Notizie di cronaca nelle Marche
Si estende la sperimentazione del badge elettronico per il monitoraggio dei flussi di manodopera impiegata nei lavori di ricostruzione delle aree dei comuni colpiti dal sisma.

In particolare oltre alla disponibilità del Presidente della Provincia hanno aderito alla procedura Arcidiocesi di Camerino, Cedam Cassa Edile delle Marche, M.I.C. srl.

La procedura coglie appieno le opportunità assicurate dalle nuove tecnologie consentendo di implementare un sistema informativo e di tracciabilità delle imprese e delle risorse impiegate; tutto questo attraverso l’inserimento dei dati forniti a seguito delle nuove adesioni che permetteranno di proseguire nella sperimentazione della procedura e nel superamento di eventuali problemi e criticità nel caricamento dei dati nel software gestito da Casse edili Edilcassa, dati che confluiranno nella piattaforma realizzata dal Commissario Straordinario.

"La procedura - ha affermato il Prefetto Ferdani - è espressione di un coordinamento tra tutte le varie istituzioni e rappresenta una grande opportunità e consentirà un sempre maggiore consolidamento del principio di legalità: un principio che assume una sua espressione di concretezza con comportamenti quotidiani coerenti e conseguenti attraverso una piena trasparenza sulle presenze nei cantieri".

Una buona pratica per arginare situazioni di opacità e forme di lavoro “in nero”, garantendo sia la tutela delle condizioni di lavoro delle maestranze che possibili infiltrazioni criminali nonché favorire l’espansione di una economia legale e concorrenziale a favore delle aziende virtuose.


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E’ online da nemmeno due giorni e già ha un alto numero di visualizzazioni il video “E’ il 2036: come immagini Ussita tra vent’anni?” realizzato dai componenti di C.A.S.A. – Cosa Accade Se Abitiamo, un’associazione di promozione sociale ma soprattutto uno spazio abitato e attraversato da più anime a Frontignano di Ussita, un luogo nato in seguito ai terremoti, in cui alcune persone, residenti e non, cercano di interrogarsi sul futuro dei luoghi e di creare progetti. “Siamo stati invitati dal Forum Disuguaglianze Diversità a svolgere una riflessione sul territorio che abitiamo e su come vogliamo e possiamo immaginare Ussita e i paesi limitrofi tra vent'anni. Da desideri condivisi, suggestioni da altrove e semi già piantati è nato un testo, frutto di una scrittura corale a cura dei ragazzi e delle ragazze di C.A.S.A.”. Il Forum Disuguaglianze e Diversità è guidato da un Gruppo di Coordinamento, presieduto da Fabrizio Barca e si avvale di uno staff operativo. Attraverso l’incontro e la collaborazione tra il mondo della ricerca e quello della cittadinanza attiva, intende disegnare proposte generali per l’azione collettiva e pubblica, tese a ridurre le disuguaglianze. Il Forum è stato una maratona virtuale, svolta fino a metà dicembre, con molti ospiti che insieme hanno costruito una sorta di agenda di giustizia sociale a partire dal Piano di Ripresa e Resilienza. E quando si parla di resilienza, termine fin troppo abusato per lo meno nel centro Italia sconquassato dai terremoti, i residenti e gli amanti delle zone dell’alto maceratese, sanno fin troppo bene cosa si intende. Negli ultimi mesi poi con la pandemia in atto, le due emergenze, quella della ripresa post sisma e post covid-19, si legano insieme e purtroppo stanno rendendo la vita degli abitanti ancora più difficile. Ma i ragazzi di C.A.S.A. sono propositivi e ottimisti e tentano, a loro modo, di gettare un contributo per rinnovare la speranza. Dopo aver stilato il testo condiviso a distanza, gli otto rappresentanti dell’associazione, hanno voluto inserire delle immagini girate da Mauro Pennacchietti per un video realizzato per "Il paese di Adesso", una call lanciata dal poeta Franco Arminio. Alla fine il prodotto nato tratta diversi temi: dalla scuola di montagna alla medicina di prossimità, dal turismo alle possibilità di utilizzare gli spazi dove ora ci sono le Sae (soluzioni abitative di emergenza), alle idee per un futuro possibile da vivere in questi luoghi. Un punto di partenza aperto al contributo di tutti, come nello stile degli “abitanti” di C.A.S.A. Nel video ovviamente si dà per scontato che la ricostruzione ci sia già stata e che quindi Ussita sia stata ricostruita.

I ragazzi di C.A.S.A. sono: Chiara Caporicci, Roberto Rettura, Patrizia Vita, Mauro Pennacchietti, Christian Tedde, Federica Nardi, Enrico Mariani, Marta Zarelli. 

Qui sotto il link al video

https://youtu.be/V4X6QZ56G6o

Barbara Olmai
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Il Covid non molla la presa neppure a Caldarola dove sono stati riscontrati 2 casi di positività tra dipendenti degli uffici comunali. Così il sindaco Luca Giuseppetti ha disposto la chiusura della sede municipale per effettuare le previste procedure di sanificazione.

"Come accaduto qualche mese fa - dichiara il primo cittadino - siamo stati costretti ad attivare la prassi che i protocolli prevedono in questi casi, disponendo la chiusura della sede comunale per procedere alla sanificazione. Inoltre tutti i dipendenti, così come gli amministratori, si sottoporranno al tampone al cui esito, sperando sia negativo, disporrò l'eventuale riapertura degli uffici e del municipio".

Nessun disservizio, comunque, per la cittadinanza, come assicura il sindaco. "Per coloro che hanno necessità urgenti - conclude Giuseppetti - i nostri dipendenti, che continuano a lavorare in smart working, garantiranno tutti i servizi, dando risponde alla popolazione".

f.u.

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In seguito al sisma del 2016 e dell’attuale emergenza COVID-19, il Gruppo Cinofilo Camerte ha rilevato un notevole decremento dei propri soci, fattore che ha inevitabilmente causato la diminuzione di risorse da investire in servizi dedicati ai nostri amici cani, mettendo a dura prova la stessa sopravvivenza dell’associazione.

"Rivolgo un appello a tutti i proprietari di cani iscritti al libro genealogico e non - dice il presidente del Gruppo, Renzo Paniccià - ad associarsi per l’anno in corso, poiché sono aperte le iscrizioni". 

Modalità di iscrizione: versamento c.c.p. n. 10592624 pari ad € 20,00 con causale “tesseramento anno 2021 - dati anagrafici proprietario (nome, cognome, luogo e data nascita, residenza, codice fiscale)”.

"Ricordo vivamente ai vecchi soci - prosegue il presidente - di rinnovare il tesseramento per l’anno corrente. Non appena la Segreteria verificherà il sopraggiunto versamento, invierà la tessera associativa all’indirizzo di residenza. Con tale tessera ogni socio avrà diritto all’accesso gratuito alle manifestazioni cinofile organizzate da tutti i Gruppi Cinofili Nazionali, ad uno sconto per la partecipazione alle stesse (mostre, prove di lavoro, agility ecc.) e mensilmente verrà spedita la rivista I nostri cani con approfondimenti sulle razze, articoli dedicati alla salute e alle modalità di addestramento, calendari, resoconti di prove e manifestazioni in genere.

Inoltre si precisa che presto questo gruppo potranno essere effettuate le seguenti pratiche: iscrizioni di cucciolate, passaggi di proprietà, rilascio libretti di qualifica, duplicati di certificati genealogici, iscrizioni cani capostipiti".

Per maggiori informazioni contattare il numero 335.7150969 oppure recarsi, previo appuntamento, presso la nuova sede del gruppo sita a Camerino in via Piccolomini 142. 




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Circa 850 cani di piccola taglia  insieme a strutture e materiale utile alle indagini, sono stati posti sotto sequestro dal N.I.P.A.A.F del Gruppo Carabinieri Forestali di Ancona e altri Reparti delllo stesso Gruppo congiuntamente alle Guardie Zoofile del Nucleo Vigilanza WWF e della Legambiente di Ancona, nell'ambito di un'operazione eseguita nei confronti di un allevamento del Comune di Trecastelli, su delega della Procura della Repubblica di Ancona. A coadiuvare nelle operazioni anche i volontari dell’Associazione Amici Animali di Osimo. 

controllo cani detenuti in trasportini in casa
I militari hanno riscontrato che gli animali erano detenuti in condizioni tali da arrecare loro gravi sofferenze. Nell’allevamento, con strutture autorizzate per un massimo di 61 cani, gli animali sono stati trovati confinati in spazi angusti, privati della possibilità di adeguato movimento e non adeguatamente areati. La situazione peggiore è risultata quella riscontrata nell’abitazione annessa all’allevamento, nella quale sono stati rinvenuti circa 270 cani, molti dei quali chiusi dentro trasportini accatastati gli uni sugli altri o dentro contenitori in plastica e in condizioni igieniche molto precarie. Circa la metà dei cani presenti, risulterebbero positivi al batterio della Brucellosi canina, zoonosi infettiva trasmissibile anche all’uomo.

L’allevamento di Trecastelli, molto noto e particolarmente attivo nella vendita di cani di piccola taglia come chihuahua, barboncini e maltesi, aveva già subito dei provvedimenti di restrizione a partire dal 2018, sia nella movimentazione dei cani che nel numero dei cani allevati, in considerazione del limite imposto dall’autorizzazione. Le ordinanze sono state più volte reiterate, in particolare dal giugno 2020 a seguito dell’accertamento di un focolaio di Brucellosi (Brucella canis), malattia rilevata in maniera sporadica in Italia su singoli esemplari e, quello dell’allevamento rappresenta l’unico focolaio conosciuto nella Comunità Europea.
controllo cani detenuti in trasportini in casa 1
Malgrado le ordinanze emesse il numero dei cani è passato dai circa 500 accertati nel 2018, ai circa 700 nel novembre 2020 ed ai circa 850 accertati nel corso del sequestro eseguito qualche giorno faIl sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla Procura di Ancona è stato già convalidato dal GIP  Carlo Masini.

Al momento sono 5 le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Ancona per i reati di inosservanza dei provvedimenti delle Autorità Sanitarie e detenzione degli animali in condizioni di sofferenza.
Al  vaglio dell’Autorità Giudiziaria le eventuali responsabilità di altri soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda.
c.c.
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Rinnovate le convenzioni tra Unicam ed i Licei di Camerino e tra l'univesristà e l’Istituto Tecnico Antinori, volte a rafforzare la già stretta collaborazione tra l’Ateneo ed i due Istituti sia per attività di orientamento universitario che di approfondimento disciplinare e formazione culturale degli studenti. A firmare le convenzioni rispettivamente il Rettore Claudio Pettinari ed il Dirigente Scolastico Francesco Rosati.

La firma è stata preceduta da un seminario tenuto dalla prof.ssa Valeria Polzonetti, delegato del Rettore per l’Orientamento, e dai professori Gabriella Gabrielli, Daniele Tomassoni e Consuelo Amantini che hanno illustrato i progetti ed i percorsi che l’Ateneo propone nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), percorsi che hanno sostituito quelli di Alternanza Scuola-Lavoro e che costituiscono una modalità didattica nuova per arricchire la formazione nei percorsi scolastici e per realizzare un organico collegamento tra istituzioni scolastiche e mondo del lavoro e delle professioni.

 “Le attività di orientamento dell’Università di Camerino e dei due Istituti – ha dichiarato il Rettore Pettinari – sono già ben strutturate e consolidate, ma con questo accordo vogliamo instaurare un rapporto di collaborazione molto più intenso. Vogliamo creare una filiera della didattica dalla scuola superiore all’università ed all’azienda, in modo che gli studenti possano conoscere al meglio l’Ateneo e scegliere con consapevolezza il percorso che vorranno intraprendere”.

 “Sono forti le motivazioni – ha sottolineato il Dirigente Rosati – che ci spingono a confermare la sottoscrizione con l’Università di Camerino di queste convenzioni, un passaggio formale ma che ritengo sostanziale. Da quando abbiamo avviato la collaborazione, abbiamo beneficiato di approfondimenti curricolari nell’ambito delle discipline di indirizzo dei nostri due istituti, così come di una fitta serie di seminari e laboratori tenuti dai docenti Unicam, che hanno costituito un importante momento di formazione anche per i nostri professori. Per quanto riguarda l’ambito dell’orientamento, poi, la sinergia è estremamente importante perché consente ai nostri studenti di effettuare una scelta consapevole del percorso universitario”.
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Presentato a Tolentino, presenti gli assessori alle politiche sociali Francesco Pio Colosi e alla cultura istruzione Silvia Tatò, il presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti e il cooordinatore del progetto Riccardo Pallotta, il concorso “Io sogno”, elaborato dall’Ambito territoriale sociale 16 in collaborazione con l’Assessorato alle politiche giovanili del comune di Tolentino, Informagiovani, Cooperativa Koinonia e Associazione Parsifal. Un progetto che si avvale del cofinanziamento della Regione Marche e del Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile universale.

Ormai da alcuni mesi l’iniziativa, rivolta ai ragazzi tra i 17 e i 19 anni, è partita e in diversi hanno già aderito. L’IIS Filelfo con il preside Donato Romano e l’Ipsia con la sua dirigente Ida Cimmino sono gli istituti che hanno partecipato al progetto e si stanno organizzando con i loro insegnati per presentare idee e proposte, sia individuali che di gruppi di ragazzi, con i primi elaborati che stanno arrivando sull’app Mappi16, lo strumento sul quale verranno caricati. Oltre agli istituti c’è stata una forte coesione e partecipazione da parte di diversi negozianti della città che si sono resi disponibile nel promuovere il progetto e dove i vincitori potranno spendere i loro voucher.

Attraverso l’applicazione digitale Mappi 16 i giovani residenti di Tolentino potranno scegliere un luogo da rigenerare o raccontare. L’idea è quella di condividere fotografie, riprese, registrazioni, documenti che riescano a disegnare le città. Con Mappi16 potranno così condividere una foto, un video o un disegno che prenderanno posto nella mappa della città. Il vincitore potrà realizzare la sua idea accompagnato da un professionista del settore così da apprendere e trasferire conoscenze operative e gestendo un budget di circa 6 mila euro.

f.u.



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Si è aperto all’insegna dell’innovazione l’anno scolastico 2020/21 per l’Istituto Comprensivo “V.Tortoreto” di San Ginesio. L’Istituto che comprende dieci plessi e insiste nei Comuni di San Ginesio, Ripe San Ginesio e Sant’Angelo in Pontano si distingue per aver dato vita a progetti innovativi, capaci di salvaguardare e valorizzare le vocazioni e le tradizioni del territorio, ma al contempo di guardare ad un futuro tecnologico e sostenibile.

E’ verde-blu il percorso avviato dal plesso di Sant’Angelo in Pontano, in collaborazione con l’Università di Camerino, sezione Informatica. ll progetto propone un uso consapevole delle ICT nella didattica, legato all'idea di come le tecnologie siano indispensabili per il recupero e l'amplificazione cognitiva.

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Le iniziative del plesso di Ripe San Ginesio sono invece incentrate su una “Scuola che legge”. Sotto la consulenza scientifica del professor Federico Batini dell’Università di Perugia, ha preso avvio la sperimentazione della lettura ad alta voce, che coinvolgerà, a partire da febbraio, anche i bambini dell’asilo nido “Titti”.

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Il plesso di San Ginesio ha intrapreso invece un percorso per l’attivazione di un indirizzo musicale sperimentale, a partire dalla scuola dell’infanzia. I docenti si stanno formando con la professoressa Luisa Curinga - del Conservatorio Statale “G.B. Pergolesi” di Fermo - e massima esperta in didattica e metodologia della musica. L’obiettivo è di valorizzare l’educazione musicale non solo come disciplina autonoma, ma anche come momento essenziale della didattica in senso trasversale, sfruttando le potenzialità della musica di contribuire alla formazione della persona, di facilitare gli apprendimenti e di costituire un valido supporto a tutte le altre discipline.

Il plesso di Passo San Ginesio è impegnato nell’ambizioso progetto della “Scuola all’aperto”, nata dalla collaborazione con l’Agrinido “La Quercia della memoria” e con l’Università di Macerata. L’obiettivo dell’accordo è promuovere, adottare e analizzare la pedagogia delle scuole all’aperto.

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E poi ancora l’offerta formativa delle due scuole secondarie tra cui spiccano gli sportelli di ascolto psicologico attivi da settembre 2020; un articolato progetto per affrontare e combattere il Cyberbullismo; un percorso trasversale e multidisciplinare di educazione civica che coinvolgerà tutte le scuole a partire da quelle dell’infanzia e si concluderà con “La Maratona delle Arti”; l’Erasmus plus che vedrà la realizzazione di un erbario e di una serra in cui saranno coltivate erbe officinali.


La progettualità dell’Istituto è veramente ricca e diversificata, in tempo di iscrizioni non rimane che l’imbarazzo della scelta!
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Proseguono gli incontri sul territorio da parte del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Oggi è stata la volta di Camerino, dove il commissario nel corso della mattinata ha incontrato il sindaco Sandro Sborgia e sua eccellenza il vescovo Monsignor Francesco Massara. "È stato un incontro importante che fa seguito a tutta una serie di interlocuzioni costanti che intratteniamo con l'ufficio speciale ricostruzione". Ha detto Sborgia che parlando dei prossimi step ha ricordato il PSR, "il programma straordinario di ricostruzione, sta andando avanti per far sì che questa città torni a vivere. Riapriremo il corso a breve, si sta lavorando alla parte amministrativa e burocratica per la riduzione della zona rossa. Poi si procederà alla firma dell'ordinanza che consentirà di riaprire il corso. Comunicheremo a breve ai cittadini il giorno e l'orario di apertura".

"Con Sua Eccellenza il Vescovo abbiamo esaminato i progetti e i programmi che sono molto ambiziosi. Primo fra tutti il recupero, il cui avvio è imminente, nel centro storico di Camerino, della struttura ricettiva del Collegio Bongiovanni, che sarà di grandissimo rilievo per la città di Camerino e per l'intero processo di ricostruzione. Poi Il Vescovado, la Basilica e numerosi altri progetti che la Diocesi di Camerino sta portando avanti con molta celerità." Queste le parole del commissario Legnini che ha ricordato come Camerino viaggi  spedita verso la ricostruzione. 

"Sulle chiese abbiamo fatto un lavoro straordinario, cambiando in profondità sia la norma primaria, la legge, che le ordinanze. Oggi le diocesi sono nella condizione di poter agire con tempestività con gli affidamenti diretti o con procedure molto ristrette per fare in modo che si recuperi il tempo perduto". Soddisfatto dell'esito dell'incontro Sua Eccellenza l'Arcivescovo Francesco Massara, che ha ricordato la grande importanza di lavorare in sinergia per il territorio. Un incontro che va nella direzione di proseguire nel processo di ricostruzione complesso, che ci si augura vedrà nel 2021 un'accelerazione molto attesa dai cittadini. 

La visita del Commissario è proseguita anche nel corso del pomeriggio con altri incontri in città. 

Approfondimento sull'ultimo numero dell' Appennino Camerte in uscita giovedì prossimo. 

Barbara Olmai
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Una ordinanza del Comune di Tolentino, del 16 dicembre scorso, stabilisce che per coloro che hanno rinunciato alla graduatoria delle SAE si attiveranno le procedure per la sospensione del Cas.
Immediata la reazione del Comitato 30 ottobre che ha inviato una diffida al Comune, sottolineando, attraverso la presidente, una incongruenza: “A febbraio 2020 – spiega Flavia Giombetti - , siamo venuti a conoscenza che più di 16 famiglie hanno rinunciato alla graduatoria delle SAE, con l'assicurazione da parte del Comune che la rinuncia non avrebbe influito sulla perdita del Cas, mentre ora è evidente la contraddizione tra l'ordinanza e quanto comunicato alle famiglie rinunciatarie. Al riguardo – dice – è stato dato mandato allo studio legale Alterego di diffidare il Comune sulla sospensione del Cas ai nuclei familiari in questione”.
Diversi i motivi per cui il Comitato ritiene l’ordinanza illegittima, primo fra tutti quello che riguarda l’assegnazione: “Queste famiglie – spiega – non hanno rinunciato all’assegnazione che, in realtà, non c’è mai stata, dal momento che gli appartamenti non sono ancora stati terminata. L’ordinanza sarebbe giusta se le famiglie avessero rinunciato al momento dell’assegnazione definitiva dell’appartamento terminato, perché in quel caso avrebbero causato un danno erariale nei confronti dell’amministrazione. Ma anche in quesa ipotesi è necessario valutare i tempi di consegna, perchè è chiaro che dopo cinque anni dal sisma la vita di queste famiglie può essere cambiata”.
Poi la possibile disparità di trattamento rispetto ad altri Comuni: “Parliamo di centri come Pieve Torina, Amandola, Monte Rinaldo e Falerone, che come Tolentino hanno pensato di realizzare degli alloggi in sostituzione delle SAE, ma aio quali è corrisposto un differente trattamento normativo”.

GS
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