Di cosa si sente di più la mancanza?
Oggi la situazione a Camerino è certamente differente da quei primi momenti, la ricostruzione mostra i primi visibili passi anche se moltissimo bisogna ancora fare: troppe case rimangono inagibili e purtroppo oggi la nostra città appare ancora deserta, guardandola di notte solo le luci ci ricordano la vita di un tempo.
Resta il bisogno di luoghi di incontro e di aggregazione, le distanze, accentuate dall’emergenza pandemica, rischiano di disgregare in modo permanente la comunità.
Perdere la casa e perdere la chiesa è come non avere più un riferimento. Il pensiero forte è stato per i nostri giovani che a più riprese chiedevano “Dove ci incontriamo? o “che cosa facciamo adesso?”, l’impegno di questi anni è stato quello quello di farli stare insieme, di creare occasioni per “uscire” da una quotidianità pesante, cercare ogni giorno di riprendersi un pezzettino di normalità.
In che modo Dio entra in questa esperienza?
Dare speranza significa stare accanto a chi soffre e a chi ha perso tutto. Il terremoto in questo è stato assolutamente democratico, non ha fatto distinzione tra il ricco e il povero, tra il laureato e la persona più umile, tra chi amministra e chi serve, siamo tutti sulla stessa barca: proprio questa uguaglianza ci permette di condividere la vita. Da prete ricordo a tutti continuamente che Dio non ci ha abbandonato, che Dio condivide la nostra sofferenza e che ci è accanto oggi come nei momenti belli. È accogliendo la sua presenza che possiamo trovare la forza per guardare oltre.
Chi vi ha aiutato e vi sta ancora aiutando?
Quella che non è mancata è stata la solidarietà e la vicinanza di tanti. Nei campi di accoglienza e anche nelle strutture della costa, nei primissimi momenti dell’emergenza, tantissimi volontari della Caritas, della Protezione Civile, della CRI e degli Scout ci sono stati accanto. La Chiesa con importanti donazioni ci ha permesso di realizzare opere che altrimenti non avremmo potuto fare. Tante donazioni e tanti benefattori, su tutti la Fondazione Arvedi-Buschini di Cremona che ha permesso la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia parrocchiale e soprattutto la riapertura della basilica di San Venanzio. Abbiamo toccato con mano il gran cuore della gente del nostro paese, in questo realmente non ci siamo mai sentiti soli.

Quelli che la domenica
Uno dei protagonisti della video-maratona che recentemente Tv2000 ha dedicato alle offerte per i sacerdoti, è stato Giovanni Scifoni, attore, scrittore e regista ma soprattutto volto noto e molto amato del panorama televisivo italiano. In una breve testimonianza (https://www.unitineldono.it/le-storie/giovanni-scifoni-quel-prete-che-ha-salvato-il-mio-matrimonio/?utm_source=fisc&utm_medium=publiredazionale&utm_campaign=novembre&utm_term=&utm_content=quellicheladomenica) girata per l’occasione, Scifoni ha raccontato da par suo per quale motivo ritiene giusto sostenere in ogni modo i sacerdoti e il loro ministero.
 
Foto opinion leader Scifoni

“Ho conosciuto tantissimi sacerdoti – ha detto – e quello che io sono oggi lo devo sicuramente anche a loro. Un sacerdote, ad esempio, ha salvato il mio matrimonio. Un altro ha salvato mia moglie in un momento disperato della sua vita. Un altro sacerdote mi ha preso per i capelli e mi ha fatto tornare nella chiesa, in un momento in cui avevo deciso di abbandonarla e andare via. E poi ce ne sono alcuni che mi hanno reso un artista migliore, perché io copio dal loro modo di esprimersi e comunicare, anche delle cose che faccio sul palco”.
“C’è un dono, però – ha concluso l’attore – per cui mi sento particolarmente grato nei confronti dei sacerdoti, ed è quello della domenica. Posso avere una settimana orribile, ma io so sempre che la domenica c’è qualcosa per me. So che mi siederò su quella panca, su quella sedia o su quello sgabello, non importa dove, e comunque riceverò una parola, un’omelia, l’Eucarestia. Gratis. Questo è impagabile”.
“Allora... – l’appello finale lanciato da Scifoni – facciamo tutto quello che serve perché il maggior numero possibile di persone possa avere ciò che desidera e cerca più profondamente. Sosteniamo i sacerdoti. https://www.unitineldono.it/sostienici/?utm_source=fisc&utm_medium=publiredazionale&utm_campaign=novembre&utm_term=&utm_content=quellicheladomenica


“Ci sono posti che non appartengono a nessuno perché sono di tutti”: ancora i valori dell’unione e della condivisione, quelli al centro dei messaggi della campagna.
L’opera dei sacerdoti è infatti resa possibile anche grazie alle Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi. L’Offerta è nata come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II.
Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell’obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le offerte raggiungono circa 33.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e 3.000 sacerdoti, ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio agli altri e del Vangelo.
L’importo complessivo delle offerte nel 2020 si è attestato sopra gli 8,7 milioni di euro rispetto ai 7,8 milioni del 2019. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.


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Segnali di rinascita da Visso dove, pochi giorni fa, sono stati inaugurati i lavori di riqualificazione dei giardini del Laghetto. Una giornata significativa quella dello scorso 31 ottobre che, oltre alla sostituzione dellailluminazione pubblica dei rinnovati spazi tanto amati dagli abitanti e dai turisti, ha segnato il taglio del nastro del nuovissimo chiosco bar in legno e corten che occupa ora la parte opposta rispetto alla precedente struttura che è stata demoliita.
Nell'area è stata anche installata una stazione di ricarica elettrica per e-bike; partirà infatti dalla zona il percorso ciclo pedonale "La Porta della Sibilla" che unirà Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita. I lavori di riqualificazione sono stati resi possibili grazie ad una donazione della Regione Toscana per una somma di 154 mila euro. 
Voci danno ora come probaile e imminente, la visita nel borgo della presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.
Lo conferma il sindaco Gianluigi Spiganti Maurizi: "Entro la settimana dovremmo avere un sopralluogo proprio per verificare che tutto sia ben predisposto - afferma- . Lo interpretiamo come  un segnale di buon auspicio per i passi di una ricostruzione che le tante ordinanze hanno contribuito a velocizzare ma che al momento, stentano a decollare per via delle tante criticità rappresentate dalle macerie, dalla mancanza di ditte edili, dall'esagerato aumento dei prezzi dei materiali". 
c.c.
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A Sarnano, il gruppo di minoranza in consiglio comunale esprime gradimento per l'omissione dell'evento "Mostra di Antiquariato e Artigianato Artistico" nella Guida Borghi Accoglienti – Edizione 2021 realizzata dal Touring Club Italiano in collaborazione con l’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione e con i comuni certificati aderenti all’iniziativa “Network Bandiere Arancioni”, nonché con l’Associazione Produttori Caravan e Camper.
"Nell’opuscolo - scrive l'opposizione - vengono elencate, regione per regione, tutte le località certificate con una descrizione panoramica di ogni comune e con alcuni suggerimenti “da non perdere”; per Sarnano viene segnalata, oltre alla Chiesa di S. Maria Assunta con opere di P. Alemanno, le Terme di San Giacomo, Il Museo Civico e la Pinacoteca che ospita una capolavoro di V. Crivelli la “Madonna con Bambino”, lo stemma di Sarnano (come curiosità legata a San Francesco), la “Via delle cascate perdute”-
Rileviamo con estremo piacere - si legge ancora nel comunicato - che nella importante guida di quest’anno, che viene distribuita gratuitamente nei negozi Touring, in occasione di manifestazioni Touring e presso gli Uffici Informazioni località “Arancioni”, è stato finalmente “corretto” l’errore gravissimo, inspiegabile e duraturo per ben 6 anni (2015/2020), commesso (non ci è spiegato da chi….) nel segnalare, tra le cose da non perdere, la Mostra Mercato di Antiquariato ed Artigianato Artistico, abbondonata nell’anno 2014 dall’Amministrazione Ceregioli, dopo 33 edizioni e una lenta agonia.

Il merito di ciò - continua la nota -  va riconosciuto, senza alcun dubbio, al Gruppo di Opposizione “Il Paese che Vogliamo” che, accortosi del madornale errore, ha presentato l’11 dicembre 2020 una apposita “mozione” con la quale innanzitutto si impegnavano Sindaco e Giunta a spiegare i motivi per i quali si sia verificato, ripetutamente, un errore di siffatta gravità, con conseguente danno di immagine per Sarnano, in una guida di estrema importanza in cui, fin dal 2015, avrebbero potuto essere segnalati e promossi altri “eventi”prestigiosi e ricorrenti come la Sarnano/Sassotetto, CastrumSarnani ed il Palio del Serafino".
I consiglieri di minoranza passano poi ad elencare gli altri quesiti della mozione all'epoca presentata, aventi ad oggetto la richiesta di contattare immediatamente il Touring Club Italiano e l’Associazione Paesi “Bandiera Arancione” per acquisire esaustive notizie in merito e determinare le diverse responsabilità, in ordine alla errata indicazione della Mostra Mercato di Antiquariato ed Artigianato Artistico nelle guide stampate dal 2015 in poi", nonché il controllo del testo stampato nella guida 2020 con la richiesta di apportare le opportune modifiche per la stampa dell’edizione 2021 prestando in futuro" le dovute attenzioni in merito alle notizie che riguardano Sarnano in modo tale da scongiurare il ripetersi di tali,imbarazzanti situazioni.
"La mozione, discussa nel Consiglio Comunale del 30.12.2020, stranamente non venne accolta-  segnala il gruppo di opposizione-ma ha evidentemente prodotto i suoi frutti - conclude la nota-. Non capita sovente avere un gruppo di opposizione, sconfitto per una manciata di voti, attento, critico e propositivo composto per tre quarti da consiglieri alla prima esperienza".

c.c.
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"Un simbolo, non solo per la nostra diocesi e regione ma anche per l'Umbria e per tutto il terrritorio della montagna".
Così l'arcivescovo Francesco Massara che, insieme ai sindaci e alle altre autorità, ha inaugurato ieri la riconsegna della chiesina della Madonna della Cona  sulla piana più alta delle Marche. 
Posta al confine tra Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia, la chiesina costruita nel XVI secolo era stata fortemente danneggiata dal sisma del 2016.
Ora è rinata grazie ad una vera e propria gara di solidarietà che, attraverso una raccolta fondi, ha coinvolto il Cai di Macerata, Camerino e San Severino Marche, l'associazione Sferisterio e il Comune di Macerata. Al gesto solidale si è unito anche il Cosmari che ha elargito gran parte dei 150mila euro necessari alla ricostruzione. 
"La riapertura della chiesa - aggiunge Mons. Francesco Massara - è un simbolo di speranza e di rinascita. I rintocchi di quella campana che per 5 anni era rimasta muta, hanno fatto risuonare la gioia e la speranza di poter vedere a breve la ricostruzione realizzata". 

C.C.
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Inaugurata ufficialmente, a Tolentino, la nuova struttura in legno realizzata in via Foro Boario, nell’area verde di fianco al cosiddetto “Formaggino”.

Tra le tante autorità civili e militari presenti oltre al sindaco Giuseppe Pezzanesi, alla Giunta e ai Consiglieri comunali Gian Marco Grance e Marco Gal della Protezione civile della Valle d’Aosta, il sindaco di San Zenone degli Ezzelini Fabio Marin, la presidente dell’Ass. Pro Loco Angela Pellizzari, il presidente dell’Ass. Academia Antonia Martinello, il vice presidente Prot. Civ. Valentino Grassotto, il già sindaco di San Zenone Luigi Mazzaro e l’assessore Natalino Pellizzari, Corrado Pegorari, Maria Teresa Rebellato e Grassotto Roberta, l’assessore del comune di Loria Valter Pettenon, una rappresentanza degli alpini di Loria e il sindaco del comune di Rossano Veneto Morena Martini.

casetta foro boario inaugurazione 1


La struttura è stata realizzata grazie al contributo principale della Regione Valle d’Aosta che ha promosso una raccolta fondi tra i propri cittadini, istituzioni e aziende e che per diversi mesi è stata a Tolentino con il proprio personale di Protezione civile per affiancare l’amministrazione comunale tolentinate nella gestione dell’emergenza e grazie alla solidarietà dimostrata nelle settimane dopo il sisma dell’ottobre 2016 dall’associazione Amici di Lara Magoni e dai comuni di Torre Boldone.

Inoltre hanno contribuito direttamente il gruppo comunale di Protezione Civile di Tolentino, l’Agesci Scout di Tolentino, la Pro Loco Tolentino e il Rotary Club di Tolentino che ha messo a disposizione gli arredi, la cucina con la collaborazione di Pesarini e che in particolare sostiene, da quando è stata fondata, le attività e i laboratori dell’Associazione ProssimaMente con il Rotary Center.

L’Amministrazione comunale ha deciso di affidare l’edificio al Consiglio di Quartiere Foro Boario, all’Associazione Comitato Festeggiamenti Quartiere Foro Boario ed all’Associazione di Promozione Sociale Prossima.Mente di Tolentino che svolgono un’importante attività di promozione sociale ad indiscutibile beneficio della cittadinanza tolentinate e pertanto meritevole di essere incentivata e sostenuta.

L’area riqualificata è adiacente all’edificio denominato “Formaggino” ed è posta in un luogo strategico a ridosso del centro storico, nel quartiere Foro Boario.

Con l’intervento è stata migliorata l’intera zona che potrà essere a servizio dei cittadini residenti e non. Grazie ai fondi messi a disposizione è stata realizzata una struttura ricreativa costituita da un edificio di legno di tipologia prefabbricata che ha una dimensione di circa 120 metri quadrati costituito da un unico ampio locale dotato di servizi igienici e dotato degli impianti elettrici di illuminazione e di condizionamento invernale e estivo e di una parte separata ad uso ufficio o per attività aggregative più limitate. L’edificio ad un unico piano è fruibile anche da diversamente abili ed è stato realizzato con materiali ecocompatibili. Da sottolineare che la struttura è stata realizzata rispettando tutte le normative antisismiche e potrà essere un centro di accoglienza alla popolazione nel caso di eventi sismici o calamità naturali. A fianco della nuova struttura è stata anche attrezzata un’area verde, completamente recintata per lo sgambamento dei cani.



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Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha incontrato, in un vertice istituzionale a un mese esatto dalla sua riconferma, l’assessore alla Ricostruzione della Regione Marche, Guido Castelli, e il direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, ingegner Stefano Babini, per affrontare alcuni dei principali temi legati al post terremoto.

Tra gli argomenti trattati nel corso del cordiale incontro svoltosi in un clima di grande collaborazione tra i vari rappresentanti istituzionali, la richiesta di velocizzare l’approvazione dei decreti per la ricostruzione degli edifici privati e quella per l’emissione di un ulteriore piano destinato al recupero delle opere pubbliche danneggiate dalle scosse dell’ottobre 2016.

Il vertice è stata occasione, inoltre, per affrontare l’argomento relativo alle opportunità che si apriranno a breve, anche per gli enti locali, con l’emissione dei bandi di finanziamento relativi al Pnnr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Alla riunione erano presenti anche l’assessore comunale all’Urbanistica, ai Lavori Pubblici, Patrimonio e Ambiente, architetto Sara Clorinda Bianchi, e il responsabile dell’Area Tecnica, ingegner Marco Barcaioni.
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Gli agenti della questura di Macerata hanno sorpreso in flagranza un giovane venticinquenne, residente a Pescara, che stava imbrattando le facciate di un palazzo privato del centro storico utilizzando un pennarello indelebile

Il giovane era già noto alle Forze dell’Ordine perché, grazie alle immagini di alcune telecamere, era stato identificato e denunciato alla Procura della Repubblica quale responsabile di analogo reato ai danni di immobili pubblici e privati e di diversi cartelli della segnaletica stradale perpetrato nel luglio scorso, durante la serata della vittoria dell’Italia agli Europei di calcio

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Proseguono, nel frattempo, anche i controlli anti Covid nelle vie del centro storico e nelle zone esterne alle mura cittadine, nel corso dei quali dieci giovani sono stati identificati per aver arrecato disturbo alla quiete pubblica, mentre un altro ragazzo è stato sorpreso ad urinare in un vicolo del centro cittadino e per questo denunciato.

f.u.
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