Notizie di cronaca nelle Marche
Intensa settimana di controlli dall’entroterra al mare per i Carabinieri del Comando provinciale di Macerata, concentratisi soprattutto nelle attività finalizzate a garantire il rispetto delle norme vigenti in tema di prevenzione della diffusione della pandemia e di quelle del codice della strada. In particolare, 267 sono state le persone controllate per covid, di cui 8 sanzionate; 148,le attività’ e gli esercizi commerciali controllati per verificare il rispetto delle disposizioni covid di cui 2 attività chiuse in via provvisoria e 2 sanzionate.

Nel dettaglio i carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno sanzionato due attività commercial a Potenza Picena e nella stessa Civitanova, per le quali è stata disposta la chiusura temporanea di 5 giorni e l’irrogazione di una sanzione amministrativa di 400 euro; all’interno dei locali non era stato rispettato il distanziamento sociale ed un dipendente era sprovvisto di mascherina protettiva. Gli stessi militari della Compagnia adriatica hanno elevato ulteriori 8 sanzioni per violazioni amministrative a cittadini che non avevano ottemperato all’obbligo di indossare la mascherina. A Cingoli, nel corso di un preordinato servizio notturno i Carabinieri della Compagnia di Macerata hanno sanzionato un giovane macedone, residente in altra provincia, poiché sorpreso a girovagare a piedi, in violazione del coprifuoco dalle 22.00 alle 05.00. Nel corso della settimana, oltre ai controlli covid, i militari della Compagnia di Macerata hanno rintracciato un giovane albanese, sfuggito all’ obbligo di presentarsi tutti i giorni alla Polizia Giudiziaria in applicazione della misura cautelare emessa nei suoi confronti dal tribunale di Ascoli Piceno.

A Potenza Picena, due persone sono state deferite in stato di Libertà alla Procura della Repubblica di Macerata per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. A seguito di un controllo alla circolazione stradale sfociato nella perquisizione personale e del mezzo su cui viaggiavano, i militari hanno infatti rinvenuta una mazza da baseball. Uno dei due, inoltre, è finito nei guai anche per il fatto che l’auto che utilizzava era sottoposta a sequestro amministrativo. Ora la vettura sarà confiscata. In totale sono state controllate 989 persone e 600 mezzi ; 35 le sanzioni al codice della strada elevate, in prevalenza per il mancato uso delle cinture di sicurezza, per uso di telefonini alla guida e per velocità non regolare.

c.c.
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Ussita muove un altro passo verso la normalità e lo fa con il bando per la progettazione dei lavori di sistemazione del palazzetto del ghiaccio.
"È sempre stato un simbolo per Ussita - commenta il sindaco, Silvia Bernardini - e un luogo importante per il turismo e la comunità stessa.
È davero fondamentale cominciare a pensarne la ricostruzione".

Lavori che sono però condizionati anche da un'area, quella in cui insiste il palazzetto, soggetta al rischio R4 massimo per i dissesti idrogeologici: "Si tratta di un rischio che risulta da vincoli posti più di 20 anni fa - precisa il sindaco - e su cui la Regione, come in altre situazioni, sta lavorando con progetti per i quali i fondi sono già stati stanziati. L'impegno della Regione è infatti quello di ridurre il rischio ad un livello accettabile e darci la possibilità di poter tornare a usufruire di quella zona".

Tornando al palazzetto, si parla di interventi che ammontano ad un costo complessivo di quasi tre milioni di euro: "Sono lavori importanti - dice Silvia Bernardini - che non riguardano la struttura lignea che dovrà essere ricollaudata, ma il sistema refrigeratorio danneggiato dalle scosse. Un sistema che risale comunque a più di 40 anni fa. Questo è il lavoro più consistente perchè, con le scosse che ci sono state, le serpentine presenti nel cemento hanno subito danni irreperabili e coglieremo certamente l'occasione per realizzare un impianto energicamente sostenibile. Credo che questo sia uno degli obiettivi della ricostruzione: ove possibile ricostruire con innovazioni che aumentino la sostenibilità". 

GS
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“Scuola Rinasce”. Con questa iniziativa l’amministrazione comunale di San Ginesio ha deliberato un pacchetto di incentivi finalizzati a sostenere il Piano dell’Offerta Formativa degli Istituti Scolastici del territorio.

Il pacchetto prevede l’erogazione di un contributo di 300,00 euro per ogni iscritto alle classi prime di tutte le scuole di ogni ordine e grado del comune di San Ginesio per l’anno scolastico 2021/2022. Il contributo sarà utilizzabile dai futuri iscritti, da qualsiasi luogo essi provengano, per le spese sostenute presso esercizi, imprese ed attività artigianali e commerciali e presso gli enti pubblici con sede legale nel comune di San Ginesio, attinenti agli aspetti di prima necessità e legati all’ambito sociale, psicologico, educativo, ricreativo, sanitario dello studente beneficiario.

Un’altra ulteriore misura volta sia al sostegno di tutte le realtà economiche del territorio messe a dura prova dai provvedimenti restrittivi e di chiusura da emergenza covid-19, sia verso i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dalla pandemia.

“La scuola – dichiara il sindaco Giuliano Ciabocco - è un luogo pieno di significati, il luogo dove si preparano i cittadini del domani ad essere consapevoli e dove la valorizzazione della persona è la ragione fondante di tutti gli interventi. Le realtà scolastiche presenti sul nostro territorio garantiscono ampi spazi per attività laboratoriali, aula attrezzate di musica, di arte, di scienze, di informatica, palestre con infissi e spogliatoi nuovi e un ottimo servizio mensa. Gli studenti che decideranno di iscriversi a San Ginesio troveranno anche un ambiente stimolante grazie alla dinamicità di insegnanti qualificati e preparati che propongono attività alternative molto interessanti (teatrali, sportive, certificazioni linguistiche con studi e stage all’estero, ecc.), vincitrici di numerosi premi e concorsi nel corso degli anni”.

Infine, oltre all’incentivo economico di € 300, “Scuola Rinasce” prevede anche la riduzione del 50% del costo del trasporto scuolabus per gli alunni delle scuole dell’obbligo.
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Lunedì 25 gennaio ripartono in presenza al 50% le scuole superiori della Regione Marche. Contram Mobilità è pronta ad accompagnare gli studenti in totale sicurezza e nel rispetto delle normative in vigore. La società consortile che gestisce ed eroga il trasporto pubblico locale nella provincia di Macerata è pronta a partire con circa 40 autobus in più, a potenziamento delle tratte più frequentate, per garantire il rispetto della capienza consentita: il 50 % dei posti totali dei mezzi, sia posti a sedere che in piedi.

Come a settembre, anche lunedì alle principali fermate e terminal sarà presente personale Contram Mobilità e steward unicamente dediti a dare informazioni sulle linee e indicazioni sul rispetto delle distanze e l’obbligo di indossare la mascherina attendendo il bus. Tramite l’App aziendale “Contram Mobilità”, disponibile gratuitamente sia per iOS che per Android, sono state già inviate notifiche (circa 20.000 contatti sono stati raggiunti) con tutte le indicazioni per viaggiare in sicurezza con i bus Contram.


”Affrontiamo questa nuova ripartenza con il massimo impegno inteso sia come potenziamento delle linee, grazie a tutti i lavoratori che avranno un maggiore impegno e a tutte le aziende consorziate, sia come rispetto di tutte le norme di sicurezza e igienizzazione dei mezzi che vengono sanificati ogni giorno dal nostro personale addetto – così il presidente Stefano Belardinelli - Mai come ora, nel pieno del servizio invernale, l’offerta del servizio pubblico marchigiano è stata così corposa: in tutta la provincia saranno attivate circa 40 bus aggiuntivi rispetto alla situazione pre-Covid, sulla base delle indicazioni emerse dal tavolo di coordinamento provinciale, per accompagnare il nuovo avvio della didattica negli oltre 25 istituti scolastici di 2° grado del maceratese dislocati in numerosi Comuni della provincia. Grazie ad un importante confronto con il Prefetto, che ci teniamo a ringraziare per il prezioso supporto e stimolo, abbiamo anche avviato una campagna di comunicazione con nuovi strumenti ed applicazioni per informare i nostri utenti su quanto abbiamo fatto e quanto continueremo a fare per garantire il massimo rispetto delle normative anti-Covid”.

fu

belardinelli

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L'App Contram Mobilità


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A partire dalle 15.30 di questo sabato 23 gennaio, dalla pagina facebook del Comune di Camerino, finalmente si potrà rivedere il centro della città ducale e, dopo le 17.00 andare di persona.   
Vivono con grande emozione i camerinesi la rimozione delle transenne da quella zona che ha sempre rappresentato il luogo d’incontro privilegiato. La riapertura di Corso Vittorio Emanuele II è per tutti la riappropriazione delle proprie radici identitarie.
Su quella strada del cuore pulsante della città, quotidianamente si sono succeduti i passi di tutte le generazioni; facile comprendere come la notizia sia capace di muovere tanti profondi sentimenti.
“ E’ un momento che aspettiamo con gioia – dice Karin la cui famiglia  è tra le poche che attualmente abitano nel cuore di Camerino-. Per noi è come festeggiare il Natale e la Pasqua insieme, tanta è la felicità che proviamo per questo passo in avanti, che dà a vedere che saremo raggiunti da altri abitanti con casa agibile e che potranno riaprire delle attività”.
Nostalgia e grande entusiasmo nelle parole di Rosella: “Contentissima di questa riapertura . Per tutti noi che abitavamo il centro e attaccati ad ogni angolo della nostra città , dal Pincetto a Sottocorte, dalle vie alle piazze che non possiamo più fruire, rappresenta la riappropriazione di luoghi davvero tanto cari. E’ importante che questi luoghi ricominciamo a fruirli presto, che torniamo a ricordarceli, visto che di frequente accade di non avere più memoria dei nostri portoni o dei negozi che si trovavano lungo le vie. Ben venga dunque, dopo 4 anni e mezzo, era proprio ora. Andiamo avanti con tanto entusiasmo e con tanta voglia di tornare a viverli questi luoghi ”.
Un recupero di autenticità,  secondo Michela importante soprattutto per i ragazzi che stanno crescendo senza conoscere la loro città, la loro storia e realtà identitaria. “ E’ un segno evidente che possiamo davvero sperare in meglio - afferma-. Prima che la memoria, per sopravvivenza, rimuova quello che è stata la nostra vita, si ritorna su in centro... per quanto a piccoli passi. E' una speranza grande che si apre davanti a noi perché ritorniamo a vivere la nostra vita in quella parte che rappresenta la realtà vera della città, fatta di storia e di arte, respirate quotidianamente e divenute una tua seconda pelle senza che te ne accorgessi. Vedo quindi questa riapertura, come un forte segnale di ripartenza, dopo che tutto si è improvvisamente interrotto in quell'ottobre 2016”.    

c.c.

Approfondimenti sul prossimo numero di Appennino Camerte, con altre voci di cittadini
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Incontro istituzionale tra il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il nuovo Questore di Macerata, Vincenzo Trombadore, dopo l’insediamento, da parte di quest’ultimo, avvenuto lo scorso dicembre.

Il Questore è arrivato nella sede provvisoria del Municipio, a palazzo Governatori, e si è intrattenuto con il primo cittadino per rappresentare e rendere concreta la massima attenzione alle problematiche del territorio in materia di sicurezza.

La visita, molto cordiale, è servita per affrontare diversi temi in una realtà che non presenta comunque situazioni di particolare disagio pur essendo quella di San Severino Marche, per estensione territoriale, la più grande comunità di tutto il territorio provinciale e una delle più grandi dell’intera regione Marche.

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La doppia sofferenza dei terremotati. È nelle giornate come quella di domani che si può comprendere fino in fondo cosa significhi l’emergenza sanitaria che si aggiunge a quella del sisma, perché se il virus ha disteso un velo grigio su tutta l’Italia, nelle terre del sisma lo ha avvolto anche sul cuore degli abitanti.

Una emergenza nell’emergenza, anche se a distanza di oltre quattro anni si fa fatica ad associare questo termine, che rappresenta una circostanza imprevista, a qualcosa con cui la gente ha imparato, suo malgrado, a convivere da tempo: il vuoto e la distruzione.

È infatti per lenire quelle ferite che il Comune di Camerino riaprirà domani, alle 15,30, corso Vittorio Emanuele II, nel cuore della città ferita.

La via che si snodava lungo il centro storico e che si abbelliva di vetrine illuminate, abitazioni e luoghi simbolo come il Municipio ed il teatro Marchetti, d’ora in poi tornerà ad accogliere la nostalgia dei suoi cittadini e di chi vorrà tornarci per una passeggiata capace di riscaldare il cuore.

Perché seppur ferita e messa in sicurezza, in quella via, nella zona rossa del terremoto, basterà chiudere gli occhi per sentirsi a bordo di una macchina del tempo capace di rievocare luci, suoni e odori di ciò che era e di ciò che tornerà ad essere.

Ma è qui che i terremotati, ancora una volta, si trovano a vivere la beffa oltre il danno: perché se non ci fosse stato il Covid, domani quella via sarebbe stata di nuovo piena di cittadini camerti e, forse, le ferite sarebbero sembrate meno profonde per tutti.

Eccola la doppia sofferenza dei terremotati, ora divisi tra l’emozione di sapere riaperto il corso ed il rammarico di non poter assistere di persona all’inaugurazione.

Le norme anticovid, infatti, richiedono distanziamento e attenzione e per questo motivo, consapevole dell’importanza che l’inaugurazione ricopre per tutta la città, il Comune ha deciso di trasmettere la diretta Facebook sulla pagina istituzionale, invitando i cittadini ad essere presenti con il cuore.

Una presenza che di certo non mancherà, ma che grida sofferenza.

La forza della gente di montagna, della gente che ha perso tutto tranne la dignità e l’amore per la sua terra, ancora una volta dimostra di essere più tenace dell’emergenza, della doppia emergenza.

Giulia Sancricca
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Più di 200 articoli di pelletteria, tra borse e zaini, con marchi di note griffe della moda contraffatti o con emblemi mendaci sono stati sequestrati ed una persona è stata denunciata a piede libero.

Sono questi i risultati di una operazione portata a termine dalle Fiamme Gialle di Civitanova che hanno notato, all’interno di un esercizio commerciale della città, esposte per la vendita, numerose borse e zaini recanti marchi riconducibili a note griffe.

Nel negozio hanno poi scoperto l’assenza di idonea documentazione che legittimasse l’uso dei marchi suddetti ed è scattato il sequestro probatorio di 205 articoli.

La responsabile dell’esercizio commerciale è stata denunciata, a piede libero, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per i reati di ricettazione, introduzione e commercio di prodotti con segni falsi. Si procederà poi a valutare la posizione fiscale della commerciante per individuare eventuali ulteriori profili di irregolarità nella gestione dell’attività controllata.

GS
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Tolentino in lutto per la scomparsa di Alessandro Ciarapica.
Insegnante di matematica in pensione e diacono nella parrocchia del Santissimo Crocifisso era molto conosciuto in città per aver ricoperto anche l'incarico di dirigente scolastico.
Era ricoverato al Covid Hospital di Civitanova dopo aver contratto il virus e questo pomeriggio è venuto a mancare.
Classe 1940, Ciarapica lascia la moglie Annamaria e i due figli, Filippo e Francesco.
Non appena la notizia si è diffusa in città sono stati tanti i messaggi di vicinanza che si sono susseguiti, primo fra tutti quello di Padre Gabriele  Pedicino: "Caro diacono - ha scritto - ora dal cielo continua a servire e pregare per noi e per la tua comunità di Tolentino".
Venerdì 22 gennaio alle 21, nella basilica di San Nicola, ci sarà la preghiera del santo rosario, mentre il funerale sabato alle 15.

GS
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La pandemia da Coronavirus non ferma le azioni della Fondazione Carifac rivolte alla crescita dell’istruzione delle nuove generazioni delle scuole presenti nel territorio di competenza. Riparte, infatti, il progetto per ottenere la certificazione British English Key For Schools. Coinvolti oltre 600 studenti degli istituti scolastici di Fabriano, Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi, Arcevia, Moie, San Paolo di Jesi, Monte Roberto, Cupramontana e Staffolo appartenenti ai 10 comuni del territorio di operatività della Fondazione.

«Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso, sei anni fa – si legge in una nota della Fondazione Carifac - perché è fondamentale fornire ai nostri ragazzi tutti gli strumenti necessari per poter competere in un mondo dove sono prioritarie la conoscenza delle lingue e delle nuove tecnologie. Nello spirito che da sempre ci anima abbiano sostenuto le competenze linguistiche offrendo gratuitamente la certificazione per l’inglese agli studenti di terza media. Prima del nostro intervento solo il 20% conseguiva il British Key For Schools. Ora siamo oltre al 50% e abbiamo registrato le più alte medie di profitto nei risultati”.

Da febbraio, con la didattica a distanza, saranno 647 gli studenti coinvolti, per un totale di 16 sezioni di nove istituti scolastici differenti.

f.u.
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